De Angelis, le primarie e la mina vagante Michele Marini

Mai il centrosinistra ha scelto questo metodo per individuare il candidato sindaco del capoluogo. Ma stavolta è diverso perché il leader del Pd vuole motivare e recuperare tutti: dal Psi di Schietroma a Frosinone in Comune di Pizzutelli. Ma c’è un problema: Michele Marini

Il regista politico è Francesco De Angelis. E chi sennò? Il Partito Democratico stavolta ha bisogno delle primarie per scegliere il candidato sindaco di Frosinone. Non le ha mai celebrate nel capoluogo e anche in provincia sono state utilizzate con il contagocce. Ma in questo momento è diverso. Intanto perché De Angelis a Frosinone vuole vincere dopo dieci anni di opposizione. Inoltre quel centrosinistra che non aveva bisogno delle primarie non esiste più come coalizione. Proprio dal 2012, anno della prima vittoria di Nicola Ottaviani nel capoluogo.

Quelli senza le Primarie

Domenico Marzi con Francesco Storace e Francesco Scalia. A sinistra il Presidente della Repubblica Ciampi

Nel 1995 il centrosinistra presentò Gian Franco Schietroma che al ballottaggio sfiorò l’impresa contro un fortissimo e favoritissimo Paolo Fanelli. Poi venne la stagione di Domenico Marzi, che ha il merito “storico” di aver fatto capire alla coalizione quanto è importante il voto trasversale e disgiunto in una realtà politica di centrodestra come quella del capoluogo. Due vittorie, la seconda con l’anatra zoppa: ma di fronte aveva una corazzata di centrodestra, con Nicola Ottaviani centravanti e l’allora Governatore del Lazio Francesco Storace in regia.

Neppure Michele Marini venne scelto con le primarie e sbaragliò il campo al primo turno. Poi qualcosa si è inceppato, c’è stata la frattura tra Marzi e Marini e Nicola Ottaviani è stato abilissimo prima ad infilarsi in quegli spazi al ballottaggio (2012) e poi a travolgere gli avversari al primo turno (2017).

Quattro anni fa il centrosinistra parlava di primarie. Avrebbero dovuto parteciparvi Fabrizio Cristofari, Angelo Pizzutelli e Norberto Venturi. Ma alla fine Francesco De Angelis decise per tutti: niente primarie, avanti con Cristofari. Michele Marini salì sull’Aventino, il Pd non riuscì a mettere in campo una lista competitiva, il presidente dell’ordine dei medici Fabrizio Cristofari fece l’impossibile ma non riuscì a fermare l’onda lunga di Ottaviani.

Recuperare la coalizione

Gianfranco, Stefano e Angelo Pizzutelli

Oggi De Angelis vuole le primarie non soltanto per tenere tutti insieme ma per cercare di recuperare una coalizione dopo che molti partiti non ci sono più. Vuole le primarie per avere dalla stessa parte Mauro Vicano e il leader di Frosinone in Comune Stefano Pizzutelli.

Vuole le primarie per convincere esponenti di centrodestra come Gianfranco Pizzutelli (Polo Civico), Carmine Tucci e Carlo Gagliardi che si può fare. E vuole le primarie magari per allargare il campo pure al Movimento Cinque Stelle. Oltre che a consiglieri comunali come Fabiana Scasseddu e Marco Mastronardi. Poi vuole le primarie per rilanciare il patto di ferro con il Psi di Gian Franco Schietroma. E perfino per rimotivare Fabrizio Cristofari.

C’è un problema però: Michele Marini. L’ex sindaco non ha alcuna intenzione di fare le primarie. Ma sta lavorando per una candidatura a sindaco con un paio di liste civiche in appoggio. Convincere Michele Marini a desistere è complicato perfino per De Angelis. (Leggi anche Marini riunisce i fedelissimi: pensa al blitz).