Dieci mesi da commissario, Valente ha le valigie pronte

Dieci mesi da commissario. Lunedì sera si conoscerà il nome del sindaco di Latina: a metà settimana ci sarà la proclamazione. Carmine Valente è commissario del capoluogo praticamente da dieci mesi. Nel corso dei quali...

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

Dalla manutenzione del verde pubblico a 14 regolamenti approvati; dagli atti per la realizzazione del nuovo campo di Al Karama alla cabina di regia per seguire le opere Pnrr; dalla riapertura di teatro e biblioteca (anche se parziale), alle assunzioni di personale, fino all’approvazione del Bilancio di previsione. A Carmine Valente sono rimasti poco più di tre o quattro giorni da commissario del Comune di Latina.

Lunedì (nella notte, con ogni probabilità) si conoscerà il nome del nuovo sindaco tra Matilde Celentano e Damiano Coletta, e martedì la composizione del nuovo Consiglio comunale. Dopo le verifiche da parte dell’ufficio elettorale, tra mercoledì e giovedì potrebbe avvenire la proclamazione. Con la quale cessa la funzione del commissario prefettizio che ha retto le sorti di Latina in questi mesi.

E Valente ha approfittato di una conferenza stampa per stilare un bilancio di cose fatte, nei mesi in cui è stato responsabile diretto dell’amministrazione di piazza del Popolo con i poteri di sindaco, giunta e Consiglio, tra luglio 2022 e maggio 2023.

I conti di Valente

Carmine Valente

L’elenco degli atti assunti non è breve, quantitativamente e qualitativamente. A partire dal teatro, fulcro della vita cultura e fucina di eventi per una comunità cittadina: «C’è stata una richiesta forte della cittadinanza, non appena riaperto», ha osservato Valente. «Abbiamo fatto un calendario minimo per questo primo anno, e molto più deve essere fatto».

Poi il personale: dopo i concorsi, avviati dalla scorsa amministrazione, «abbiamo assunto 64 nuove unità prima della fine del 2022, ma siamo ancora molto al di sotto delle necessità: 440 dipendente sono troppo pochi, pensate che 7 anni fa erano 800, e molte volte il Comune non è in grado di dare risposte. Ma abbiamo lavorato molto anche sul benessere dei dipendenti, raggiungendo standard elevati, come hanno testimoniato le organizzazioni sindacali».

Una delle emergenze cui si è dedicato da subito è stata quella successiva all’incendio che, l’estate scorsa, ha distrutto il campo di accoglienza rom di Al Karama. «Non c’era mai stata attenzione per un posto che era diventato una vergogna, e dove c’era anche un ricambio di famiglie che il Comune non controllava. C’era una sorta di gestione autonoma. Dopo l’incendio, molti sono ancora ospitati temporaneamente presso la ex Rossi Sud. Ma non è un fallimento, se analizziamo tutto il percorso fatto finora. Ora si è creata una nuova era, si andrà verso un centro di autonomia abitativa e grazie al movimento “21 luglio”, si istituisce un percorso di integrazione, con la possibilità di trovare lavoro, contestualmente all’assegnazione delle “casette” che saranno realizzate».

Casette che saranno anche amovibili, tali per cui il campo, un giorno, potrebbe anche essere dismesso, o mantenuto per altre emergenze.

Scelte di civiltà

Il commissario Carmine Valente

Uno sguardo anche alle vicende della gestione del cimitero, su cui è da tempo in atto un braccio di ferro tra amministrazione e società Ipogeo. Il commissario ha approvato la variante urbanistica per l’ampliamento con realizzazione di 20mila nuovi loculi. E sull’ipotesi di costruzione di un tempio crematorio, ha osservato che «Latina non può non averlo, è una scelta democratica».

Valente ha poi una sua idea anche sull’utilizzo della sede della Banca d’Italia, acquistata dal Comune. «Per me – spiega – si potrebbe fare un ufficio pubblico. Un open space dove tutti i servizi, che hanno rapporto diretto con il cittadino, trovano sede. Ma lo stabilirà la nuova amministrazione».

Poi, i regolamenti: «Ne ho approvati 14. Vanno dal controllo analogo sull’Azienda dei beni comuni (che gestisce raccolta e smaltimento dei rifiuti, ndr), a quelli per i centri diurni per disabili. Da quello su Al Karama, a quelli di polizia urbana e corpo dei Vigili urbani, fino a quelli per l’attribuzione delle case popolari».

Dieci mesi in Comune

Otto lunghi mesi di commissariamento da fine settembre 2022, che diventano dieci se si considera anche la parentesi tra luglio e settembre, in cui Valente ha messo mano a quasi tutto nell’amministrazione di piazza del Popolo.

Dalla manutenzione del verde alla risoluzione della vicenda dei defibrillatori pubblici (era scaduta la convenzione e non erano più stati mantenuti), dando anche indirizzi sui contenziosi  (in particolare i fallimenti Latina Ambiente e S.l.m, fino al contenzioso in essere con il precedente gestore del Tpl, l’Atral). Mesi, in cui in piazza del Popolo è stato fatto tanto. E Valente ha guardato anche lontano: «Diamoci una scadenza per il centenario, occorre decidere ora».