De Angelis il “termometro” della crisi politica nazionale

Foto © Imagoeconomica, Paolo Cerroni

Conte e Di Maio non si salutano nemmeno, Italia Viva avverte Pd e Cinque Stelle che se continua così si tirerà fuori, Beppe Grillo non controlla il Movimento. Mentre Zingaretti non nasconde una grande preoccupazione. E Salvini e Meloni attaccano. In Ciociaria De Angelis chiede il superamento delle correnti del Pd: vuol dire che le elezioni anticipate sono dietro l’angolo.

Giuseppe Conte e Luigi Di Maio non si sono nemmeno salutati. E’ questa la principale notizia politica della doppia “corrida” di ieri alla Camera e al Senato. E’ questo il segnale che colgono tutti gli addetti ai lavori. La crisi di Governo ad un passo.

Come se non bastasse il ministro Teresa Bellanova, in un’intervista al Corriere della Sera, dice che se il balletto è sempre quello tra Pd e M5S, allora Italia Viva non ci sta più. Cioè Matteo Renzi si sfila.

Beppe Grillo e Nicola Zingaretti

Il Partito Democratico di Nicola Zingaretti da tempo esterna preoccupazioni per la situazione interna ai Cinque Stelle. Ma l’intervento del fondatore Beppe Grillo non è servito a nulla. Luigi Di Maio continua ad imporre la sua linea. Complicato capire cosa potrà succedere, al di là del Mes, il Meccanismo europeo di stabilità che ha innescato un effetto domino senza precedenti.

Gli attacchi del Capitano della Lega Matteo Salvini e del leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni confermano che la Destra sente aria di elezioni anticipate. A breve. Probabilmente già in primavera. E a questo punto perfino indipendentemente dall’esito delle regionali dell’Emilia Romagna.

Il Movimento Cinque Stelle non vuole governare con il Pd e Luigi Di Maio non sopporta la leadership di Giuseppe Conte, il quale è in una difficoltà enorme.

Prima l’Ilva, poi il Mes. Nessuno lo ha difeso, tranne Nicola Zingaretti. Nelle sezioni periferiche l’ordine non è ancora arrivato ufficialmente, ma tutti hanno capito che tra poco dovranno mettere meno alle candidature, sia nel maggioritario che nel proporzionale. Perché votare in tempi rapidi vuol dire che alle urne si andrà con l’attuale sistema elettorale e senza il taglio di 345 parlamentari.

In Ciociaria un mostro sacro come Francesco De Angelis ha detto che bisogna superare l’impostazione correntizia del Pd. Significa che sta pensando di candidarsi alla Camera o al Senato. E’ lui il “termometro” della crisi. Anche di quella nazionale. (leggi qui Correnti e spifferi: il Pd prova a voltare pagina)