Diario del giorno – Sabato 30 IX 2017

La sintesi della giornata politica. Dall'utopia di Giovanni Turriziani alla tregua tra Costanzo e De Angelis. I conti di Cassino non affondano. La Regione consegna il cantiere per la frana sul viadotto Biondi

LA CITTA’ DI TURRIZIANI

Gli industriali scendono in campo. Prima con la questione della Motorizzazione Civile da salvare a Frosinone. Ora con un grande progetto di sviluppo del territorio. A rivelarlo è il presidente di Unindustria Frosinone Giovanni Turriziani, intervistato dal direttore de La Provincia Dario Facci.

«Per pesare ed essere appetibili dobbiamo realizzare una città da 150.000 abitanti. Noi abbiamo pronto uno studio e l’obiettivo si può centrare»

La politica ne parla da anni. Ma poi si arrende di fronte ad un’ipotesi che toccherebbe troppi campanili. Gli imprenditori invece hanno valutato che i 48mila abitanti di Frosinone sono troppo pochi per riuscire ad avere peso. Ed hanno avviato lo studio su come realizzare un capoluogo grande il triplo di oggi.

Si, un capoluogo di 150.000 abitanti.E non pensiamo a un’area vasta, alla condivisione di servizi. Pensiamo a un ente amministrativo complesso che preveda magari delle municipalità, salvi tutti i blasoni, ma sia una cosa unica. Se chiede ai cittadini cosa pensano di una possibilità del genere le rispondono che non vedrebbero l’ora. Se lo chiede alla politica le risponderà che è una cosa irrealizzabile. Ma il ruolo della politica dev’essere il progresso non il mantenimento dello status quo, specialmente quando, con ogni evidenza, non è più sostenibile.

 

COSTANZO E DE ANGELIS DI NUOVO VICINI

Il Segretario Provinciale del Partito Democratico Simone Costanzo ha ripreso il dialogo con il presidente dell’Asi Francesco De Angelis. Erano alleati e grazie a quel patto politico Costanzo era stato eletto e poi confermato alla guida del Partito. Poi i rapporti si sono raffreddati.

Ora, spiega Corrado Trento su Ciociaria Oggi c’ un riavvicinamento. Probabilmente in vista delle candidature. Se il Rosatellum rivisto dovesse passare in Parlamento, nei collegi uninominali il Pd dovrà presentarsi unito. Ci saranno tre designazioni: due alla Camera (nord e sud), una al Senato.

Simone Costanzo intende giocarsi le sue carte, consapevole del fatto che due caselle dovrebbero essere occupate da Francesco De Angelis e Francesco Scalia: Camera nord e Senato probabilmente. Resta la Camera Sud e Costanzo ha già fatto notare che i tre parlamentari uscenti dei Democrat sono del nord della provincia. Torna il tema del riequilibrio: territoriale prima che politico. Anche in questo caso. È evidente come un “ritorno di intesa” tra De Angelis e Costanzo avrebbe effetti pure sul quadro delle regionali, dove in campo c’è l’assessore Mauro Buschini. Ma pure l’altro uscente Marino Fardelli, della componente di Scalia.

 

CASSINO SI TOGLIE DAL BARATRO

La Corte dei Conti spedisce buone notizie a Mario Abbruzzese. Non dovrà affrontare la prossima campagna elettorale (Regionali o Politiche che sia) con il peso del Comune di Cassino finito in dissesto mentre governa l’amministrazione che lui ha contribuito a costruire.

I magistrati hanno confermato l’interpretazione data dall’assessore Ulderico Schimperna e dal sindaco Carlo Maria D’Alessandro: il piano di riequilibrio decennale dei debiti verrà spalmato fino al 2042 .

Non sarebbe stato semplice per il dominus di Forza Italia in provincia di Frosinone affrontare i palchi e chiedere il voto avendo in tasca il biglietto da visita di una città che nel giro di un anno perde gli acquedotti cittadini, non riesce a realizzare i loculi già pagati, finisce in dissesto. Almeno  quest’ultimo se lo è risparmiato.

 

FROSINONE SI TOGLIE DALLA FRANA

A ridosso delle elezioni, la Regione Lazio si ricorda che da quattro anni una parte di Frosinone è franata interrompendo i collegamenti tra la parte alta e quella bassa della città. Sul Messaggero, Alessandro Redirossi anticipa che  è stato consegnato il cantiere alla ditta e partono i 365 giorni entro i quali ultimare le opere.

Nel frattempo, quando è arrivato a ridosso della sua campagna elettorale, Nicola Ottaviani ha anticipato la Regione e si è fatto un ponte Bailey con il quale riaprire la circolazione sul viadotto. Ora l’interrogativo è

se, con i lavori regionali di ripristino del viadotto in corso, potranno circolare ugualmente le auto sul ponte provvisorio comunale. Qualche mese fa era emerso, dagli uffici regionali, un cauto ottimismo rispetto alla possibilità di far convivere lavorazioni e circolazione stradale. Ma finora nessuno si è sbilanciato definitivamente su tale aspetto. Bisognerà dunque attendere.