Direzione Pd: Venturi va via subito. Marini non si presenta

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

 

A convocare la riunione è stato il presidente del circolo cittadino del Pd Francesco Brighindi. All’ordine del giorno “le elezioni comunali e la preparazione della lista del Partito Democratico”. Presenti il candidato sindaco Fabrizio Cristofari, il segretario provinciale Simone Costanzo e molti dei big provinciali. C’era anche il segretario cittadino Norberto Venturi, che però è rimasto pochi minuti e poi è andato via. Con ogni probabilità gli sarebbe stato chiesto di guidare la lista dei Democrat alle prossime elezioni comunali. In questo modo la mancata risposta equivale ad un no.

Francesco Brighindi ha incalzato tutti sulla necessità che i leader siano in prima linea nella lista a sostegno di Fabrizio Cristofari. Una eventualità complicata da concretizzare però. Anche se possono essere trovate altre forme di coinvolgimento dei big alle comunali di Frosinone.

Fabrizio Cristofari ha espresso ancora una volta chiaramente il suo pensiero: la sua intenzione è quella di andare fino in fondo, nella convinzione di poter vincere. Ma è chiaro che a questo punto il presidente dell’ordine dei medici vuole risposte: in termini di lista, ma pure di politica delle alleanze.

Nel Pd sale la richiesta di chiedere a Psi e Area Popolare il rispetto del quadro nazionale, regionale e provinciale.

Non sarà semplice. Inevitabile il nervosismo che si respira in questa fase nel Pd, anche e soprattutto in considerazione del fatto che tanti hanno la testa alle possibili elezioni politiche anticipate. Brighindi è stato netto: «A Frosinone si deve pensare solo alle comunali».

Intanto il fuoco cova sotto la cenere per quanto riguarda l’ex sindaco Michele Marini, che ha intenzione di far scattare il conto alla rovescia. Che dovrebbe terminare a metà febbraio. Termine oltre il quale, se non saranno arrivare risposte politiche dal Pd, ci sarà una sorta di “tana libera tutti”. Per usare una perifrasi accennata anche da Massimo D’Alema in questi giorni.

Nelle ultime ore l’ex sindaco ha parlato con i fedelissimi, sviluppando questo ragionamento: “Per me la questione era chiusa, poi, accettando la richiesta del candidato sindaco Fabrizio Cristofari, ho discusso ribadendo però la mia posizione. Non ho intenzione, però, di attendere all’infinito iniziative e risposte che non arrivano. È anche e soprattutto una questione di rispetto”. Il riferimento di Marini è pure al summit annunciato che doveva esserci tra lui e Cristofari alla presenza di un garante politico di livello nazionale. Come il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Finora però non ci sono stati incontri.

Ieri alla riunione non era presente alcun esponente dell’area di Marini. Un segnale. Ma c’è soprattutto un elemento che va tenuto in considerazione: in questi cinque anni non è stata sciolta la Lista Marini, che l’ex sindaco potrebbe mettere in campo qualora decidesse di presentarsi al di fuori (se non contro) il Pd. Però ci sono anche altre valutazioni che Michele Marini sta effettuando. Prima fra tutte l’opzione di una sua candidatura a sindaco alla guida di una coalizione civica. Marini ha pure sondato la disponibilità di Norberto Venturi, che però ha detto anche a lui di non avere intenzione di impegnarsi in prima persona in questa campagna elettorale.

L’ex primo cittadino potrebbe pure provare a cercare un’intesa con formazioni centriste. Area Popolare su tutte. Di questo ha parlato l’altra sera a cena con i consiglieri comunali Antonello Galassi (Pd), Andrea Turriziani e Daniele Zaccheddu (Area Popolare).

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