Il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro ha appena concluso il suo intervento di fronte alla Commissione Antimafia della Regione Lazio.
Ha espresso due concetti fondamentali. Il primo: la richiesta di potenziare l’organico delle forze dell’ordine «ormai incessabilmente impegnate in azioni investigative soprattutto preventive ma all’occorrenza repressive».
Il secondo elemento: Cassino si candida a baluardo della legalità « e dell’onestà e della trasparenza con un occhio vigile ed attento a quegli strati del tessuto sociale più deboli dove maggiore e’ la possibilità per la malavita di attecchire e di lasciare un segno difficilmente cancellabile».
D’Alessandro ha chiesto di aiutarlo a realizzare quella legalità sostanziale che è qualcosa di più: «un sistema di principi, idee e comportamenti teso a realizzare l’uguaglianza fra i cittadini, i valori della libertà e della dignità della persona; teso ad affermare la giustizia, la tolleranza zero, l’integrazione se rispettosa delle nostre leggi. Le regole esistono per difendere la libertà di tutti e non per limitare quella di qualcuno».