Discutete come vi pare ma basta sta processione in prefettura

Per favore non "scocciate" il Prefetto. Discutete come vi pare ma basta sta processione al Palazzo di Governo. Perché, oltre al garbo istituzionale, può concedere poco altro

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Anche questa mattina le opposizioni del consiglio comunale di Latina sono andate in processione dal Prefetto Maurizio Falco. Forse spinti dalle speranze generate con la liquefazione del sangue di San Gennaro. (Leggi qui: Se il Prefetto è come la Madonna: tutti chiedono miracoli).

Ora andrebbe spiegato ai consiglieri comunali di centrodestra che una volta va bene, la seconda insomma: alla terza visita si comincia a rompere, a disturbare, a dare fastidio. Perché – come abbiamo già spiegato – Il Prefetto rappresenta il Governo centrale, non ha nulla a che spartire con il comune. Dialoga con i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di Finanza per quanto attiene l’ordine e la sicurezza pubblica ma non per le indagini; non ha titolo manco per le guardie comunali immaginate cosa conta per il sindaco.

È santo il prefetto che non vi può fare questa grazia. Vi offre il caffè, disquisisce come la Regina d’Inghilterra sul tempo: ma di come discutete in Consiglio comunale sono casi vostri. (leggi qui il precedente: Anche il Prefetto è sottoposto a interpretazione…)

Se fino ad ora c’era una umana simpatia ora comincia ad esserci disturbo.

A ciascuno il suo lavoro

Scrivo a difesa della serenità del rappresentante del Governo rispetto a cose che non lo riguardano: non lo possono riguardare, non debbono riguardarlo. Non siamo a Giolitti con il suo governo dei prefetti. Comanda Draghi per le cose di politica estera e di sicurezza, Coletta per la pulizia delle strade. Ciascuno deve fare il suo lavoro.

Il Prefetto vi ha anche girato la nota del ministero che dice ai comuni: “fate vobis”, “faciate voi”, “lassatece perde”.

Poi, con sincerità, come parlate tra voi consiglieri non frega nulla a nessuno se non ai consiglieri. Non c’è nulla di più triste di una politica che parla di se stessa, a Latina vanno pure dal Prefetto. (Leggi qui Non c’è pace per le Commissioni: la ‘modalità mista’ è un fallimento).

Ed il sindaco Damiano Coletta? Fa come ritiene avendo davanti la fuffa.

E spero che a nessuno venga in mente di andare dal Vescovo a chiedere la scomunica per Coletta. Non vorrei che tutto finisse con il divieto di fare la comunione al sindaco.

Ci sarebbe da ridere se non fosse vero.