De Angelis si dimette in segreto da AeA… per motivi rosa

Il presidente dell’Asi Francesco De Angelis si è dimesso dal Consiglio d’Amministrazione di AeA: la controversa società in house alla quale il consorzio industriale di Frosinone e quelli di Rieti e Cassino hanno affidato la gestione, conduzione e manutenzione dei loro impianti, sia idrici che di depurazione.

Le dimissioni sono state firmate il 17 luglio e sono state mantenute segrete fino all’ultimo momento. Nell’ordine del giorno inviato ai Consiglieri d’Amministrazione con la convocazione della riunione di oggi stava scritto: “Presa d’atto delle dimissioni di un Consigliere AeA“. In nessun passaggio stava specificato che si trattasse del presidente della società controllante.

La rinuncia all’incarico è avvenuta “per motivi personali“. E poi – ha aggiunto durante la seduta il presidente De Angelis – anche di opportunità: “bisogna sistemare le quote rosa“.

Insomma, il presidente all’improvviso si è accorto che c’era una questione femminile nel Cda, le donne non venivano rappresentate in maniera adeguata. E senza un attimo di esitazione ha messo a disposizione il proprio incarico per affidarlo ad una donna. «L’ho fatto perché la nuova e recentissima normativa prevede la rappresentanza di genere garantita anche nei Consigli d’Amministrazione delle società: sarebbe stato inutile attendere che qualcuno ce lo imponesse, meglio agire nei tempi»

Il CdA dell’Asi ne ha preso atto. La discussione si è accesa quando il presidente ha pigiato sull’acceleratore per non lasciare AeA senza tutti i suoi organi. ha chiesto di votare subito il suo successore in rosa.

Il presidente allora ha fatto il nome della persona che a suo giudizio possiede le competenze tecniche e le abilità manageriali per ricoprire il ruolo di consigliere d’amministrazione della AeA. Si tratta della figlia di uno stimato commercialista.

Al presidente è stato fatto notare che poteva porsi un problema: né di competenza né di professionalità. Ma incompatibilità, poiché sia il papà che il marito svolgono incarichi professionali per Asi.

L’assegnazione della gestione degli scarichi industriali ad AeA nei mesi scorsi aveva attirato l’attenzione dell’Antitrust. La società fondata dal consorzio industriale di Rieti, comprata al 50% (spendendo tra i 250mila ed i 300mila euro) l’estate scorsa dal consorzio Asi di Frosinone era finita nel mirino dell’autorità di piazza Giuseppe Verdi a Roma e guidata da Giovanni Pitruzzella al momento dell’ingresso di Cosilam. Con nota n°915 del primo marzo 2017 era stata chiesta copia del parere rilasciato dalla Ficei (Federazione Italiana Consorzi ed Enti Industriali) e copia del parere della Aea Srl. L’Authority chiedeva chiarimenti sui presupposti dell’operazione. Altre verifiche erano state fatte in seguito. Nulla è mai emerso che non fosse più che regolare.

A quelle osservazioni, Cosilam aveva risposto. Su alcuni punti invece si era adeguata alle indicazioni fornite dall’Antitrust. Che ha archiviato il fascicolo, accogliendo le osservazioni e prendendo atto degli adeguamenti attuati.

Ora le dimissioni. Riservate e per ragioni rosa.

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