I nuovi assi trasversali e l’incognita Salera capace di ribaltare tutto

In provincia di Frosinone le “guerre” politiche si combattono negli enti. Basta guardare a quanto successo al Cosilam e alla Provincia. La mappa delle alleanze è profondamente cambiata. In attesa che politiche e regionali definiscano i nuovi equilibri.

Nel centrosinistra l’eterna sfida tutta interna al Pd. Tra la componente di Francesco De Angelis e quella di Antonio Pompeo. Nel centrodestra la guerra di posizionamento tra la Lega di Francesco Zicchieri, Fratelli d’Italia di Massimo Ruspandini e Forza Italia di Gianluca Quadrini. Senza dimenticare Cambiamo di Pasquale Ciacciarelli e Mario Abbruzzese. L’immobilismo politico del Movimento Cinque Stelle, che fatica a radicarsi sul territorio. Le coalizioni di centrodestra e centrosinistra si affrontano tra loro essendo divise al proprio interno. La “guerra” però si combatte negli enti intermedi. Perché le comunali sono lontane e comunque interesseranno in tutto 7 centri. Mentre le possibili politiche e regionali sono legate a fattori nazionali che sfuggono alla dimensione locale.

Mario Abbruzzese ed Enzo Salera a Teleuniverso. Foto © Roberto Vettese

Basta guardare quello che è successo ultimamente. Al Cosilam è stato costretto alle dimissioni Mario Abbruzzese, già leader di Forza Italia e adesso di Cambiamo. Decisivo per mandarlo a casa Gianluca Quadrini, vicecoordinatore regionale di Forza Italia. A vincere la partita è stato il leader del Pd Francesco De Angelis, già presidente dell’Asi, l’altro Consorzio industriale del territorio. Centrodestra fermo e incapace di poter ribaltare il “blitz” di Gianluca Quadrini. (leggi qui Abbruzzese via dal Cosilam: Salera fa scattare la trappola).

Alla Provincia Fratelli d’Italia continua ad avere un confronto costruttivo con il presidente Antonio Pompeo, che in questo modo riesce ad avere la maggioranza in consiglio. Ma anche a frenare sul nascere eventuali tentazioni dell’ala deangelisiana del Pd di poterlo mettere in minoranza. (leggi qui Pompeo – Maura: il Patto è servito, ma non chiamatelo inciucio)

Francesco De Angelis e Antonio Pompeo © AG IchnusaPhoto

Negli anni scorsi si determinarono assi trasversali chiari: De Angelis-Abbruzzese per esempio. Ma anche Scalia-Pallone. Oggi c’è sempre De Angelis, che sembra giocare di sponda con Gianluca Quadrini (a dire se è vero o meno sarà l’eventuale stop alla nomina di Quadrini a Commissario della Comunità Montana per favorire al suo posto Gianpio Sarracco). Mentre Antonio Pompeo guarda a Fratelli d’Italia del senatore Massimo Ruspandini.

In tutto questo, c’è una variabile capace di alterare gli equilibri. Si chiama Enzo Salera. Il sindaco di Cassino ha letteralmente sgretolato l’antico e solidissimo patto tra De Angelis e Abbruzzese, acquisendo una serie di numeri impressionante: capace di determinare l’elezione del prossimo presidente della Provincia di Frosinone.

Lui non ha bisogno di fare patti. Gli basterà aspettare. saranno gli altri a venire per proporglieli. L’aspetto più devastante è che Salera non giocherà in proprio: lo farà per la sua area politica, senza dubbio, soprattutto però lo farà in nome di quel Partito Democratico dal quale si è sentito prima emarginato, poi trascurato, infine sopportato.

Vincendo nel nome del Pd (e non di Pensare Democratico né di Antonio Pompeo) ha lanciato una scommessa: far saltare tutti gli schemi, segare tutti gli assi del passato, ricostruire un orizzonte nuovo e diverso. Se prima gli altri non saranno capaci di costruire con i numeri un’alternativa valida.