Dall’Aula al Parlamento ecco l’agenda di Cassino

L'agenda 2022 di Cassino. Sia sul fronte amministrativo che su quello politico. I grandi appuntamenti già segnati. E quelli in arrivo con l'elezione del Presidente della Repubblica

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Emergenza Covid permettendo, il 2022 sarà l’anno della rivoluzione urbanistica per la città di Cassino. L’anno della nuova piazza e dell’isola pedonale permanente. In primavera partiranno i lavori per il rifacimento di piazza Dimare. I fondi ci sono già: al finanziamento per Cassino ci ha lavorato la presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo e la Regione ha risposto presente. Dopo piazza Diamare, anche grazie ai fondi derivanti dal ristoro di Acqua Campania, si procederà con piazza Labriola. A quel punto, giunti alla fine dell’anno, con la riqualificazione del centro – grazie al progetto già presentato a cui ha lavorato l’architetto Giacomo Bianchi – saranno maturi i tempi per l’isola pedonale permanente.

Ma quello che si è appena aperto potrebbe (e dovrebbe) essere anche l’anno per la ripartenza del turismo se, come si spera, in primavera l’emergenza epidemiologica rallenterà. A maggio, in occasione della ricorrenza della Battaglia di Cassino, è prevista l’inaugurazione della statua del generale Anders: la location individuata è piazza San Giovanni, visto e considerato che in Largo Dante non c’è la possibilità di spostare la centralina dell’Arpa Lazio.

Rigenerazione Cassino

Enzo Salera in Consiglio a dicembre 2021

L’agenda 2022 dice che questo sarà l’anno in cui la città inizierà davvero a rigenerarsi: sul finire del 2021, nel giro di pochi giorni è stata dapprima approvata la Rigenerazione Urbana dopodichè alla vigilia di Capodanno è giunta la notizia che il Ministero dell’Interno ha premiato la città di Cassino con 5 milioni di euro di finanziamento per progetti di rigenerazione urbana che cambieranno radicalmente il territorio. (Leggi qui Si alla Rigenerazione, addio alla Lega: fine dei Consigli nel 2021).

Si interverrà sulla riqualificazione naturalistica della villa comunale. È previsto il completamento della struttura ex colonia solare e la messa in sicurezza del teatro romano.

Si continuerà poi ad investire nella Cultura: nei primi mesi dell’anno è prevista l’inaugurazione del Palazzo della Cultura in una struttura in pieno centro confiscata alla criminalità.

Questi i binari attorno ai quali si snoderà il 2022 dal punto di vista amministrativo: appare difficile, se non utopistico, dopo due anni di emergenza Covid trovare investitori per quel che riguarda il cinema multisala e la funivia per Montecassino. I progetti, almeno per quest’anno, sono destinati a rimanere nel cassetto. Allo stesso tempo rimane nel cassetto la possibilità, ventilata in periodo pre Covid, di chiudere il dissesto con le transazioni entro il 2022. L’obiettivo non è impossibile, ma più difficile del previsto visto che molti creditori stanno rifiutando le transazioni.

L’anno politico

Sergio Mattarella durante il discorso di Capodanno

Dal punto di vista politico il 2022 sarà un anno molto importante non solo per l’amministrazione di Centrosinistra che governa la città ma anche per il Centrodestra. Sarà l’anno in cui si dovranno delineare gli schemi e trovare le giuste sinergie in vista delle elezioni Regionali, quelle Politiche e quelle per la Presidenza della Provincia.

In teoria sono appuntamenti scritti nell’agenda del 2023. Ma il dibattito sull’elezione del Presidente della Repubblica potrebbe anticipare di un anno i tempi. Non è un mistero che stiano già scaldando i motori tutti i protagonisti. Perché in teoria l’arrivo del successore di Sergio Mattarella potrebbe coincidere con nuove elezioni: alle quali tutti o quasi i parlamentari uscenti sono contrari. Se al Quirinale dovesse salire Mario Draghi se non si andasse al voto si andrebbe alla formazione di un nuovo governo. E con ogni probabilità ne farebbe parte Nicola Zingaretti che a quel punto dovrebbe lasciare la Regione; lo Statuto messo a punto dalla Commissione presieduta all’epoca dal cassinate Mario Abbruzzese prevede il voto Regionale entro 90 giorni.

Cassino avranno un peso strategico. E non solo. Si tornerebbe a votare anche per la Provincia dal momento che a quelle Regionali parteciperebbe il presidente uscente Antonio Pompeo. Il sindaco Enzo Salera è tra i papabili per la candidatura alla sua successione.

I nodi politici

Pasquale Ciacciarelli e Mario Abbruzzese

Non sono pochi i nodi politici da sciogliere. Innanzitutto nel centrodestra. Il primo nodo è proprio se continuerà ad esistere un centrodestra come quello attuale. Non va dimenticato che una delle figure di spicco della politica Cassinate è ancora Mario Abbruzzese. Ed ha un ruolo non secondario in Cambiamo, il movimento di Giovanni Toti. Che proprio in queste ore ha risposto ai segnali mandati da Matteo Renzi. Ci sono le condizioni per arrivare ad un’aggregazione di centro che potrebbe cambiare la geografia politica a partire dalle prossime settimane. Mario Abbruzzese ne farebbe parte.

L’altro interrogativo riguarda il suo figlioccio politico: il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli, responsabile provinciale Organizzazione della Lega. E potrebbe decidere di non dividere i suoi destini da quelli di Abbruzzese. E valutare le posizioni interne al Carroccio di fronte al nuovo orizzonte. (Leggi qui Tajani allarmato da Letta. Ma può decidere solo Renzi. Con Toti.).

A livello di Consiglieri Comunali resta da capire cosa faranno i due Consiglieri eletti nella lista della Lega ed usciti durante il 2021. Franco Evangelista ha abbandonato prima la Lega e poi Fdi: dovrà decidere dove posizionarsi; Michelina Bevilacqua costituirà il gruppo di FdI in assise? Gabriele Picano riuscirà ad aggregare altri pezzi di Centrodestra attorno al Partito della Meloni per rafforzare la sua candidatura alle Regionali? (Leggi qui La Lega sparisce da Cassino: tutti Fratelli).

E quelli in Aula

Massimiliano Mignanelli, Benedetto Leone e Salvatore Fontana

Sarà poi interessante vedere cosa accadrà in Consiglio comunale dove i civici Salvatore Fontana, Massimiliano Mignanelli e Giuseppe Golini Petrarcone sembrano trovarsi pienamente a loro agio con alcuni pezzi del Centrodestra. Ed in particolar modo con il consigliere comunale Benedetto Leone. Il quale però sa che deve lavorare all’unità della coalizione per provare ad ottenere una candidatura: far trascorrere un altro anno di guerra fredda sarebbe deleterio visti gli importanti appuntamenti del 2023 e 2024. Questo dovrà essere l’anno della ricostruzione.

In tal senso ha lavorato molto bene il sindaco Enzo Salera nel corso del 2021: è riuscito a portare il Pd ad un congresso unitario smorzando le tensioni con le altre componenti Dem ed è riuscito a far eleggere Gino Ranaldi con un risultato lusinghiero. Il 2022 potrebbe essere il suo anno. Si gioca il tutto per tutto. Se deciderà di candidarsi alla presidenza della Provincia il risultato in caso di vittoria sposterebbe l’asse politico provinciale che oggi è sbilanciato verso nord.

Nel mondo industriale

Al netto della scacchiera politica, il 2022 sarà decisivo per quel che concerne il comparto dell’Automotive. Sulle linee dello stabilimento Stellantis di Cassino si accenderanno i motori del Suv Grecale della Maserati poi, nel secondo trimestre, si conoscerà nel dettaglio il piano industriale.

Il Covid prima e la crisi dei microchip poi hanno messo in ginocchio il settore nel corso del 2021. I sindacati spiegano che c’è un gran ritardo per quel che riguarda la transizione verso l’elettrico e la mobilità sostenibile; per alcuni non è la strada giusta da imboccare. Eppure proprio a Cassino è previsto un insediamento produttivo di interesse nazionale: un sito industriale che si occuperà della produzione di batterie al litio per la mobilità sostenibile. Il modo migliore per festeggiare i 50 anni del più importante insediamento produttivo avvenuto nel 1972: quando la Fiat ha acceso i motori per produrre una piccola utilitaria, la Fiat 126.

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