Dallo psicologo come dal medico: nel Lazio sarà possibile

Il Lazio avvia l'iter per la legge con cui creare lo 'psicologo delle cure primarie'. Andremo dallo psicologo come dal medico di famiglia. A cosa serve. Di cosa si occupa

Lorenza Di Brango

Guardare sempre lontano, col sorriso

Le conseguenze le pagheremo tra qualche anno”, oppure “i nostri ragazzi saranno segnati a vita”. O “la nostra mente non riesce più ad accettare restrizioni della libertà, infrangere le regole è una sorta di reazione”. Sono frasi che in questi mesi abbiamo sentito sempre più spesso: dibattiti in tv, in strada, in chat. Ovunque. Tutti concentrati per cercare di capire quanto la pandemia abbia cambiato la nostra vita. E influito sul benessere della nostra mente. Quanto lo farà nel futuro. Paradossalmente c’è voluta una tragedia come quella del covid-19 per farci capire che la salute della nostra mente è importante tanto quanto quella del nostro fisico.

La Regione Lazio ne ha preso atto. Chi non porterà i segni del Covid nel suo corpo rischia di portarne i segni nella mente: la paura di uscire e toccare gli oggetti, la reazione compulsiva del disinfettare le mani, l’istinto di tenere a distanza gli altri. Serve una nuova figura sanitaria: lo psicologo delle cure primarie. In pratica: andare dallo psicologo così come si va dal medico di base.

Via all’iter per la legge

SARA BATTISTI

Il primo passo per istituire questa figura è stato compiuto. La proposta di legge che porta la firma del consigliere regionale Sara Battisti è stata incardinata dalla commissione regionale Sanità. “La salute mentale è un aspetto che non possiamo più sottovalutare e lo abbiamo imparato in questo periodo di crisi pandemica dovuto al Covid-19” – ha detto la consigliera regionale. 

Permetterà, quando avrà completato il suo iter, di andare dal medico di famiglia ed esser curati gratuitamente non solo quando si ha una infezione o una influenza, ma anche se dovessero presentarsi attacchi di panico o stati depressivi, solo per citare alcune tra le patologie più conosciute.

La conferma di quanto sia grave la situazione arriva da presidente dell’ordine degli psicologi del Lazio Federico Conte. Dice: «I casi di disagio psicologico riportati negli ultimi anni dalle statistiche hanno conosciuto un’ulteriore accentuazione con l’avvento dell’emergenza Covid».

Eppure questa proposta di legge era stata pensata e presentata molto prima che il coronavirus arrivasse a sconvolgere le nostre vite. Nel Lazio la proposta era arrivata nel 2019. «La Regione Lazio – spiega Sara Battisti incardinando questa legge, dimostra di essere all’avanguardia e di pensare al benessere dei suoi cittadini in maniera organica. Esistono patologie che erroneamente vengono trattate come malattie del corpo ma riguardano la mente delle persone. Questo non può più essere visto come discriminatorio, perché non c’è nulla di cui vergognarsi ad avere problemi di depressione, ansia o attacchi di panico, ad esempio».

Il Covid fa paura

Foto di Julie Viken da Pexels

Patologie che sono purtroppo in netta crescita nell’ultimo anno. Le ultime statistiche ci dicono che, nel periodo del Covid, il 14% ha iniziato ad assumere psicofarmaci, il 19% di chi già li assumeva ne ha incrementato il dosaggio e il 20% ha riportato sintomi di disturbo post-traumatico da Stress. (Leggi qui Psicologi: nel Lazio in aumento le crisi d’identità e la depressione).

«Anche i dati sul consumo di Benzodiazepine fanno preoccupare – evidenzia il Consigliere regionale – basti pensare che quelli che ci sono stati forniti nel 2018, quando ho iniziato a lavorare sulla Proposta, parlavano già di un consumo di questo farmaco per ben 50 persone ogni 1.000 abitanti, una persona su 20 in pratica. Dati allarmanti a cui bisogna porre immediatamente un freno“. 

Che cosa accadrà nello specifico? La Regione Lazio istituirà, in via per il momento sperimentale, un elenco degli psicologi di cure primarie, incrementando i servizi sanitari territoriali. Professionisti che lavoreranno a fianco dei medici di base, dando così a tutti i cittadini, e non solo a chi possa permetterselo dal punto di vista economico, di avere un sostegno psicologico. Perché sappiamo bene che andare dallo psicologo costa e non tutti possono farlo. Ma questa proposta di legge rappresenta anche un primo passo per cambiare la nostra cultura, le nostre abitudini, e dimostrare che la salute mentale è importante al pari di quella fisica.

Come si arriva allo psicologo

Federico Conte
Federico Conte, Presidente Ordine Psicologi del Lazio

Ora l’iter prevede una serie di audizioni ed emendamenti nelle Commissioni. Una volta arrivati al testo definitivo ci sarà il passaggio in aula. Il parere della categoria sarà positivo. Ha dichiarato Federico  Conte che «La proposta di legge per la  sperimentazione dello ‘Psicologo per le cure primarie’ rappresenta un  importante passo avanti per la salute dei cittadini e l’apertura verso  una rinnovata e più completa idea di benessere».

La nuova figura che nascerebbe con questa legge può intercettare un ampio spettro di problematiche. È agevolata dal fatto di operare a stretto contatto con il medico di base e in connessione con  altri profili specialistici. – continua il presidente dell’Ordine – Se istituita, la figura dello ‘psicologo delle cure primarie’  contribuirà a innalzare in misura significativa la qualità delle  prestazioni del sistema sanitario. Offrirà un importante sostegno ai  tanti cittadini». 

Mens sana in corpore sano, nella accezione che diede a questa locuzione Giovenale nelle sue satire. La salute dell’anima e del corpo come i beni cui l’uomo dovrebbe aspirare.