D’Amato molla gli ormeggi: “Mi candido per il dopo Zingaretti”

L'assessore regionale alla Sanità molla gli ormeggi: "Mi candido alle Primarie per il dopo Zingaretti”. Sarà sfida interna con Leodori. Chi c'era all'annuncio. Chi sta con chi. fallite le trattative per arrivare ad una candidatura unitaria

Mancava solo l’annuncio. È arrivato nel tardo pomeriggio, a margine di un evento politico romano. L’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato lancia la propria sfida: “Se, come proposto dal presidente Nicola Zingaretti, ci saranno primarie di coalizione per le prossime elezioni regionali, mi candiderò”.

Non è un gesto di rottura. Non è un segnale di riequilibrio tra le correnti romane. Nemmeno c’è una relazione con l’altro gesto (quello sì di rottura) dei giorni scorsi: l’annuncio del sindaco Roberto Gualtieri che realizzerà un termovalorizzatore a Roma mandando all’aria dieci anni di politiche ambientali di Nicola Zingaretti. La decisione di Alessio D’Amato era nella natura delle cose, prevista da tempo. Mancava solo l’annuncio. (Leggi qui: Il dopo Zingaretti si decide con le Primarie).

In un primo momento era stato ipotizzato l’ingresso in campo per Enrico Gasbarra; ma con il passare delle settimane è stato chiaro che l’ex presidente della Provincia di Roma non sarebbe stato della partita. (Leggi qui: Primarie Regionali, c’è Gasbarra sullo sfondo). Un mese fa le diplomazie erano al lavoro per arrivare ad una candidatura unitaria del Pd alle Primarie di coalizione: quella di Daniele Leodori. (leggi qui: Regionali, al lavoro per Leodori unico candidato Pd alle Primarie di coalizione).

Chi sta con chi

Daniele Leodori

Daniele Leodori aveva mollato gli ormeggi a gennaio con un evento al Tempio di Adriano. Quel giorno c’era intorno a lui c’erano il ministro Dario Franceschini dal quale si deve passare per qualunque tipo di accordo nel Lazio; con lui i suoi consiglieri regionali a partire dal Presidente del Consiglio Marco Vincenzi Michela Di Biase; i consiglieri Michela Califano e Gianluca Quadrana; il Segretario Regionale del Partito Bruno Astorre. La presidente dell’assemblea capitolina Svetlana Celli ed il consigliere eletto al Comune di Roma Andrea Alemanni

In prima fila anche Massimiliano Smeriglio l’uomo che fu al fianco di Nicola Zingaretti sia durante la sua prima elezione alla Regione e sia nella scalata alla Segreteria Pd. Con l’ideologo di Piazza Grande c’erano altre figure provenienti da Sel: Amedeo Ciaccheri e Michela Cicculli.

Alessio D’Amato (Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

All’iniziativa di Alessio D’Amato oggi c’erano l’ex presidente della Regione Lazio Piero Badaloni, il consigliere regionale Dem Emiliano Minnucci, il presidente del XV Municipio di Roma Daniele Torquati; l’ex braccio destro di Piero Marrazzo in Regione e governatore in sua sostituzione quando lasciò la politica oggi sindaco di Fiumicino Esterino Montino. Con lui la moglie, la senatrice Monica Cirinnà. Proprio Esterino Montino ha detto che l’annuncio di Alessio D’Amato “fatto questa sera per un percorso condiviso che porti alle elezioni per il prossimo presidente della Regione è un fatto positivo.

Non c’era solo il mondo politico. A dare il loro sostegno all’assessore regionale c’era il professor Francesco Vaia, Direttore dello Spallanzani.

Sfida impegnativa

Nicola Zingaretti e Alessio D’Amato (Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

Sarà una candidatura nel solco tracciato in questi anni da Zingaretti. «Per me – ha spiegato Alessio D’Amatoè importante non disperdere questa esperienza del governo Zingaretti di un riformismo elevato. Non può essere resettato con una coalizione ampia che scelga un modello partecipativo per la selezione dei candidati”.

Per l’assessore che ha fronteggiato con successo il Covid nel Lazio la sfida “sarà impegnativa. La prima tappa sarà tra poco, con il voto nei tre capoluoghi di provincia per riportare queste amministrazioni a sinistra. Io credo che bisogna fare uno sforzo anche in questa tappa intermedia ed io sarò presente”. Sarà sui palchi alle Comunali di Frosinone, di Viterbo, di Rieti che tra poco più di un mese andranno alle urne.

Una rosa ampia

Tra i primi a commentare c’è il Segretario Pd del Lazio Bruno Astorre. “La notizia della partecipazione dell’assessore Alessio D’Amato alle possibili primarie per scegliere il candidato Presidente della Regione Lazio del centrosinistra conferma che abbiamo a disposizione una rosa di nomi importante. Alessio è uno dei profili di alto livello che possiamo mettere in campo: la scelta poi spetterà a tutto il popolo del centrosinistra“.