Di Mambro: due settimane vissute intensamente, “Vado via”

Carmine Di Mambro annuncia in Aula le dimissioni. Cosa c'è dietro. Al suo posto entrerà Benedetto Leone. L'Aula ricorda il sindaco Gigante ed approva il rendiconto

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Due settimane per ritrovarsi e dirsi addio. Il Consigliere comunale di Cassino Carmine Di Mambro questo pomeriggio ha annunciato in Aula le sue dimissioni. Erano state anticipate in mattinata da Alessioporcu.it (Leggi qui Di Mambro fast: «Penso alle dimissioni»).

Due settimane intense

Carmine Di Mambro

Carmine Di Mambro era rientrato in quel Consiglio soltanto da quindici giorni. Cioè da quando, lunedì 31 maggio, Mario Abbruzzese aveva rinunciato al seggio che occupava in Aula quale candidato sindaco battuto al ballottaggio. Lasciava così il posto al primo dei non eletti nella sua listaper dare a Carmine la possibilità di fare il Consigliere viste le tante battaglie che ha fatto nel passato sul fronte della Sanità e quelle che potrà ancora portare avanti“.

Lunedì scorso, 7 giugno, Carmine Di Mambro ha fatto il suo esordio bis in Consiglio, dopo quello fatto nella scorsa consiliatura. Un esordio condito da una nota, dove tra le altre cose precisava: “Fino ad oggi ho condiviso un percorso con il gruppo di Liberi e Forti“. Una frase che ha lasciato intuire un divorzio dalla compagine dell’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro, con il quale in questi due anni Di Mambro ha condiviso un percorso per la costruzione di un centrodestra alternativo proprio a quello di Mario Abbruzzese. (Leggi qui Cassino imbocca la via della Rigenerazione).

In queste due settimane i rapporti con Carlo Maria D’Alessandro si sono infatti raffreddati.

E poi dirsi addio

Mario Abbruzzese, Carlo Maria D’Alessandro, Carmine Di Mambro

Sull’ingresso in Consiglio di Carmine Di Mambro sono state ventilate le ipotesi più disparate. Fondamentalmente sono tre gli scenari. E tutti destinati a cambiare gli equilibri interni al centrodestra cassinate. (leggi qui La manovra di Carmine per unire il centrodestra).

Il Consigliere ha cercato di mantenere in equilibrio tutto. Ottenendo l’effetto contrario: tutti hanno iniziato a tirarlo per la giacca, per portarlo sulla propria posizione. Dal fronte di Liberi e Forti sospettano che sia stato il leghista Pasquale Ciacciarelli a pretendere il rispetto dei patti politici. Dal fronte di Ciacciarelli assicurano che non c’erano accordi da rispettare né contropartite che Di Mambro doveva onorare: per questo sospettano che a strattonare il consigliere siano stati i suoi ex amici del fronte D’Alessandro. (leggi qui Di Mambro fast: «Penso alle dimissioni»).

La realtà è che Di Mambro è finito sotto pressione. Non l’ha retta. Questo è il vero motivo delle sue dimissioni.

Si è presentato oggi pomeriggio in Consiglio, il secondo ed ultimo per lui in questa consiliatura: ha detto “Non permetto a nessuno di dire cose non vere sul mio ingresso in Consiglio. Io e la mia famiglia abbiamo bisogno di tranquillità. Annuncio che rimetterò il mio mandato da consigliere”.

Un seggio per Leone

Benedetto Leone

Il sindaco Enzo Salera e il presidente del Consiglio Barbara Di Rollo si sono detti dispiaciuti di questa sua scelta. A prendere il posto di Carmine Di Mambro sarà un uomo “di peso” del centrodestra: l’ex assessore ai Servizi Sociali ed ex vicesindaco della giunta D’Alessandro, Benedetto Leone. Anche lui fa parte del fronte di Liberi e Forti: quelli che vogliono un centrodestra Mario Free.

Al momento il consigliere in pectore non fa dichiarazioni. Aspetta che le dimissioni vengano formalizzate. E poi che avvenga la surroga.

Benedetto Leone è una ‘bestia‘ da Consiglio Comunale: ne conosce i regolamenti, conosce le trappole amministrative, può contare su una ottima dialettica. È l’uomo capace di prendere in mano le redini delll’opposizione e portarla all’assedio del sindaco Enzo Salera e del suo governo di centrosinistra.

Ma che tipo di partita giocherà: Mario Free o con Mario? Se prenderà ufficialmente le distanze da Mario Abbruzzese, come ha fatto ormai da due anni, inizierà un certo tipo di percorso per il centrodestra: viceversa, molti potrebbero continuare a vedere la regia dell’ex presidente del Consiglio regionale del Lazio dietro l’operazione.

Al netto di ogni dietrologia, Benedetto Leone ora dovrà decidere se rinunciare alla candidatura a sindaco di Terelle che aveva già costruito con pazienza.

Via al consuntivo

Il sindaco Salera ed il presidente d’Aula Barbara Di Rollo

Nel Consiglio comunale di oggi il sindaco Enzo Salera, ormai quasi senza opposizione, ha portato a casa il Consuntivo nel giro di un quarto d’ora.

Il tempo di ricordare le “spese allegre” fatte negli anni scorsi. “Quali spese allegre?” ha domandato piccato l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone. A quel punto Salera, con un pizzico di imbarazzo, ha dovuto ricordare al suo ex sindaco che si riferiva alle spese che, insieme, avevano già iniziato a ripianare con il piano di risanamento che evitò il dissesto finanziario.

Il Rendiconto 2020 è stato approvato con il solo voto contrario di Franco Evangelista e l’astensione di Luca Fardelli e Giuseppe Golini Petrarcone.

Salera aveva aperto l’assise ricordando l’ex sindaco Francesco Gigante, venuto a mancare in mattinata. Dopo aver approvato una serie di debiti fuori bilancio e il differimento della Tari per le utenze non domestiche, ha annunciato: “Stamattina abbiamo accolto i primi tre nuovi vigili che abbiamo assunto a Cassino. E’ un momento che aspettavamo da tempo anche perché con intelligente gradualità, insieme ai colleghi, i nuovi vigili sapranno riportare ordine al traffico e alla sosta anzitutto, e scoraggiare nel tempo cattive consolidate abitudini di alcuni di cui tanti cittadini si lamentano“.

Aspettando in Aula il Leone.