Il sindaco Villa si dimette: “Costa è stato il burattinaio e mandante”

Il sindaco di Formia ha rassegnato le dimissioni alle 13.30 di oggi. Ma non sono irrevocabili. L'attacco frontale a Costa. Definito il burattinaio che ha portato alla crisi. "Il progetto è finito”.

Ha fatto un ultimo giro di consultazioni, ma la decisoone l’aveva presa già la sera prima. Verificato che l’orizzonte politico del mattino era lo stesso di domenica sera, il sindaco di Formia Paola Villa ha rassegnato le dimissioni.

Lo ha fatto con una nota di una riga e mezza consegnata alle ore 13:30. L’hanno ricevuta il presidente del Consiglio Comunale Pasquale Di Gabriele ed il Segretario generale Alessandro Izzi. In quella comunicazione, la professoressa Villa ha scritto l’essenziale. La sottoscritta Paola Villa comunica al Consiglio Comunale le proprie dimissioni dalla carica di sindaco di Formia.

Non irrevocabili

Il dettaglio fondamentale sta in ciò che non è stato scritto: non c’è la parola irrevocabili. Significa che se nei prossimi 20 giorni verrà individuata una soluzione politica ed amministrativa, Paola Villa potrà ritirare le dimissioni. E tornare a governare la città.

Sono insomma dimissioni strategiche. Con cui evitare una sfiducia dalla quale difficilmente sarebbe potuta tornare indietro: quella che era pronta a votargli oggi pomeriggio il Consiglio Comunale, votando No agli equilibri di Bilancio. Fondamentale sotto questo aspetto la posizione della civica Ripartiamo. Ieri il gruppo che fa capo a Maurizio Costa ha deciso di schierarsi contro. (Leggi qui Ripartiamo vota No: il sindaco Villa verso le dimissioni).

Tutta colpa di Maurizio

«Scatenare questa crisi in piena emergenza sanitaria ed economica è stato un gesto irresponsabile e poco serio. Il mandante di questo agguato è Maurizio Costa, il regista di un’operazione becera ordita da tempo. Non tanto nei miei riguardi quanto nei confronti della  città a cui un giorno, quanto prima, dovrà rispondere»

A pochi minuti dalla lettera in cui rassegnava le dimissioni da sindaco di Formia, Paola Villa ha tirato fuori tutto il suo disappunto. Lo ha affidato ad un messaggio che in un’altra circostanza avrebbe registrato a braccio e, invece, questa volta ha letto cadenzando parola  e parola.

Maurizio Costa

Un gesto chiaro di sfida che probabilmente è già l’atto inaugurale di una campagna elettorale che terminerà nella prossima primavera o, tutt’al più, durante l’estate 2021.

Soprattutto nella parte iniziale dell’intervento è condensata l’amarezza, personale e amministrativa della professoressa. Esordisce con una constatazione figlia dell’annuncio fatto da Ripartiamo con Voi domenica sera. È l’annuncio che oggi, in Consiglio Comunale, il Gruppo ispirato dal dottor Maurizio Costa sarebbe stato presente e quindi avrebbe garantito la validità della seduta; ed avrebbe votato No agli equilibri di bilancio. Sfiduciando così il sindaco. (Leggi qui Ripartiamo vota No: il sindaco Villa verso le dimissioni).

Il progetto è finito

«Il progetto politico per il quale ho chiesto il sostegno ai cittadini è finito  – ha detto subito il dimissionario sindaco di Formia – Mi prendo tutte le responsabilità di averlo proposto nell’ambito di una coalizione di facevano parte Ricominciamo con Voi e Maurizio Costa. Da un imprenditore sanitario mi sarei attesa una proposta, un consiglio per far fronte alla pandemia in corso. E invece, nulla di nulla. Ma solo continui veti all’azione amministrativa tesa a mettere in sesto un comune».

«Il mio secondo errore – ha aggiunto il dimissionario sindaco di Formia  – è stato pensare che di fronte ad una situazione sanitaria ed economica prevalesse il buon senso che nel senso che un chiarimento sarebbe potuto esserci ma solo dopo la conclusione della crisi in corso. Ho sbagliato ad essere stata troppo ottimista e non ho valutato le conseguenze di questa operazione becera che di politico non ha avuto nulla»

Paola Villa è un fiume in piena quando arriva a definire Costa, di cui aveva tessuto le lodi durante la campagna elettorale del 2018, un burattinaio. «Lo posso definire perché far dimettere il suo assessore ai Lavori Pubblici (Pasqualino Costa) a dieci giorni dall’inizio dell’anno scolastico è stato un atto di grave irresponsabilità. Il resto è stata una continua fuga di fronte all’assunzione delle proprie responsabilità . Che dire ? Quasi  quasi i suoi tre consiglieri comunali, di cui due presidenti di commissione ed uno membro presso l’assemblea della XVII Comunità montana, non li giudico e non li valuto neppure. Hanno dovuto soltanto ubbidire nel corso di questi 30 mesi»

Decisione già presa

Paola Villa aveva deciso di dimettersi già dalla mattinata. A rivelarlo è stato il presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele al quale, alle13.30, aveva inviato le  ormai famose due righe in cui il sindaco  Villa gli annunciava le dimissioni  dall’incarico.

La professoressa non ha mai inserito l’aggettivo irrevocabile  perché sa che la partita non è ancora finita. Anche se i margini per recuperare una sconfitta, politica e personale si sono ulteriormemte assottigliati.

Nei prossimi giorni è atteso l’arrivo della diffida del Prefetto di Latina Maurizio Falco ad approvare la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Il sindaco sa di  dover comunicare entro sabato 19 dicembre se intende continuare a governare il Comune, revocando le dimissioni. Ed approvando gli equilibri di bilancio.

Tutti al capezzale

Già nel primo pomeriggio  sono iniziati i primi contatti con «tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, tranne che con Ripartiamo con voi che si è dimostrato  un gruppo  politicamente irresponsabile e poco serio»

Claudio Fazzone. Foto © Livio Anticoli / Imagoeconomica

È abortito sul nascere il tentativo del sindaco di  sondare il terreno, circa una possibile convergenza finalizzata alla possibile ricostituzione della Giunta, con il gruppo di Forza Italia. Un tentativo che ha creato irritazione tra gli azzurri e  – si vocifera  – anche nel senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone.

Altra benzina sul fuoco è stata l’attacco frontale rivolto dalla  Villa al collega sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano.  L’ha fatto commentando l’adozione di una delibera di Giunta, la numero 346, adottata alle 11 di lunedì mattina, quando, pensando già alle dimissioni, ha deciso di non prorogare  – come prevede la nuova legge regionale –  le concessioni demaniali marittime a favore degli impianti di acquacoltura.

Lo scontro con Mitrano

«Il comune di Formia crede nella bontà della legge regionale che dieci anni fa ha istituito l’area sensibile per il Golfo– ha concluso Villa  – Sarei curiosa se farà altrettanto il sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano che, guarda un po’, è tanto amico di chi mi ha pugnalato, Maurizio Costa. Attendo».

Cosimino Mitrano

Mitrano ha replicato facendo ricorso a tanto sarcasmo. «L’ho sempre detto – ha osservato – il sindaco di Formia ha un’autentica ossessione della mia persona e del mio ruolo. Mi pensa troppo. Se ho tanti amici e lei no, il problema non è mio ma suo. Quella delibera, poi, puzza di populismo. Io spero che tanti imprenditori del settore non le chiedano i danni perché le revoche, da che mondo è mondo, le rilasciano i dirigenti e non la Giunta o il consiglio comunale».

La campagna elettorale, lunga ed estenuante, al comune di Formia è appena iniziata 

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