Ora chiamatela Forza Lega: è arrivato pure Magliocchetti

Con l'ingresso di Danilo Magliocchetti la Lega assume sempre più le sembianze dell'ala di Forza Italia guidata da Mario Abbruzzese. Sono tutti suoi i recenti ingressi sul Carroccio. E Ciacciarelli sta per diventare vice provinciale

Da adesso chiamatela Forza Lega. I più maligni propongono “Forza Mario“. La Lega del nuovo corso ha sempre più il profilo della Forza Italia che fu di Mario Abbruzzese. Ad incrementare la metamorfosi oggi ha contribuito l’arrivo di Danilo Magliocchetti, fedelissimo capo segreteria di Abbruzzese quando era Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, capogruppo di Forza Italia in Provincia ed al Comune di Frosinone per molti anni, tra i fondatori del Partito di Berlusconi insieme ad Antonello Iannarilli.

PASQUALE CIACCIARELLI E DANILO MAGLIOCCHETTI

L’adesione di Danilo Magliocchetti è solo l’ultimo passaggio in ordine di tempo dalle file di Mario Abbruzzese a quelle della Lega. Nei giorni scorsi lo avevano preceduto il sindaco di Casalvieri Franco Moscone, fedelissimo di Abbruzzese; prima ancora era salito sul Carroccio il sindaco di Settefrati Riccardo Frattaroli. A Sora è solo il precario equilibrio dell’amministrazione a bloccare l’adesione di Lino Caschera.

A fare da apripista era stato il loro storico segretario provinciale in Forza Italia Pasquale Ciacciarelli.

Il processo di Abbruzzesizzazione della Lega è un fenomeno fisiologico: Matteo Salvini nelle scorse settimane era stato chiaro, occorrono le preferenze per vincere le elezioni Regionali e Comunali, mandare via il centrosinistra da Pisana e Campidoglio. E la Lega non le ha. C’è una massa enorme di voti: ma per tre quarti sono sul simbolo con il nome Salvini e nessuna preferenza ai candidati locali.

Il Capitano ha fatto notare che Fratelli d’Italia cresce nei sondaggi, con un trend superiore alla Lega. Ha imbarcato figure come l’ex parlamentare Ue Alfredo Antoniozzi, l’ex capogruppo di Forza Italia in Regione Antonello Aurigemma, l’ex deputato ed assessore regionale e Presidente della Provincia Antonello Iannarilli, l’ex sindaco di Torrice Alessia Savo che dopo Forza Italia aveva fatto una puntatina sul Carroccio risultando la più votata alle Regionali in Ciociaria. E per questo – aveva poi denunciato – era stata emarginata.

Matteo Salvini, Claudio Durigon, Francesco Zicchieri

L’arroccamento della Lega rischiava di vedere le truppe di Giorgia Meloni avvicinarsi sempre di più ai valori numerici della Lega. Da qui l’apertura dei ponti levatoi. Che ha dato il via, de facto, alla migrazione degli uomini di Abbruzzese nella Lega.

L’imminente ufficializzazione della carica di vice coordinatore provinciale della Lega a Pasquale Ciacciarelli è un ulteriore segnale. La chiusura del cerchio invece la fornisce la frattura che si è consumata ieri sera durante il drammatico confronto con il capogruppo comunale di Frosinone Domenico Fagiolo: lui che rappresenta l’ala leghista dura e pura s’è ritrovato politicamente all’angolo a favore dell’ala ex Forzista guidata dal sindaco Nicola Ottaviani. (leggi qui Frattura nella Lega: a Frosinone comanda Ottaviani).

La cosa può essere vista sotto due aspetti: la Lega si è impossessata di Forza Italia. Oppure Abbruzzese si è impossessato della Lega.