Dietro il primato l’ennesima lezione del Frosinone

Il progetto lanciato oltre un anno fa dal presidente Maurizio Stirpe si sta rivelando vincente. Si possono raggiungere risultati importanti puntando su un calcio sostenibile con al centro i giovani, le infrastrutture e le competenze. L’esempio della Primavera in vetta dopo la promozione

Alessandro Salines

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Quant’è bella la classifica. E poi che numeri. Quanto godono e sognano i tifosi. Carichi di entusiasmo e passione. Ma il primato, conquistato dal Frosinone sabato allo “Stirpe” dopo la vittoria in extremis col Bari, va oltre la graduatoria ed i 21 punti. Ha anche e sopratttutto un significato iconico: è la dimostrazione che si può essere competitivi ai massimi livelli puntando sui giovani e di conseguenza su un calcio sostenibile. È l’ennesima lezione di Maurizio Stirpe, il suggello al suo progetto lanciato la stagione scorsa e sposato senza se e senza ma dal direttore Guido Angelozzi e dal tecnico Fabio Grosso.

Certo il campionato è lungo e chissà cosa accadrà da qui alla fine ma questo primo posto rafforza la consapevolezza che il percorso intrapreso è virtuoso in tutti i sensi.

Pazienza, sapienza e lungimiranza

Il presidente Maurizio Stirpe

Il Frosinone raccoglie i frutti del progetto triennale, del nuovo ciclo inaugurato nell’estate di un anno fa. Un programma coraggioso, un cambio di rotta rispetto al passato.

“Il nostro club non deve diminuire il livello delle ambizioni – ha spiegato in una recente intervista Stirpe – E’ importante il risultato ma soprattutto il modo con cui si raggiunge. Se per anni abbiamo elogiato il Cittadella e l’Empoli, c’è un motivo preciso: sono un modello di pianificazione corretta. Non si cede alla debolezza di avere i grandi nomi. Si investe sulle competenze, sulle infrastrutture, sul brand. sui giovani e sul vivaio come ha fatto il Frosinone”.

Quindi si può essere primi anche con i vari Borrelli, Monterisi, Mulattieri, Turati, Moro, Ciervo, Kone, Boloca, Frabotta, Caso, Bocic, Oliveri e via dicendo. E si può stare lassù senza spese folli e cercando ostinatamente la strada del calcio sostenibile. “Siamo tra le poche società italiane che sta provando a cambiare il paradigma di come si fa calcio. L’obiettivo è renderlo sempre più indipendente dall’azionista di riferimento”, ha spiegato il patron.

Federico Gatti, valorizzato dal Frosinone e ceduto alla Juve

Ed anche la stagione scorsa i segnali positivi non sono mancati: il Frosinone ha portato 2 giocatori (Gatti e Zerbin) in Nazionale ed ha valorizzato un ragazzo prendendolo dalla Serie C e cedendolo alla Juve per 10 milioni di euro bonus compresi.

Oggi il primo posto è un altro grande passo in avanti. Un premio al lavoro di tutti.

Numeri da capogiro

E’ innegabile che il Frosinone stia volando. Oltre le previsioni più rosee. Ventuno punti in 10 gare sono un bottino importante, una media di 2,1 a partita. Una marcia da capolista e da promozione diretta. La squadra ciociara con 51 punti è prima anche nella classifica dell’anno solare. I giallazzurri hanno infilato 3 vittorie di fila mentre in casa sono 5 senza subire reti. Migliore difesa del campionato con soli 6 gol incassati. Meglio di così.

La Curva Nord (Foto © Mario Salati / Alessioporcu.it)

I tifosi giustamente fanno salti di gioia. Sognano ad occhi aperti e già pensano alla gara di Cosenza dove sperano in un altro colpo per restare sempre in testa. Ma Grosso tiene i piedi ben piantati a terra e predica umiltà. E’ consapevole che già sabato prossimo tutto sarà messo in discussione in una trasferta-trappola. Il tecnico, in linea con il progetto, non alza l’asticella degli obiettivi.

“Noi ce la vogliamo giocare con tutti, sappiamo che ci sono squadre super-attrezzate ma questo non significa che non andiamo in campo per vincere – ha osservato l’allenatore – Dobbiamo essere bravi a farci accompagnare dall’entusiasmo. I giudizi e gli obiettivi non possono cambiare se si fa un gol o meno. Dobbiamo alzare ancora di più il nostro livello delle prestazioni e ricominciare a lavorare già da domani resettando tutto”.

La Primavera a specchio

Giorgio Gorgone, allenatore della Primavera

Anche la Primavera, dopo la promozione della stagione scorsa, continua a raccogliere risultati straordinari: è prima a quota 20 con Roma e Juve ed in serie utile da 7 turni (6 successi e 1 pari questa mattina con l’Empoli). Senza spese folli ma con il lavoro e la forza delle idee dei dirigenti e del tecnico Giorgio Gorgone. Insomma in linea con i programmi societari.

Un aspetto sottolineato anche da Stirpe nella conferenza d’inizio stagione. “Voglio ringraziare il direttore Alessandro Frara ed il tecnico Giorgio Gorgone per la promozione conquistata attraverso un processo di pianificazione partito qualche anno prima. Quello è un risultato ottenuto col modo giusto, non va a depauperare il patrimonio della società”, ha detto il presidente.