La mia battaglia contro il cancro

In prima linea contro un tumore. Che ha aggredito il suo organismo. Una battaglia vissuta con realismo. Che lo ha trasformato nel protagonista della battaglia contro i tumori di tutti. E per l'istituzione del Registro, capace di aiutare la ricerca

Carissimo direttore,

mi trovo sdraiato, all’apparenza, su una bellissima e comodissima poltrona bianca, ma nello stesso tempo cupa e desolante. Perché chi è adagiato come me è collegato ad una macchinetta che inietta diversi tipi di medicinali. Un bel cocktail di farmaci che rispondono al nome di ”Chemioterapia”. Un nome che fa paura, ma allo stesso tempo, per la maggior parte dei casi rappresenta un salvavita, anche se molti dei miei vicini di poltrona la considerano  “semplicemente” una speranza di vita.

Una speranza di vivere più tempo (anche se oggi per fortuna non è così). Siamo nel mese di luglio, fuori è caldo, caldissimo ma all’interno della stanza è freddo, freddissimo dobbiamo metterci addosso una coperta.

 

Ieri mio figlio, ha messo per la prima volta nella sua vita da internauta una nostra foto nel suo stato, una foto dove eravamo abbracciati, forse una delle poche.

Le assicuro che lui non ha una propensione affettuosa. Non perche sia insensibile, ma è cosi.

Il post mi fa estremamente piacere e mi inorgoglisce, ma nello stesso tempo mi lascia riflettere. Significa che inizia ad avere paura a preoccuparsi di cose che alla sua età non dovrebbe nemmeno sfiorarlo.

Questo periodo della sua vita deve essere tempo di divertimento e spensieratezza e non di preoccupazioni e problemi più grandi di lui.

 

Quando ho iniziato a combattere questa malattia l’ho fatto con la consapevolezza che avrei vinto io.

Certo, quando perdi prina la mamma e poi il papà per via del “Cancro” un po’ di paura viene, ma poi ti fai coraggio e capisci che l’unico modo per vincere la guerra è avere tanta pazienza e coraggio da vendere.

 

Ho iniziato a suo tempo a cercare di capire come poter aiutare le persone malate di questa malattia. Forse è stata una premonizione, e la prima cosa che ho fatto è iniziare a capire come fare per portare avanti la battaglia per far istituire il “Registro dei Tumori”.

L’ho fatto sempre in modo silenzioso. Però, non alzare la voce nel nostro Paese, ma soprattutto in questa terra non ti permette di avere qualche risultato.

Soprattutto perchè ti trovi a sbattere continuanamente contro dei muri di gomma. Ed hanno anche un nome: “ASL di Frosinone” e “Regione Lazio”, a questo punto forse anche più distruttivi e letali del cancro.

 

In questi giorni, accettata la mia malattia ho ripreso pubblicamente la battaglia per lo sviluppo del Registro Tumori, uno strumento che dopo tanto tempo è stato approvato in consiglio regionale del Lazio, ma che trova ancora problemi per concretizzarsi nella nostra provincia.

Questa battaglia la voglio portare a termine. Costi quel che costi. Lo voglio per tutte quelle persone che combattono in silenzio.

Lo voglio fare perché uno strumento così importante può servire alla prevenzione e far sì che una prevenzione adeguata possa salvare molte persone da questa malattia.

E lo voglio soprattutto per i nostri figli, per il mio di figlio che magari un giorno potrà dire ad alta voce: “mio padre è quella persona che ha fatto di tutto per far istituire il Registro Tumori e alla fine c’è l’ha fatta”.

 

Questa battaglia non posso condurla da solo contro delle istituzioni così cieche, così obsolete, così strumentalizzate e così indifferenti. Ed è per questo che come moltii mi sono rivolto a lei direttore: per chiederle di combattere insieme a me, insieme ai 500mila abitanti della provincia di Frosinone, per aiutare tutte le persone che soffrono in silenzio, e portare finalmente all’istituzione di questo strumento importantissimo.

L’Istituzione del Registro Tumori può significare anche la bonifica di decine di siti inquinati che stanno distruggendo questa provincia.

 

Grazie direttore, l’aiuto che le chiedo è semplicemente di pubblicare questa lettera così che tutti possano prendere coscienza nel mondo in cui viviamo. Soltanto con la forza di squadra e la speranza che ci accomuna si possono raggiungere ancora dei risultati positivi.

 

Carmine Di Mambro

Consigliere Comunale di Cassino

In prima linea contro i tumori

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