De Donatis e la candidatura bis: «Non posso rispondere ma vi dico che…»

Rimpasto? Non prima di settembre. La mediazione per riunire il Pd? Il sindaco di Sora Roberto De Donatis giura di non essere l'emissario incaricato di raggiungere la pace. La verità sulla Farmacia. E sulla candidatura bis

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Rimpasto? “A settembre”. La maggioranza del Comune di Sora pensa a far funzionare la macchina amministrativa “per far diventare realtà gli oltre venti milioni di euro di finanziamenti ottenuti“. Di cambi in Giunta si parlerà alla fine dell’estate, visto che “a quanto pare qualcuno ne sente la necessità“. Nessuna mediazione per un’eventuale rappacificazione fra le anime del Pd e soprattutto “nulla di deciso per la candidatura a sindaco del 2021, in vista di un eventuale mandato bis“. Lavori in corso per la farmacia comunale. Tutte le certezze e i dubbi dell’architetto Roberto de Donatis, sindaco di Sora.  

*

Sono sempre più insistenti voci che parlano di un imminente rimpasto di Giunta. Cosa c’è di vero?

La situazione è figlia dei cambi di posizione di qualche consigliere comunale che dalla maggioranza è passato all’opposizione. Ma la priorità assoluta è articolare il funzionamento della macchina amministrativa. Abbiamo appena approvato una delibera per rivedere la pianta organica che è il passo propedeutico al miglioramento: alcuni andranno in quiescenza. Abbiamo problemi di organico anche nella Polizia locale”. 

Poi il sindaco usa anche una metafora calcistica: “Non per denigrare le professionalità che sono in Giunta ma… spesso sento la necessità di avere delle “punte“ all’interno dell’esecutivo. Ovviamente la mia è una valutazione squisitamente tecnica e riguarda il bisogno sempre crescente di persone con preparazioni tecniche che, tuttavia, non sempre si hanno a disposizione. Se sbucasse il “Maradona” di turno non avrei esitazioni a considerare un’ipotesi di rimpasto. Per adesso facciamo funzionare la macchina: finora sono soddisfatto del lavoro svolto da assessori e delegati. Purtroppo soffriamo la riduzione degli assessori prevista per legge. In una città grande come Sora due o tre assessori in più avrebbero fatto la differenza: non avendoli coinvolgiamo i consiglieri comunali che svolgono un compito altrettanto eccellente, pur avendo solo incarichi e non assessorati. È un modo come un altro per interessare ogni membro della maggioranza”. 

In questa fase valutiamo i risultati. A settembre si ritorna a ragionare di politica con un nuovo assetto della macchina amministrativa e, se ce ne sarà la necessità (ma visto che se ne parla evidentemente mi viene da pensare che qualcuno questa necessità la senta, anche se con me non parla), come sempre sono pronto al dialogo. Perché credo che sia molto più costruttivo dei pranzi e delle cene a base di “carbonara”. Anche perché, mi consenta la battuta, io preferisco “l’amatriciana”.

Attenti analisti della politica sorana sostengono che lei sarebbe il promotore di un eventuale rappacificamento fra le due correnti del Partito Democratico, in particolare Maria Paola D’Orazio e Natalino Coletta. È vero?

Non è vero. Non sono io la persona che è stata interessata da questa iniziativa. In primo luogo perché non sono più tesserato dal 2011 e poi sono nel Partito Socialista. Se proprio devo essere onesto guardo con interesse a tutto ciò che si muove nella logica di mettere insieme anime riformiste. E ciò anche a fronte di contrapposizioni che non mi appartengono. Propendo per una forza pacificatrice in grado di arginare la deriva populista, a tratti violenta”.

Il futuro della Farmacia comunale, le voci che sono circolate circa una eventuale vendita e la necessità di procedere al rinnovo degli incarichi della parte privata. Cosa sta facendo la sua Amministrazione?

A giugno scorso abbiamo semplicemente fatto una proroga tecnica fino a dicembre per le valutazioni, chieste oltretutto  dal revisore dei conti. Ora abbiamo preso contatti con l’Anci, ossia con la struttura tecnica che si occupa di società partecipate con particolare focus sulle Farmacie comunali. Abbiamo intenzione di intraprendere il percorso migliore in grado di produrre un risultato il più positivo possibile per l’Amministrazione comunale”. 

Abbiamo comunque la necessità di rinnovare la parte privata che caratterizza questo rapporto e capire se il modello adottato finora a Sora possa ancora funzionare o meno. Per questo dobbiamo confrontarci con altre realtà che hanno avuto ottimi risultati e, in questa ottica, ci è di aiuto l’Anci. Che oltretutto ha fatto una convenzione con Assofarma. Insomma, quella della Farmacia è una situazione “work in progress” ma siamo fiduciosi perché ci stiamo facendo aiutare da una struttura esperta nella gestione delle farmacie comunali.

Non si placa la discussione sulla nomina da parte del Consiglio comunale dell’Amministratore unico di Ambiente Surl.

La società eroga un servizio di altissima qualità che non ha risentito assolutamente di questi cambi di guardia. Si è dimostrata all’altezza della situazione in ogni genere di difficoltà. Basti pensare al modo in cui affronta il problema del verde e al confronto fra  il prima e il dopo gli eventi e le varie manifestazioni di grande affluenza che stanno interessando il centro cittadino. E’ evidente che c’è stata una speculazione di natura politica. Il dottor Mollicone è riuscito a mandare avanti il servizio nella stessa maniera di chi lo aveva preceduto, il tutto pur non essendo amministratore. La stessa cosa sta facendo Mancini, sta fotografando la realtà, sono sicuro che la sua professionalità possa portare un momento di ulteriore crescita della società”. 

Qualcuno ha ironizzato sui circa 20 milioni di euro di finanziamenti ottenuti dalla sua Amministrazione e sulla “trepidazione” con cui si attendono i risultati del vostro operato.

Ovviamente la mia grande preoccupazione è quella di avviare le procedure per mettere a frutto questi soldi. Procedure che hanno richiesto i tempi tecnici della burocrazia e che ora sono a buon punto per la partenza dei cantieri. Ogni volta che siamo riusciti a seguire un progetto abbiamo restituito alla città cose bellissime come il Centro Storico che è diventato un vero e proprio salotto urbano.

A tal proposito c’è molto attivismo nei comitati di quartiere, la gente ha voglia di partecipare e questo ci rende ancora più ottimisti per il futuro. In realtà cose positive da raccontare ne abbiamo già tante ma ovviamente dobbiamo riuscire a concretizzare anche questi circa 20 milioni di euro di finanziamenti ottenuti.

Ne cito alcuni a memoria: 7,5 milioni di euro per la scuola di Renzo Piano; circa 4,5 milioni di euro per il rinnovamento del patrimonio scolastico; circa 400mila euro per la pista ciclabile, circa 500mila euro per via Cellaro, oltre 500mila per il rione Napoli; 350mila per la scuola materna; 300mila per Pontrinio, circa 400mila per i contratti di quartiere, circa 500mila per la frana a Rocca Sorella; circa 600mila per le mini isole ecologiche, circa 500mila per il minicompattatore da compost. E altri che abbiamo ottenuto e su cui stiamo lavorando”.

Alla luce di tutto ciò perché la accusano di essersi arroccato nel “Palazzo” e di aver creato distacco fra lei e i cittadini?

La vicinanza ai cittadini l’ho attuata con la formula dei Comitati di quartiere grazie ai quali oltre al contatto umano c’è anche il rispetto istituzionale per il ruolo che essi vanno a svolgere nell’ambito dell’Amministrazione comunale e l’esperienza di confrontarsi sui problemi reali”.

Dulcis in fundo la domanda che in queste ultime settimane in tanti si stanno ponendo. Lei si ricandida a sindaco nel 2021 per un eventuale secondo mandato?

Non posso rispondere. Sono troppo concentrato a portare a termine tante cose che sono in piedi. I risultati vengono portati in dote, per me o per chiunque altro sia il candidato, ma soprattutto per la comunità. Sono soddisfatto della prospettiva di crescita messa in campo e spero di fare altro per la città, rimanendo aperto al confronto e ad ogni soluzione sostenibile per il futuro”.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright