La ‘finta’ sui rifiuti ed il ponte da smontare: ma ce l’avete con noi? (di L. D’Arpino)

Due 'dribbling' in una settimana: la stangata dei rifiuti che era stata 'revocata' dalla Regione ora si scopre che in realtà era solo 'sospesa'. Poi il ponte che Frosinone ha dovuto costruire per via di 4 anni d'inutile attesa dalla Regione. E che ora vogliono farci togliere. Ma ce l'hanno con noi?

Luciano D'Arpino

Giornalista, Regista e Autore teatrale, dirige la redazione di Frosinone de 'Il Messaggero'

Luciano D’ARPINO

per IL MESSAGGERO

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Gli uffici dell’assessore regionale ai rifiuti Mauro Buschini hanno provveduto, attraverso una apposita determina, a revocare la determinazione G11952 del 4/9/2017 che approvava la tariffa di ingresso all’impianto di trattamento meccanico biologico della società SAF spa con un aumento per i Comunidi circa il 30 per cento». Era l’8 settembre del 2017 quando l’allora assessore regionale dall’Ambiente Buschini, oggi capogruppo dei Democratici alla Pisana, annunciava ai ciociari di aver evitato in extremis la stangata.

Ora si scopre che non è così perché proprio in questi giorni la Regione ha revocato la determina confermando l’aumento. Che significa questo? Che i cittadini di Frosinone pagheranno dai 50 ai 100 euro in più l’anno, ma i calcoli sono ancora ufficiosi, e che per il resto della Provincia l’aumento dovrebbe attestarsi su cifre simili.

Una brutta sorpresa che fa il paio con quella dei ripetuti solleciti che, sempre la Regione, ha fatto in quest’ultimi mesi al Comune per far smontare subito il ponte Bailey perché impedirebbe il completamento dei lavori di bonifica del versante franato del viadotto Biondi.

Perché, come ha ricordato il consigliere di Forza Italia Danilo Magliocchetti, non concordare gli interventi visto che la Regione ha iniziato i lavori soltanto quattro anni dopo la frana? Un ritardo che ha quasi obbligato il Comune a trovare una soluzione tampone, il ponte Bailey appunto, per riaprire il viadotto al traffico.

 

Ci vorrebbe più dialogo tra Comune e Regione, insomma, per evitare altre sgradite sorprese. Un’occasione è rappresentata adesso dal vertice per la strada d’accesso al nuovo stadio che ci sarà domani a Roma per perfezionare e sbloccare la pratica.

Speriamo sia la volta buona. Anche perché, vale la pena ricordare quello che il governatore Nicola Zingaretti ha detto più volte durante la campagna elettorale: «Il vostro è un territorio importantissimo. Perché, pur avendo la Ciociaria l’8 per cento della popolazione regionale, produce però il 34 per cento della ricchezza del Lazio». Più di un terzo con neanche il 10 per cento della popolazione. Un peso strategico.

Staremo a vedere.

 

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