D’Alessandro: «Vi svelo il pacco che avevano preparato per l’acqua. Ma pure Mario, Tullio e tutto il resto…»

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Carlo Maria D’Alessandro è sindaco di Cassino da un mese. Sapeva che non sarebbe stata una passeggiata. Ma nemmeno immaginava che avrebbe dovuto affrontare una Via Crucis. Le prime stazioni sono quelle della giunta, dell’acqua, del ricorso elettorale, la nomina degli avvocati. E lui accetta di rispondere a tutto su Alessioporcu.it facendo anche delle rivelazioni.

Alessioporcu.it – Quanto è difficile camminare sull’acqua?
Carlo Maria D’Alessandro – E’ sicuramente un’impresa titanica ma, vede direttore, mi è stato chiesto di entrare in campo in una partita arrivata ai minuti finali in cui stiamo perdendo almeno 3 a 0!

Occorre un miracolo per riuscire a mantenere gli impianti?
Occorre qualcosa di più di un miracolo.

Perché per il ricorso al Consiglio di Stato si è affidato ad un avvocato che in campagna elettorale aveva criticato con convinzione?
Il 21 giugno, prima del passaggio di consegne, il Prefetto mi avvertiva telefonicamente della venuta del commissario prefettizio già l’indomani. Ho preparato di corsa una richiesta di proroga con il fine di tardarne l’arrivo e mi sembra proprio di esserci riuscito. Acea ha impugnato la richiesta di proroga e l’ha notificata all’avvocato che aveva avuto il patrocinio della difesa del Comune durante il giudizio di ottemperanza. Ma il ricorso contro la nomina del commissario prefettizio e tutti quelli che seguiranno saranno seguiti dai miei legali come è giusto che sia. Fatta eccezione per il giudicato intrapreso da Acea contro la delibera dell’assemblea dei sindaci del 18 febbraio davanti al tribunale delle acque pubbliche. L’avvocato per il Comune di Cassino è uno dei più fidati sostenitori di Petrarcone durante la campagna elettorale e l’incarico gli è stato formalizzato tra il 16 giugno ed il 20 giugno prima del mio arrivo al solo fine di farmi trovare il ‘pacco’ bello pronto con tanto di incarico fortemente retribuito. Ma dico di più. L’avvocato Caputo sarà anche colui che difenderà il Comune nel ricorso di Acea contro la delibera di giunta Petrarcone n.164 del 4 maggio contro la quale si è già indirettamente espressa la Segreteria Tecnica Operativa dell’Ato5 con una nota che è stata usata in campagna elettorale per dire che invece il precedente sindaco salvava l’acqua di Cassino. Se fosse stato vero non avrei dovuto ricevere la telefonata del prefetto il 21 giugno!

D’Alessandro attribuisce le responsabilità a Petrarcone il quale le scarica a Scittarelli: invece di cercare responsabilità non sarebbe più logico ammettere che una legge dello Stato ed un contratto valido in tutta la provincia assegnano ‘ex lege’ gli impianti al gestore?
Non contesto la legge nazionale o il contratto esistente in quasi tutta la provincia. Ma Cassino rappresenta un caso unico mal valutato sia da Ato5 che da Acea. Quando nel 1990 Cassino deliberò di ottenere da Acquacampania il ristoro per le ore di captazione del bacino idrografico, si creò un caso particolare: il ristoro consisteva in opere compensative per l’approvvigionamento del nostro acquedotto con acqua in pressione e clorata che non costituiscono parte dell’acquedotto comunale ma una legittima proprietà del Comune esclusa dalla convenzione e dal contratto tra Ato e Acea. Questa circostanza rappresenta la vera strategia difensiva che la precedente amministrazione non ha mai messo in campo in nessuno dei giudizi e la responsabilità non è solo questa. Fin quando ha governato qualcun altro Acea non ha mai avuto la meglio giudizialmente. Non dobbiamo dimenticare che il giudizio di ottemperanza in cui ci viene chiesto di consegnare l’acquedotto, scaturisce dalla cosciente e negligente mancata costituzione in giudizio nel 2014 da parte dell’ex sindaco e della sua giunta di fronte al Tar di Latina. Io vado avanti per la mia strada consapevole di difendere un’intera comunità.

Ma davvero dalla prefettura nessuno le aveva detto che l’indomani mattina sarebbe arrivato il dottor Raio ed il commissario le è piovuto dal cielo, inatteso ospite?
La nota del prefetto pervenutami prima del consiglio comunale non faceva alcun riferimento all’arrivo del commissario dott. Raio. Anzi, prendeva atto che le mie rimostranze erano condivisibili ma che nei giudicati non erano state fatte valere. Il giorno successivo ho ricevuto la telefonata del dott. Raio che mi annunciava la sua venuta di li a qualche ora e io gli ho confermato che non sarei stato presente perché impegnato in Regione per cercare dei finanziamenti per dei progetti per la città. Ovviamente gli ho precisato che i miei legali sarebbero stati presenti con il segretario comunale e con i tecnici del comune per la firma del verbale di insediamento che abbiamo contestato con nota a margine ma che ci consente di intraprendere finalmente il giudizio di fronte al Tar di Latina contro la nomina del commissario prefettizio.
(Libera traduzione di Alessioporcu.it: ‘Siamo stati bravissimi a buttarla in caciara, loro hanno firmato un verbale, noi lo contestiamo e blocchiamo tutto, mettendo tutti nel sacco ancora una volta. Palla lunga e pedalare. O come diceva Andreotti, meglio tirare a campare che tirare le cuoia)

Il Movimento 5 Stelle ha un contatto diretto con il socio che possiede il 51% di Acea, cioè il sindaco di Roma: l’onorevole Frusone ha detto che non farà nemmeno una telefonata alla sua collega di Partito. Si aspettava un atteggiamento diverso?
Assolutamente no. Acea è riuscita dove altri hanno fallito: ha rimesso in riga e sugli attenti il Movimento Cinquestelle. L’affermazione dell’onorevole Frusone è tanto grave quanto sconcertante ed inopportuna perché mi accusa di aver sbagliato a promettere di voler difendere l’acquedotto comunale. Forse, facendo almeno un pochino di ordine nella sua mente, dovrebbe leggere il programma elettorale del candidato sindaco di Cassino del suo Partito che affermava la stessa cosa, e magari anche quello nazionale nella parte in cui si parla di difesa dell’acqua pubblica. Comunque prendo atto anche della volontà del sindaco di Roma Raggi e del movimento romano Cinquestelle di voler mettere le mani con Acea sulla nostra acqua, ma con me casca male. Prendo atto, però, che nella difesa dell’acquedotto comunale Cassino ed io siamo sotto assedio a causa di chi ci ha governato negli ultimi cinque anni.
(Libera traduzione di Alessioporcu.it: ‘Poveracci, questi del Cinque Stelle: ma davvero credevano che il Movimento avesse la mani libere? Acea adesso la governano loro per il 51%, perché non fanno niente? Il loro tanto sbandierato cambiamento dove sta?)

Il dibattito sull’acqua sta assorbendo tutta l’attenzione, sembrano sparite tutte le altre emergenze di Cassino. Ma ci sono o no anche queste altre esigenze?
Sicuramente ci sono altre esigenze in città, non solo l’acqua, ma quest’ultima tocca da vicino la nostra terra ed è per questo è così sentita. Ma la mia amministrazione è concentrata anche su altri aspetti come la manutenzione assente per cinque anni, il decoro urbano, la piazza ´´salotto´´, la rotatoria al San Raffaele, l’emergenza sanità, il sociale, la necessità di spostare il mercato da piazza Labriola prima della ripresa a tempo pieno delle attività del tribunale, la gestione degli impianti sportivi. 

Giovedì scadono i termini per presentare i ricorsi al Tar contro i risultati elettorali: è preoccupato?
Sono molto sereno, anche perché sono sempre stato al fianco di chi difende il diritto e la legalità. Se si riscontreranno delle irregolarità é bene che si sanino nei modi previsti dalla legge. Anche se è paradossale che sull’elezione del primo turno a proporre ricorso sia colui che in quel turno elettorale sia arrivato primo, e questa circostanza mi rasserena ancora di più e mi consente di continuare il mio cammino per amministrare e bene la nostra Cassino.

Le rimproverano di avere costituito una giunta nella quale c’è Tullio Di Zazzo e l’impronta digitale di Bruno Scittarelli: perché ha fatto quelle scelte?
Contestazione molto superficiale. Non esiste alcuna impronta precedente ma solo la presenza dell’amico e collega ingegner Di Zazzo, sebbene avversari nel primo turno elettorale, io valuto gli uomini e le donne per quello che sono.
(Libera traduzione di Alessioporcu.it: ‘Ma certo che al ballottaggio mi sono fatto una chiacchierata con Tullio. E perché non avremmo dovuto? Eravamo entrambi candidati contro il modo di governare ed il programma di Petrarcone, sarebbe stato sciocco non farlo’)

Nella composizione della giunta e nell’assegnazione degli altri incarichi ha pagato qualche cambiale politica (il che sarebbe nella normalità delle cose, visto che la politica è l’arte di mettere d’accordo) ?
Nessuna cambiale, anzi tanta condivisione con le forze politiche di maggioranza. E’ naturale che nel turno di ballottaggio sulla mia persona si siamo concentrati non solo i voti della mia coalizione ma anche quelli di una parte della città che al primo turno non mi aveva votato. Ma queste sono le regole della democrazia qualora si arrivi alla seconda tornata elettorale in cui si concentra non solo un voto a favore di un candidato ma anche un’eventuale opinione contro l’altro.
(Libera traduzione di Alessioporcu.it: ‘ragazzi, ma avete idea di cosa sia la politica o siete appena usciti dal collegio delle Orsoline?)

Quante volte al giorno si sente con Mario Abbruzzese?
Conosco Mario da oltre 16 anni e ci sentiamo spesso per questioni non legate alla politica. Ma l’onorevole Abbruzzese è anche il leader della coalizione di centrodestra in provincia di Frosinone e, come è giusto che sia, ci sentiamo ogni qual volta la situazione politica regionale e provinciale lo richieda, così come faccio anche con Antonio Salvati e Umberto Fusco, leader degli altri partiti del centrodestra e con gli altri sindaci del centrodestra. Del resto la condivisione all’interno di una coalizione è l’elemento fondamentale per una duratura esperienza amministrativa.
(Libera traduzione di Alessioporcu.it: ‘E certo che mi ci sento. Ma io faccio il sindaco e lui il leader di Partito. E siccome le firme le metto io e pago io se qualcosa va male, le scelte le faccio con la mia testa. Ma siccome lui ne ha una che funziona altrettanto bene, ha una visione molto ampia, ha i contatti giusti, mica sono scemo che rinuncio a tutto questo patrimonio)

Cosa dirà al vice prefetto Raio la prossima volta che vi vedrete in municipio?
Dopo il mio prossimo ricorso contro la sua nomina quale Commissario prefettizio non credo che ci vedremo presto nel comune di Cassino. Ad ogni modo sono un uomo delle istituzioni per cui lo saluterò cordialmente, ma ad ognuno il suo: a lui il compito di adempiere ad un incarico affidatogli a me quello di difendere la mia città dalla conquista romana.
(Libera traduzione di Alessioporcu.it: ‘Raio, ritorna in prefettura che qui l’unica acqua che puoi prendere è quella che arriva se piove’)