De Donatis vuole fare il bis: federando il centrodestra

Il sindaco rompe gli indugi e annuncia l'intenzione di candidarsi per il bis. Federando il centrodestra. La Lega (senza più Di Stefano) dice subito si. FdI dice no: ha già due nomi alternativi. Forza Italia con Di Carlo va oltre: "E' improponibile ed è stato il peggiore".

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Si vuole ricandidare a sindaco di Sora e vuole farlo con la maggioranza che lo ha sostenuto fino a oggi. Proponendosi come il federatore di un patto del centrodestra. Roberto De Donatis lo ha annunciato durante la conferenza stampa di fine anno. Tutto come anticipato da Alessioporcu.it. O come si scriveva una volta su questo sito: E noi ve lo avevamo detto già a luglio. (Leggi qui De Donatis senza tessera punta a farsi rieleggere dal Centrodestra).

È la riedizione 2.0 di quella Piattaforma Civica che aveva consentito a Roberto De Donatis di essere eletto cinque anni fa. Nel 2016 aveva convinto i Partiti ad ammainare i simboli, aggregandoli intorno al suo programma ed al suo nome. Ora un bis che fotografa il nuovo orizzonte politico: la Piattaforma 2.0 sarà di centrodestra.

Roberto De Donatis

Dopotutto, per cinque anni il sindaco ha governato Sora con una coalizione nella quale c’erano Forza Italia, Fratelli d’Italia e le loro varie declinazioni. Ora si ritrova in casa pure la Lega: la fuoriuscita del capogruppo di opposizione Luca Di Stefano dal Carroccio ha tolto di torno l’unica voce contraria. (leggi qui Di Stefano l’ha fatto: addio Lega, ora è Made in Sora).

Ed i civici di Patto Democratico? Il sindaco oggi ha detto che nulla hanno a che fare con il Partito democratico. E che, a scanso di equivoci quella lista cambierà pure nome.

In serata ci sono state le prime adesioni al progetto: Lino Caschera e la Lega dichiarano ufficialmente che il loro candidato sindaco è Roberto De Donatis. Mandando in tilt il resto del centrodestra: Forza Italia dice che è improponibile; e Fratelli d’Italia risponde che il candidato lo ha già.

Squadra che vince non si cambia

«Anticipo io una questione di natura squisitamente politica così da lasciare poi spazio a ulteriori quesiti». Ha esordito così il primo cittadino di Sora, dopo aver snocciolato per oltre un’ora tutti risultati degli oltre quattro anni e mezzo della sua Amministrazione. Risultati dalle opere pubbliche alla manutenzione, passando dal sociale e dalle scuole. Ha preso il toro per le corna, proseguendo a testa basta verso quel progetto già studiato e ragionato da mesi. (Leggi qui La sfida di De Donatis: bis unendo tutto il centrodestra).

«In perfetta coerenza con quello che è stato il mio percorso politico e amministrativo»  il suo annuncio rivolto ai giornalisti e alla città. «Voglio dirvi che la cosiddetta Piattaforma civica è stata possibile anche grazie alla sottoscrizione di un accordo programmatico. Accordo che ha sposato la pregiudiziale civica da parte di Partiti che appartengono allo schieramento in modo chiaro del centrodestra».

Senza dimenticare le sue origini: «Un grazie particolare anche al Partito Socialista. Partito che rispetto a quella vicenda ha caratterizzato il percorso. Devo dire che tutto questo è stato possibile anche grazie alla solidità di una collaborazione, delle donne e degli uomini della mia maggioranza. Solidità che è rimasta sempre tale».

Il federatore del centrodestra

Ancora uno scatto della conferenza del sindaco di Sora

Poi il sindaco rivendica anche la coerenza. «Ho perso dei pezzi, non lo nego. Ho perso dei pezzi che sono passati in opposizione. Ma non ho fatto mai con altri membri dell’opposizione nessun accordo che potesse stravolgere il mio programma. Quindi, siamo partiti e arriveremo, se arriviamo fino alla fine, quelli che siamo stati all’inizio del mio percorso. Siamo nove di dodici che eravamo. Siamo nove ma siamo sempre gli stessi!».

«Quindi un ringraziamento va a loro che mi hanno permesso di concludere e di mettere in campo questo programma. E la certezza della mia disponibilità a valutare il prosieguo di questo percorso in maniera chiara, distinta. Con le forze del centrodestra e chiaramente con il fulcro centrale di un forte polo civico che deve sostenere le istanze della comunità. Perché io credo fortemente nel civismo che deve caratterizzare l’azione amministrativa locale. Credo però anche nella coerenza che questa espressione di matrice ideologica debba essere svolta nell’ambito del Centrodestra. Debba esserlo per quanto riguarda la mia particolare posizione».

In tilt FdI e Forza Italia

L’annuncio del sindaco manda in tilt Fratelli d’Italia e Forza Italia. Che per un certo periodo avevano ipotizzato di appoggiare Luca Di Stefano come candidato sindaco: c’era stata anche la benedizione del senatore Claudio Fazzone a Fondi. (Leggi qui A Sora la vendetta di Lega e Forza Italia per Terracina: rimette in gioco Di Stefano).

Con un dibattito politico che ad un certo punto ha raggiunto tratti psichiatrici. Ad esempio quando la Forza Italia di Gianluca Quadrini annunciava l’appoggio al De Donatis bis e nello stesso momento la Forza Italia dei coordinatori Rossella Chiusaroli e Vittorio Di Carlo sconfessava tutto e tuonava “Mai con De Donatis“.

Oppure quando FdI si è ritrovata con Massimiliano Bruni che reclamava una soluzione politica dicendo no ad una Piattaforma Civica bis. Ed il resto del Gruppo non escludeva un bis.

Roberto De Donatis, Lino Caschera, Massimiliano Bruni, un trittico che non è più unito

Il passo compiuto in queste ore dal sindaco spiazza Forza Italia e Fratelli d’Italia: ha detto che la sua amministrazione è stata di centrodestra. E che lui vuole federare il centrodestra. Hanno il candidato in casa: c’è poco da fare.

Come li terrà assieme? «Diciamo che è un non problema. Perché io parlo di contenuti programmatici. Parlo di attori che hanno reso possibile l’esecuzione, lo stato di avanzamento di questo programma. Sono fiducioso del fatto che quanto messo in campo debba proseguire. Dichiaro la mia disponibilità in modo chiaro a fare un altro pezzo di strada con gli stessi interlocutori che ho avuto. Perché tutti devono ricordare che io ho voluto essere civico. Però ci sono stati dei Partiti che mi hanno dato fiducia che hanno sottoscritto l’accordo civico, venendo con liste civiche».

Ma Patto Democratico che pesce è?

E non si sottrae alla questione Patto democratico. «E’ l’espressione di una sensibilità politica all’interno della mia coalizione che mi è stata sempre vicina. Con il Pd da tutt’altra parte, sia nel 2011 e sia nel 2016. C’è un fiume fra Patto democratico e Partito Democratico che non è stato mai valicato. Quindi quella sensibilità politica rimane civica e probabilmente cambierà anche nome».

Natalino Coletta (Patto Democratico)

I partiti del Centrodestra in più occasioni, in più circostanze, anche ufficiali, hanno fatto emergere la necessità che il candidato sindaco sia con Dna di centrodestra…  

«La dimostrazione di quello che uno è sta nei fatti. E i fatti hanno dimostrato che noi in cinque anni abbiamo lavorato magnificamente insieme. Più Dna di questo … Siamo diventati fratelli e sorelle, per utilizzare un termine quasi familiare. Siamo un gruppo coeso».

E ora che faranno?

Fratelli d’Italia non ci sta. L’ex delegato ai Lavori Pubblici Massimiliano Bruni ribadisce che il suo Partito si è già espresso. Lo ha fatto ieri sera: sono stati individuati due nomi di possibili candidati e nessuno dei due è il nome del sindaco uscente.

Per il commissario cittadino di Forza Italia Vittorio Di Carlo il sindaco uscente è improponibile.   

Vittorio Di Carlo

«Prendiamo atto dell’ennesima giravolta del partito di Salvini. La Lega si assume la totale responsabilità di rompere il tavolo di Centrodestra. De Donatis è un ex Pd, renziano della prima ora poi approdato nel Partito socialista. Per noi di Forza Italia De Donatis è il federatore del nulla, oltre al fatto che è stato il peggior sindaco che Sora abbia mai avuto. Questa esperienza l’abbiamo già fatta e siamo stati costretti ad andare all’opposizione nel lontano maggio del 2018. De Donatis non è più proponibile».

Per quanto riguarda invece l’aspetto politico «non faccio ulteriori commenti rispetto alla sua idea o sua personale volontà. Sicuramente ci siamo già espressi nelle sedi preposte. E mi riferisco al Direttivo di Partito e al tavolo che c’è stato e ci sarà come Centrodestra».

In entrambe le sedi è stata ribadita la volontà che il candidato sindaco debba essere uno di centrodestra. E oggi Roberto De Donatis li ha accontentati.

L’endorsement di Caschera

Il capogruppo di Forza Civica, già Forza Italia e Cambiamo e ora Lega ribadisce la necessità di dover candidare De Donatis per il bis. E attacca Fratelli d’Italia per la posizione ostile.

La Lega è in condizione di portare il nome del sindaco Roberto De Donatis?   «Certamente sì! L’unico nome ad oggi è lui. Però mi sembra strano che tra quelli presi in considerazione da Fratelli d’Italia non ci sia il nome del sindaco uscente. Come accade in maniera democratica all’interno di una coalizione, ognuno porterà al tavolo i suoi nomi e lì si deciderà».

C’è un aspetto politico, una contraddizione che Caschera mette in evidenza: «È grave che il sindaco in carica non venga preso in considerazione per il bis da un Partito che ha governato con lui per 5 anni, condividendone il percorso amministrativo».

Lino Caschera

Il veto di FdI potrebbe scaturire dalla resistenza che il sindaco fino a oggi ha opposto a dichiararsi quantomeno simpatizzante di uno dei Partiti del Centrodestra? Cosa che invece oggi invece ha fatto.

«Si lo ha fatto. E si è rivolto a tutti ponendosi come garante e non soltanto di un Partito. Ma apprezzando chi ha firmato il protocollo nel 2016. I due Partiti più importanti del centrodestra avevano già firmato l’accordo. Ha legittimato quanto fatto. E ha detto che la squadra che lo ha accompagnato fino a oggi può essere quella che lo sosterrà alle prossime elezioni. Questo per poter portare avanti un progetto politico e amministrativo già avviato. Poi per dare continuità alle tante opere che sono state iniziate».

La maggioranza è già di centrodestra… «Ci sono tre consiglieri di Fratelli d’Italia in maggioranza. Poi ci sono io che facevo parte di Forza Italia e ora della Lega, la consigliera Floriana De Donatis che si è tesserata a Forza Italia. Altri consiglieri come De Gasperis che, comunque sono di estrazione di centrodestra anche se non hanno una tessera di partito. Penso che non occorra dire altro insomma».          

E quello del Partito

La posizione è condivisa dal Partito. Lo scrive su carta intestata. Dicendo «In seguito alla conferenza stampa del sindaco, in qualità di consigliere, con l’assessore Veronica di Ruscio, esprimo soddisfazione. Soddisfazione per le parole pronunciate dal primo cittadino che, di fatto, si identifica come federatore di Centrodestra. E quindi, intendiamo dargli come Lega sin da ora il nostro appoggio per la sua candidatura bis».

Firmato: il consigliere comunale Lino Caschera, l’assessore Veronica Di Ruscio, Filippo Porretta (Lega Sora) e Andrea Di Marco (Lega Giovani Sora).