De Angelis, Ottaviani, Zicchieri: i leader ‘cattivi’ che puntano sulla squadra

Li accusano di comportarsi da dittatori. Di schiacciare qualsiasi altra voce. Sarà pure così. Ma i tre leader che in questo momento governano la politica locale hanno una grandissima forza: la squadra. Come Nicola Zingaretti

In due mesi Francesco Zicchieri, che sarà pure originario di Terracina ma che è stato eletto nel collegio uninominale di Frosinone, si è letteralmente preso la Lega in Ciociaria. Il commissariamento della federazione provinciale, con il sollevamento dall’incarico di Fabio Forte, è stato un segnale di forza. Ma in questi mesi Zicchieri ha costruito una “squadra” che fa riferimento a lui. Domenico Fagiolo nel capoluogo non si è fermato un attimo (al punto che potrebbe far parte dell’ufficio di gabinetto del vicepresidente dei deputati del Carroccio), il gruppo consiliare adesso c’è, rappresentato da Enrico Cedrone, in diversi paesi la Lega c’è e guarda agli amministratori locali.

Perfino al sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, sedotto e abbandonato da Silvio Berlusconi dopo la vittoria bis dello scorso anno. Quando Berlusconi gli telefonò, lodando il progetto Solidiamo e lasciandogli intendere che avrebbe avuto un ruolo di primo piano alle politiche e alle regionali. Poi invece Berlusconi, come sempre, ha ripiegato sulla vecchia guarda e sul cerchio magico.

 

Al progetto Solidiamo Zicchieri guarda davvero e se alla fine dovesse riuscire nel portare Ottaviani nella Lega sarebbe come se il Real Madrid acquistasse Messi o il Barcellona Ronaldo.

 

Nulla da meravigliarsi però, la Lega vuole “papparsi” Forza Italia. Ma Francesco Zicchieri ha tenuto in considerazione pure quelli che alle regionali non erano stati eletti. Andrea Amata, ma soprattutto Alessia Savo, che potrebbe essere nominata vicecoordinatore regionale della Lega. Insomma, Zicchieri ha costruito e sta costruendo una squadra.

 

Francesco De Angelis ha ottenuto il mandato bis al Consorzio Asi all’unanimità. Il leader del Pci-Pds-Ds-Pd da decenni punta sulla squadra: ha letteralmente fatto eleggere consiglieri regionali Mauro Buschini e Sara Battisti, alla guida della Saf ha favorito l’elezione prima di Mauro Vicano e poi di Lucio Migliorelli (perdendo però Barbara Di Rollo), con lui ci sono decine di fedelissimi pronti ad immolarsi.

E’ con la squadra che inanella risultati importanti, assorbe senza troppi problemi delusioni come la mancata elezione a Montecitorio e tutto il resto. E’ con la squadra che ad ogni congresso di partito (primarie o non primarie) elegge il segretario e controlla la quota di maggioranza.

 

Anche Nicola Ottaviani ha una squadra molto forte, composta da persone che sanno il fatto loro. Adriano Piacentini, coordinatore provinciale di Forza Italia e presidente del consiglio comunale, gestisce le situazioni più complicate e “impopolari”.

Riccardo Mastrangeli, da assessore al bilancio, ha rimesso a posto i conti disastrati del Comune con un piano di rientro (ancora in corso) che avrebbe fatto tremare i polsi a Piercarlo Padoan.

Poi ci sono le squadre politiche ed operative di Ottaviani, in servizio permanente effettivo h24. Danilo Magliocchetti, capogruppo provinciale e cittadino di Forza Italia, non è un fedelissimo del sindaco. Ha posizioni spesso autonome e perfino critiche, ma Ottaviani lo tiene in considerazione . Perché sa che su di lui può contare proprio per questo. Quanto agli assessori, non muovono foglia che Ottaviani non voglia. Pure in questo caso il concetto di squadra è fondamentale.

 

Sulla squadra puntano anche il Governatore Nicola Zingaretti, il presidente della Provincia Antonio Pompeo, l’ex consigliere regionale Mario Abbruzzese.

E’ questo che gli avversari faticano a capire. Certi leader non sono mai soli, altrimenti non riuscirebbero a fare quello che fanno.

Perfino gli accordi trasversali nelle varie fasi storiche: De Angelis-Abbruzzese, Ottaviani-De Angelis, Zicchieri-Ottaviani e via di questo passo.

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