Ddl Zan e Quirinale, alla fine arriva Renzi

I rapporti a destra tra Salvini e Meloni, gli obiettivi di Conte e le titubanze di Letta. La politica italiana è al bivio. La partita vera si giocherà in Parlameno, dove il leader di Italia Viva ha la stessa incidenza che aveva Maradona nel calcio. Ecco come e perché può ribaltare tutto.

Con il solito stile da “Ditta” Pierluigi Bersani, nel corso dell’Aria che tira in onda su La7, ha detto sulle grandi manovre per il Ddl Zan: “Tornare in Commissione per ritoccare il testo? È un trappolone. Sia chiaro che non se ne viene più fuori da lì. Se tutte le forze politiche che hanno votato il ddl alla Camera, lo votano anche al Senato, il testo passa così com’è. Punto. Tutto il resto sono chiacchiere e pretesti”. 

Pier Luigi Bersani a L’Aria che Tira su La7

Renzi e Salvini? “È palese che sia in corso un fidanzamento, non solo per l’elezione del presidente della Repubblica, ma anche in vista di un’operazione politica che cerchi di ridimensionare il peso della destra meloniana al fine di spostare il baricentro del centrodestra. Renzi sta andando dove lo porta il cuore, cioè sta andando dove il cuore lo porta da quel dì: in un centro che stia con la destra. Ma certamente non da oggi”.

Un’immagine, mille parole

In realtà stanno succedendo tante cose. A destra c’è la scena di Milano che spiega meglio di mille editoriali la situazione. A Fratelli d’Italia sono saltati i nervi dopo la partita delle nomine nel cda della Rai. Giorgia Meloni è rimasta fuori gioco e ha disertato l’evento di Milano, Ignazio La Russa ha perso le staffe, Daniela Santanché era in un imbarazzo politico micidiale.

Non c’è dubbio che sia scattato l’asse di ferro tra Salvini e Berlusconi. Con l’obiettivo di ridimensionare Giorgia Meloni, che vola sì, ma nei sondaggi. Bisognerà vedere cosa succederà nelle urne realmente. Il precedente del 2018 è lì. (Leggi qui Il trappolone di Lega e “azzurri” ai Fratelli d’Italia).

Matteo Renzi

Matteo Renzi invece guarda alla partita del Quirinale e sta cercando di unire le forze con Coraggio Italia di Luigi Brugnaro e con Azione di Carlo Calenda. Con 100 delegati farebbero la differenza.

Il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte vuole fare ballare la maggioranza che sostiene Mario Draghi. Il Pd di Enrico Letta non ha ancora deciso cosa intende fare da grande. Se cioè fare asse con i Cinque Stelle o provare a ricucire il centrosinistra.

La partita per il Quirinale

In questo modo la partita si giocherà tutta in Parlamento e l’elezione del Capo dello Stato sarà decisiva. Però intanto sul Ddl Zan si capiranno molte cose. In Parlamento Matteo Renzi ha dimostrato di essere come Maradona. Un fuoriclasse inarrivabile. Ha mandato a casa, nell’ordine, Enrico Letta, Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Sconquassando gli assetti del Pd e dei Cinque Stelle.

Sette anni fa mandò all’aria il patto del Nazareno per l’elezione di Sergio Mattarella al Colle. Se ora manda Mario Draghi al Quirinale, cambia verso alla politica italiana dei prossimi dieci anni. Minimo.

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