Daniele, se avesse le tette farebbe pure l’assessora

L'ultimo Consiglio comunale del 2021 ad Anagni. Conferma lo smisurato ruolo centrale del sindaco all'interno dell'amministrazione. Assenti due assessori strategici. Li sostituisce senza far notare che non ci siano. Le 5 questioni di fondo.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Enzo Biagi era solito dire di Silvio Berlusconi “se avesse una punta di tette, farebbe anche l’annunciatrice”. Un modo gentile per affermare, a metà tra la riprovazione e la sincera ammirazione, che l’uomo era, ed in effetti ancora è, bulimico di potere, ma soprattutto di voglia di essere insostituibile.

Ora. Se qualcuno ad Anagni, avesse avuto ancora dei dubbi sulla centralità assoluta del sindaco Daniele Natalia rispetto alla sua maggioranza, sarebbe bastato assistere al consiglio comunale di ieri.

L’ultima seduta dell’anno

Daniele Natalia

L’ultima assise dell’anno, dedicata a questioni di tipo economico e progettuale, tra bilanci di previsione, variazioni di bilancio ed annunci di progetti prossimi futuri. Una seduta che avrebbe dovuto prevedere la presenza, va da se’, dell’assessore al Bilancio e di quello a Lavori Pubblici ed Urbanistica.

Che però non c’erano, visto che sia Giuseppe De Luca che Vittorio D’Ercole erano assenti. Il primo per motivi familiari, il secondo per quarantena Covid.

Non ci sono stati però problemi di sorta, visto che il sindaco non ha avuto alcuna difficoltà a relazionare su entrambi gli argomenti.  Facendo capire ancora una volta che la maggioranza del comune di Anagni si regge soprattutto sull’abilità politica ed istituzionale del suo primo cittadino. Capace di superare senza difficoltà le perplessità della minoranza, peraltro decimata, visto che gli unici presenti sugli “scranni” (copyright Tagliaboschi) dell’opposizione erano Sandra Tagliaboschi (appunto) e Nello Di Giulio.

Alla fine tutto è passato senza difficoltà, sia pure con le comprensibili polemiche di chi, in opposizione, continua a dire che l’amministrazione Natalia non ha visione ne’ progetto. Mentre dalla maggioranza si insiste a dire che un progetto c’è eccome, ed i prossimi cantieri aperti ne saranno la plastica dimostrazione.

Le 5 questioni di fondo

Restano alcune questioni di fondo.

Il sindaco Daniele Natalia con l’assessore Carlo Marino

1- Carlo Marino continua ad essere l’anello debole della Giunta, nonché principale indiziato in caso di prossimo rimpasto. Non è un caso se nella discussione di ieri molta parte delle polemiche è stata scatenata proprio sul fronte delle iniziative culturali del periodo natalizio .

Ed il fatto che, correttamente secondo la grammatica politica, il sindaco abbia preso le difese del suo assessore non cambia molto i termini della questione.

2- È sempre più rilevante la figura ed il ruolo del consigliere di Fdi Riccardo Ambrosetti, fresco di nomina a consigliere provinciale. Ruolo che, c’era da aspettarselo, lo ha fatto diventare ancora più consapevole del suo peso. Con tutte le conseguenze del caso.

3- Continua, al netto degli annunci ufficiali, la maretta interna in Forza Italia. Ieri era palpabile il nervosismo del consigliere Pierino Naretti. Che ha ricordato a tutti di voler restare, nonostante tutto, in Forza Italia. Ma che ha passato gran parte del pre consiglio a protestare contro i ritardi; ed in almeno un punto di quelli all’odg (una variazione di bilancio) non si è presentato in aula al momento del voto. Rafforzando l’idea di una diatriba interna confermata anche da Rosatella, il suo mentore. Che, a sua volta, anche ieri, dai banchi del pubblico, ha insistito sulla necessità di maggiore condivisione.

Al centro Riccardo Ambrosetti

4- Erano tutte giustificate, ovviamente. Ma le assenze contemporanee di Alessandro Cardinali, Fernando Fioramonti e Valeriano Tasca sui banchi dell’opposizione fanno pensare ad uno scollamento. Un po’ di stanchezza per un ruolo che sarà pure “comodo, senza la fatica di governare“, come ha detto il sindaco; ma che alla lunga può diventare frustrante.

5- Su tutto incombe il tesseramento del Pd che dovrebbe terminare domani. Se i numeri saranno confortanti, tanto da premiare la linea del segretario Egidio Proietti, allora il referente locale dei democrat potrà continuare sul confezionamento del “campo largo progressista“ in vista delle Comunali. Altrimenti, le voci dell’opposizione interna (Vittorio Save Sardaro ed i Tagliaboschi in primis) alzerebbero ancora la voce. Certificando l’esistenza di un problema interno.