Discarica vicino Villa Adriana, Ruberti frena a secco: “Non ci risulta”

Torna l'ipotesi di un sito di inerti nei pressi di uno dei 30 siti archeologici più visitati d'Italia. Ma il capo Gabinetto di Zingaretti smentisce che negli uffici regionali ci siano iniziative in atto. E sulla delibera comunale in merito va giù diretto: Villa Adriana va difesa.

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

Al capo non risulta. Né in modo ufficiale né in modo informale. E se anche fosse «sarebbe una scelta inopportuna». Il capo di Gabinetto della Regione Lazio Albino Ruberti dice no all’ipotesi di un impianto per il trattamento di rifiuti inerti a poca distanza da Villa Adriana. L’idea quindi di una discarica in piena regola a pochissima distanza da uno dei siti italiani più visitati non trova polpa. Né sponda realizzativa della Regione Lazio, che già un mese fa aveva gettato acqua sul fuoco di un primo atto. Quale? La conferenza di servizi, sollecitata dal Comune di Roma, per rinnovare l’autorizzazione su un impianto di rifiuti inerti in località Corcolle.

Terrazza sulla storia

Albino Ruberti © Imagoeconomica

Si scrive Corcolle ma si legge terrazza sulla storia. Una storia millenaria che vede la parte est della capitale stemperarsi in una valle a cui fa capo Villa Adriana. Cioè un monumento di valore, interesse ed attrattiva internazionale. E che per di più è sotto cappello dell’Unesco.

Originariamente la cava doveva addirittura ospitare i rifiuti indifferenziati di Roma. Il che ne faceva di fatto la scomodissima alternativa a Malagrotta. Si era nel 2012 e dopo l’ipotesi avanzata dal Prefetto-commissario capitolino Giuseppe Pecoraro salirono tutti sugli scudi. Primo fra tutti il consigliere-attore di Tivoli Urbano Barberini, blasonato di nome e battagliero di indole.

Da nuova Malagrotta a sito di inerti

Da lì poi i rumors sull’ipotesi bis: quella per cui il sito avrebbe dovuto ospitare ‘solo’ una discarica di inerti. Cioè scarti di grandi cantieri che, come riportò il Fatto Quotidiano, avrebbero incluso anche le macerie di Amatrice. Nel 2018 poi era arrivato anche lo stop della Soprintendeza Speciale di Roma. Il team guidato da Fracesco Prosperetti aveva inviato la sua relazione di diniego alla conferenza di servizi di allora.

Ruberti è intervenuto stamane su un tema duro a morire. Duro perché a prescindere dalla idoneità dei siti, quello dei rifiuti romani è problema ciclico e da tempo giunto a massa critica. Lo ha fatto a margine di un’iniziativa nella sede regionale di via Cristoforo Colombo a Roma. L’incontro era a tema strettissimo, cioè proprio in merito alla delibera ‘incriminata’. Il documento che riapre la partita è stato approvato di recente dal Consiglio comunale di San Gregorio da Sassola, vicino Tivoli, a circa due chilometri da Villa Adriana.

L’ombrello protettivo dell’Unesco

Originariamente Corcolle doveva subentrare a Malagrotta Foto © Enrico de Divitiis

E almeno in termini di opinione, ha parlato chiaro come la situazione richiede. «Abbiamo verificato con gli uffici competenti. Ad oggi non risulta alcuna richiesta specifica su questo alla direzione competente. Ognuno è libero di fare tutte le proposte che ritiene. Chiaramente il tema rientra nella programmazione del Piano rifiuti, che domani inizierà il suo iter in Consiglio. Come sensazione, sembra strano che un luogo simile possa essere pensato vicino a due patrimoni dell’Unesco. Non spetta a me dirlo ma ai tecnici, ma non mi sembra una scelta felice».

Dall’opinione alla presa di posizione ufficiale è un attimo. E Ruberti, pur demandando il tutto alle decisioni tecniche, parla la lingua dei difensori della bellezza. Una lingua a metà fra cautela istituzionale e cattiva digestione per una prospettiva che oggettivamente stona. Con cosa? Con le mire di una regione che dopo Covid non ha solo l’obbligo di preservare le sue bellezze. Ha anche la mission di farne traino della nuova economia.

I vincoli: distanza ed opportunità

«Ci sono dei vincoli di distanza e opportunità. Se verrà presentata una proposta farà il suo iter. Stiamo parlando di ipotesi. Tuttavia bisognerebbe chiedere agli amministratori. A noi non risultano a stamattina proposte specifiche sul tema. Difenderemo Villa Adriana».