Il sottile gioco di De Angelis sotto la neve

Le strategie in corso per piazzare il suo gioco nella prossima Segreteria che sostituirà Costanzo. E fare in modo che Buschini sia il più votato nel Lazio. Battisti la seconda eletta.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Francesco De Angelis (leader di Pensare Democratico, componente maggioritaria Pd) mette le mani in pasta. Ha già iniziato a plasmare la prossima Segreteria Provinciale del Partito Democratico di Frosinone. Quella che verrà eletta subito dopo le Politiche e le Regionali del 4 marzo con il Congresso che congederà il Segretario in carica Simone Costanzo e ridisegnerà gli equilibri nel Partito.

 

 

ALL’ORIGINE DELLA CRISI

Simone Costanzo dovrà andare via in ogni caso. Lunedì la Direzione ufficializzerà la sua candidatura alla Pisana. Se verrà eletto non potrà essere contemporaneamente Segretario Provinciale del Partito e Consigliere Regionale del Lazio. Se non verrà eletto, il Segretario che non supera la prova del voto diretto della sua base non può restare in carica: questione di opportunità.

Ma anche questione di nuovi equilibri. Nel Pd sono cambiati ufficialmente da otto mesi, con la rottura dell’asse tra Francesco De Angelis e Simone Costanzo. Un’asse che aveva portato alla rielezione di Costanzo alla Segreteria, Sara Battisti alla vice segreteria,  lasciando in minoranza la componente del senatore Francesco Scalia alla quale veniva riconosciuta la presidenza per Domenico Alfieri.

Il 5 maggio 2017 in Direzione Sara Battisti attacca in modo frontale il suo Segretario politico: prende come casus belli le dichiarazioni fatta durante A Porte Aperte su Teleuniverso. «Prendiamo atto, dalle parole dette ieri dal segretario, che non esiste più la maggioranza che lo ha eletto». (Leggi qui cosa è accaduto durante A Porte Aperte su Teleuniverso)

In realtà quell’affondo era solo la rappresaglia per la nuova maggioranza politica che stava prendendo forma nel Pd regionale. Un’alleanza che stava mettendo insieme (maggio 2017)  Nicola Zingaretti, Bruno Astorre, Francesco Scalia, Claudio Moscardelli. Mettendo all’angolo l’area degli Orfiniani: Francesco De Angelis, Mauro Buschini e proprio Sara Battisti.

 

 

LA MOSSA DELL’ALFIERI PER FARE SCACCO

Un altro tassello fondamentale per comprendere il mosaico è la riunione riservata della componente Scalia che si riunisce a ridosso di Natale. Il fedelissimo Marino Fardelli non partecipa. Perché sa che in quella seduta verrà messo sotto attacco. E così avviene.

I dettagli emergono con chiarezza nelle ore immediatamente successive (leggi qui I nemici di Marino) Comincia ad apparire in modo nitido che il vero bersaglio non sono le candidature alle Regionali. Ma le alleanze per i voti durante le prossime elezioni. E una delle merci di scambio è la Segreteria Provinciale.

Interessa a Domenico Alfieri, sempre meno in sintonia con Francesco De Angelis. Sempre più legato a filo doppio con Nazzareno Pilozzi. Entrambi  interessati ai voti Orfiniani: il primo per la Segreteria, il secondo per le Politiche.

 

 

LA CENA A NU’BAZZAR

Le conferme arrivano nel corso della cena di fine anno organizzata da Nazzareno Pilozzi nella trattoria Nu’bazzar di Acuto (leggi qui Maretta sui candidati nella componente Scalia).

Durante quella cena, dai dialoghi si intuisce che fa parte di una strategia attaccare Marino Fardelli, tentare di spaccare il tandem con Barbara Caparrelli (area Scalia), puntare a sostituirla con Francesca Cerquozzi consigliera comunale di Veroli. L’obiettivo politico è: aprire la discussione per poter barattare eventualmente un passo indietro sulla candidatura con la reggenza del Partito. Per Domenico Alfieri.

 

 

IL PASSO SILENZIOSO DI DE ANGELIS

Francesco De Angelis segue a distanza ogni mossa. E si muove in maniera silenziosa. Senza lasciare tracce sulla neve.

Comprende che i suoi voti per la Segreteria possono tornare ancora una volta fondamentali. Se li gioca bene, a marzo riesce a portarsi i voti di Nazzareno Pilozzi e Domenico Alfieri per il suo tandem elettorale: quello che alle Regionali vede insieme Mauro Buschini e Sara Battisti. Togliendoli a Marino Fardelli e chiunque altro dovesse fare coppia con lui.

De Angelis in silenzio ha compiuto la prima mossa. C’è lui dietro alla proposta di nominare lunedì prossimo Domenico Alfieri reggente provinciale del Partito, in sostituzione del segretario provinciale Simone Costanzo e della sua vice Sara Battisti, entrambi impegnati nelle Regionali.

Allo stesso modo in cui c’è lui dietro alla mossa di nominare vice reggente un uomo dell’area Orlando. Con la quale comunque ha un’enorme capacità di dialogo.

Dopo le Politiche e le Regionali ci sarà la conta dei voti. Mauro Buschini – se tutte le operazioni compiute da Francesco De Angelis sotto la neve andranno a segno – sarà il primo per preferenze in tutto il Lazio. Con voti a sorpresa che arriveranno da Cassino, grazie alle vecchie operazioni concluse ai tempi del possibile ticket Buschini – Barbara Di Rollo. E dal Nord della Provincia. Se tutto funzionerà, scatterà il secondo eletto e sarà Sara Battisti.

Perché alla fine vince sempre lui. Piazza i suoi uomini, elegge un segretario di un’altra componente. Ma mantiene il controllo di tutto tenendo le redini della componente maggioritaria: Pensare Democratico.