Diavolo di un Berlusconi: l’obiettivo è il Quirinale. Ecco come

Antonio Tajani gela le aperture del Pd e chiarisce: “Prodi non sarà mai il nostro candidato al Colle”. Siluro di Licia Ronzulli sul possibile sostegno a Giuseppe Conte. Gli “azzurri” si riposizionano nel centrodestra sulla base dell’obiettivo di portare il Cavaliere alla presidenza della Repubblica.

Forza Italia chiude tutte le porte e respinge ogni apertura. Il che vuol dire che a settembre, dopo l’election day, non ci ssrà il soccorso “azzurro” a Giuseppe Conte. Il segnale forte è arrivato da Antonio Tajani, il quale ha parlato a suocera affinché nuora intenda. Dicendo cioè che Romano Prodi non sarà mai il candidato degli “azzurri” al Quirinale.

Poi la nota ufficiale degli “azzurri”: “Non vi è né da parte del presidente Berlusconi, né del movimento politico Forza Italia alcuna disponibilità a fornire un sostegno politico al governo Conte. La disponibilità alla collaborazione istituzionale, già espressa nella storia di Forza Italia nei confronti dei governi in carica, qualunque essi siano, nei momenti in cui sono in gioco vitali interessi nazionali, non ha in alcun modo il significato di una partecipazione o di un atteggiamento benevolo, oggi o in futuro, verso l’attuale maggioranza o verso altre formule politiche incoerenti con la volontà degli elettori”.

Pietra tombale

Il comunicato inviato dal quartier generale “azzurro” è la pietra tombale sul possibile confronto proposto dall’ex presidente del Consiglio dell’Ulivo Romano Prodi, per una possibile partecipazione di Forza Italia con il governo attualmente in carica. E Licia Ronzulli ha rincarato la dose. Notando: “È impossibile che Forza Italia entri in maggioranza, chi continua a fare politica attivamente e vive il Parlamento tutti i giorni sa bene che questa è un’ipotesi del terzo tipo dell’irrealtà”.

L’ipotesi che Forza Italia possa sostenere Prodi per il Quirinale nel 2022 viene smentita dal numero due di Forza Italia Tajani:  “Premesso che non è questo il momento per parlare del futuro capo dello Stato, visto che in carica c’è Sergio Mattarella, Prodi non è il nostro candidato. Io, personalmente, dopo tanti anni vorrei un presidente di centrodestra”.

Ancora Tajani: “Ripeto, è prematuro parlare del presidente della Repubblica perché oggi c’è Mattarella, ma Forza Italia fa parte del Centrodestra che è stato fondato proprio da Berlusconi. E certo non rompiamo la coalizione né per una dichiarazione di Prodi né per chicchessia. Siamo diversi dalla Lega e da Fratelli d’Italia, ma facciamo parte del Centrodestra fondato, come detto, da Berlusconi. Nessun sostegno al governo Conte, ribadisco, anche se diciamo sì al Mes perché sono 37 miliardi a favore della sanità italiana”.

Opzione doppia

A questo punto la linea di Forza Italia è chiara: si resta nel centrodestra, con una doppia opzione strategica. La campagna acquisti scatenata dalla Lega sui Cinque Stelle può cambiare gli equilibri in aula anche in funzione della votazione per la presidenza della Repubblica. Altrimenti, in caso di elezioni anticipate, il centrodestra punta alla maggioranza.

E tutto questo conduce ad una sola conclusione: Silvio Berlusconi in corsa per il Quirinale. E’ una delle condizioni forti dell’intesa con Matteo Salvini e Giorgia Meloni. 

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright