Damiano Coletta ed i filistei

Sansone vinse ma non vide mai la sua vittoria: schiacciato sotto le stesse macerie dei filistei. Così i 20 dimissionari che hanno mandato a casa il sindaco Coletta. Anche loro sono rimasti senza Consiglio

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Che c’è di più dolce del miele? Che c’è di più forte del leone? (Sacra Bibbia, libro dei giudici)

Latina sta all’Italia come l’India all’impero britannico: non è capace di autogoverno ha bisogno di un viceré; in questo caso il commissario prefettizio. Poche ore fa il prefetto Maurizio Falco ha prorogato l’incarico al dottor Carmine Valente, il commissario nominato due mesi fa appena il Tar ha disposto la ripetizione delle elezioni in 22 sezioni. Resterà nell’ufficio del sindaco anche ora che le elezioni sono state ripetute ed il sindaco progressista Damiano Coletta è stato rieletto. E poi silurato un secondo dopo la proclamazione: con le dimissioni in massa dei suoi avversari di centrodestra. (leggi qui Latina, il centrodestra si dimette in massa. Coletta: «Lascio a testa alta». E leggi anche qui: I titoli di coda).

Vincenzo Zaccheo esce dal notaio dopo le dimissioni

Una perpetuazione della reggenza. Il prefetto ha confermato nella carica anche i due sub commissari. Perché dovranno fare il lavoro di tutti: sindaco, giunta, consiglieri. Ieri infatti 20 consiglieri si sono dimessi ed il sindaco Damiano Coletta non è più sindaco. Tutto ok, ma c’è un particolare in più: manco loro sono consiglieri. Il che ricorda la storia biblica di Sansone.

La vittoria di Sansone

Sansone invocò il Signore e disse: «Signore, mio Dio, ricordati di me! Dammi forza una volta ancora. In un solo colpo mi vendicherò contro i Filistei per tutti e due i miei occhi». Poi Sansone cercò a tastoni i due pilastri centrali che reggevano l’edificio. Si puntò contro di essi, con la destra e con la sinistra, urlando: «Muoia Sansone con tutti i Filistei!» e poi spinse con tutta la sua forza. L’edificio crollò, travolgendo i capi dei Filistei e tutti gli altri. Così, Sansone uccise più persone con la sua morte che in tutta la sua vita. (Sacra Bibbia Libro dei Giudici, capitolo XVI)

Sansone ha vinto ma non ha mai visto la sua vittoria. Eccoli i 20 che hanno vinto ma ora sono tra i vinti, tra coloro che non sono nulla. Effetti collaterali, come capita sempre.

Latina avrà un viceré fino a primavera, lo aveva avuto da  luglio a settembre; prima ancora lo aveva avuto dalla fine di Giovanni Di Giorgi fino a Coletta; e prima ancora dalla fine di Vincenzo Zaccheo fino a Di Giorgi. Qui non si amministra: si governa; qui si obbedisce. Noi a Latina non abbiamo capacità di esprimere volontà, la importiamo da Roma.

Eroi con l’elezione degli altri

I tre coordinatori

Senza entrare nel merito se era giusto o meno cacciare Coletta: è interessante l’effetto collaterale. Da Roma, dai Partiti, arrivava l’ordine di dimettersi. Ad impartire l’ordine è chi era stato appena eletto in collegi blindati: perché il coordinatore regionale della Lega Claudio Durigon è fresco di elezione a Palazzo Madama passando da Viterbo; il coordinatore provinciale dei Fratelli d’Italia Nicola Calandrini è altrettanto fresco di rielezione al Senato; stesso dicasi per il coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone. Il loro ordine di autoaffondamento è un po’ come fare gli eroi con la vita degli altri.

Il commissario non è la fine del mondo, ma è una considerazione sul mondo. Se abbiamo sempre bisogno del soccorso dall’alto è evidente che abbiamo un problema qui dal basso.

Il commissario non ha bisogno di consigli, emanerà ordini. Sansone fece la fine che fece per via di un amore, Dalila, che gli tagliò i capelli e lo rese debole. E lo costrinse a fare il gesto estremo. Qui Dalila per i consiglieri ha il volto meno ammaliante di Vincenzo Zaccheo. Coletta capo dei filistei perisce, ma anche Sansone ha la medesima sorte.

Strani percorsi fa la storia per le mille vanità. Il leone è il potere e il miele è il piacere di esercitarlo in vanità. Hanno licenziato Damiano Coletta, ma all’ufficio di collocamento della politica si sono iscritti altri 32. Così va la vita.