Tullio, sei fuori dalla maggioranza: accomodati fuori

Tanto tuonò che piovve. Come anticipato dal Conte della Selvotta (leggi qui) è stato defenestrato l’assessore comunale di Cassino Tullio Di Zazzo. Il benservito glielo ha presentato il sindaco Carlo Maria D’Alessandro al termine di un tumultuoso confronto.

Il sindaco ha avocato a se le deleghe alle Attività Produttive, Innovazione Tecnologica, Formazione Professionale. E si è riservato di nominare il nuovo assessore.

L’annuncio di Carlo Maria D’Alessandro è liscio come una lapide: «È venuto meno il rapporto di fiducia con l’assessore. Rapporto che era alla base della sua nomina. Il venir meno di questa fiducia rappresenta un fattore determinante per una serena prosecuzione dell’attività di governo di cui è responsabile la giunta comunale». Tradotto dal politichese: ora hai scocciato, prendi gli stracci e tronatene allo studio da dove sei venuto.

L’uscita di Tullio Di Zazzo non altera gli equilibri nella maggioranza: l’ingegnere non ha un consigliere di riferimento in aula consiliare.

Al termine del serrato confronto con il sindaco, l’assessore appena dimissionato ha impugnato lo smartphone ed ha composto il numero del consigliere regionale Mario Abbruzzese, referente politico di D’Alessandro. Gli ha chiesto spiegazioni ed ha preteso un chiarimento. «Non so nulla Tullio, ti giuro che non so niente» ha risposto il consigliere. Ma Di Zazzo non gli ha creduto.

In serata, ampio resoconto del Conte della Selvotta appena rientrerà dalla battuta di caccia alla volpe
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