Il dissesto non può attendere. O forse si (di M. Molisani)

Il dissesto non può attendere. O forse si. In teoria quello che si apre oggi è il mese decisivo nel quale stabilire se dichiarare la bancarotta della città di Cassino oppure no. Intanto però tutti fanno ammuina

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

“All’ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora: chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa
e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio passann’ tutti p’o stesso pertuso; chi nun tene nient’ a ffà, s’ aremeni a ‘cca e a ‘ll à”.

Se la leggenda non narrasse che il presente “regolamento” venne scritto da tale Federico Cafiero, ufficiale napoletato passato ai piemontesi già durante l’invasione del Regno delle Due Sicilie, rappresenterebbe una simpatica allegoria di ciò che sta accadendo nell’asilo pro tempore allestito in Piazza De Gasperi. Ormai allargato anche ai “bimbi” cresciuti delle opposizioni.

Per la cronaca il buon Cafiero sorpreso a dormire a bordo insieme all’equipaggio, fu messo agli arresti da un ammiraglio piemontese per indisciplina a bordo. Scontata la pena, l’ufficiale fu rimesso al comando della sua nave. Ma pensò bene di prendere delle precauzioni. Riuscì ad istruire il proprio equipaggio a “fare ammuina” (cioè il maggior rumore e confusione possibile). Ogni volta che si fosse presentato un ufficiale superiore, in modo da dimostrare l’operosità dell’equipaggio.

 

FACCIAMO AMMUINA… PURE IN COMUNE

Da quando si parla di debiti e di possibili responsabilità, che hanno messo il Comune sotto i riflettori, tutti giocano a svolgere il proprio compitino senza pestare gli altrui piedini. Vige un patto di non belligeranza perchè, come ormai abbiamo constato, anche a Cassino, i debiti più li smuovi e più puzzano. (Leggi Vertice D’Alessandro – Pd sul dissesto: il conto lo paga Petrarcone)

Carlo Magno….poco D’Alessandro ha smesso di accusare Peppino Iamm Bell Petrarcone e Enzo Pitbull Salera di essere i principali artefici della drammatica situazione finanziaria dell’ente. Gli inseparabili Enzo e Peppino continuano a dichiarare che il dissesto, invece, si può evitare. I toni sono pacati tanto che Enzo ormai non mordo più Salera non sembra addirittura poco convinto del suo  “j’accuse“. In passato sicuramente dai toni più concitati e coloriti.

SARAH NON C’E’

Dopo il consiglio comunale di lunedì scorso (secondo molti passerà alla storia per una delle sedute più noiose nella storia  del Comune di Cassino) i consiglieri delle varie anime Pd tenute insieme non si sa come da sottoMarino Fardelli, hanno deciso di convocare una conferenza stampa mercoledì 30 maggio. In apparenza tutti uniti.

Nell’incontro con i giornalisti Enzo ormai non mordo più Salera ha monopolizzato il microfono. Dicendo in sostanza quello che ha dichiarato in Consiglio: «Il dissesto si può evitare». Ha spiegato i motivi per cui sarebbe una sciagura per la città.

Poi ha piazzato l’affondo: dicendo che le scelte dell’amministrazione vanno controtendenza con la situazione finanziaria dell’enti. Cioè? Stanno con le pezze in fronte ma spendono 70mila euro per mandare gli accertamenti della Tari, continuano a nominare consulenti, investono sulla comunicazione istituzionale.

In sostanza niente di nuovo e soprattutto niente che specificasse, come recuperare i 20 milioni di euro che potrebbero salvare, per il momento, le casse comunali.

Al suo fianco Peppino Iamm Bell Petrarcone, Alessandro Vorrei essere da n’altra parte D’AmbrosioEdilio Segugio Terranova e Francesco ma chi me lo ha fatto fare Mosillo. Hanno ripetuto la pappardella a memoria sulle sciagure che potrebbero abbattersi, come le piaghe d’Egitto, sul Comune di Cassino, non appena dichiarato il dissesto.

Sarebbe stato carino sentire però Sarah Ora tocca a me Grieco da sempre grande sostenitrice del default che però, guarda caso, non si è presentata alla conferenza stampa. Saràh…… per la prossima volta.

LA PAURA FA 90

C’è da dire che la costituzione del gruppo unico targato PD non avverrà di certo in tempi brevi. Alcune lingue lunghe interne al Coordinamento dicono che tra i consiglieri comunali uscenti ce ne sono molti che hanno paura di “etichettarsi”.

C’è chi sostiene non vogliano candidarsi con il Pd alle prossime elezioni. Ma che preferiscano essere “svincolati” per trovare spazio nelle liste civiche”.

Nella maggioranza le cose di certo non vanno meglio.

Carlo Magno poco D’Alessandro fa la spola tra il suo ufficio della segretaria comunale per verificare se sia arrivato il salasso debitorio quotidiano, in modo da poter finalmente dire “ora non c’è niente da fare. L’abbiamo perso. Dissesto!“.

Incurante di tanta apprensione e strazio, con un Comune che non campa e non crepa, Francesco Il manutentore Evangelista ha abbandonato la maggioranza dopo l’alto affronto subito.

 

QUANDO RIENTRA EVANGELISTA?

Quale affronto? La capogruppo in Tacco 12 di Forza Italia Rossellissima Chiusaroli e Gianluca Grattaevinci Tartaglia hanno leso la maestà di Francesco I da Sant’Angelo in Theodice, presentando un accesso agli atti su alcuni lavori eseguiti nella città. In altre parole, si sono messi a fare le pulci su quello che ha fatto, quanto ha speso, dove e come lo ha speso.

Un affronto mortale. Passi pure la storia della fascia tricolore che gli è stata negata per la processione della Patrona (leggi qui Niente fascia per Franco: «E allora l’erba in città tagliatevela voi, pure con la fascia»). Ma le pulci sulla sua attività di manutentore… propio no.

Francesco Il Manutentore Evangelista ha preso pala, carriola e sacchetto di asfalto pronto ed ha annunciato che se ne va dalla maggioranza. «Io sto in mezzo alla strada dalle 6 della mattina mentre loro a malapena vengono in Comune. Ovviamente solo per risolvere i fatti che gli interessano. Ora ci andassero loro a seguire gli operai e a dare risposte ai cittadini».

Un impegno per il quale Francesco Black & Decker Evangelista ha ricevuto anche una menzione speciale durante la conferenza stampa delle opposizioni. Le stesse che mesi fa facevano le pulci ai suoi impegni di spesa.

In molti, però, stanno scommettendo su i giorni che separano il consigliere forzista dalla riconciliazione per mezzo del compianto (politicamente) Commander in chief, Mario Il telefono non suona più Abbruzzese e il rientro al servizio di CMD’A.

Infatti Francesco Black & Decker sta a in maggioranza a corrente alternata. Solo per citare gli ultimi tempi: un anno fa si era dimesso (leggi qui Il fumo di Londra copre le dimissioni di ‘zappatore’ Evangelista). A febbraio era salito sull’Aventino (leggi qui Rossella si fa scura. Ed Evangelista sale sull’Aventino).

 

Anche perchè l’ordine è perentorio. Lo hanno impartito i  mentori delle coalizione: Facite Ammuina! Perchè se no i grillini ci fanno vedere le …..stelle.