Donne (e che donne) e politica: il fronte delle pasionarie in provincia

Nella Lega Maria Veronica Rossi ha messo il turbo, ma deve guardarsi dal ritorno di Francesca Gerardi e Kristalia Rachele Papaevangeliu. Mentre nel Partito Democratico ce ne sono di attive per ogni componente. Nei Cinque Stelle Enrica Segneri e Ilaria Fontana sono distratte dal difficile momento del Partito. La fronda interna a Forza Italia

Con i suoi oltre 23.000 voti nell’intera Circoscrizione Centro Maria Veronica Rossi, candidata della Lega alle Europee, si è imposta all’attenzione. È lei la nuova pasionaria del Carroccio sul territorio, anche se c’è da giurare che sia la deputata Francesca Gerardi che la possibile neo senatrice Kristalia Rachele Papaevangeliu cercheranno di scalzarla in questo nuovo ruolo mediatico che però ha una sua importanza specifica.

La politica parla sempre più ‘rosa’. Ma non è una sfida sui tacchi o sul tailleur dal taglio più alla moda. È dal mondo femminile, dal suo diverso approccio ai problemi, dalla sua visione meno egocentrica, che sempre più arrivano i contributi innovativi al dibattito. La sfida è su quel terreno e non quello dell’estetica: un recinto nel quale la politica degli ultimi anni ha tentato di confinare il ruolo femminile.

Una sfida che nel Movimento Cinque Stelle in provincia di Frosinone vede la rappresentanza delle donne già maggioritaria nella componente parlamentare: Ilaria Fontana ed Enrica Segneri con Beppe Grillo ci stavano dall’inizio, quando alle comunali di Frosinone bisogna combattere ventre a terra per ottenere minime percentuali. Adesso però la sensazione è che abbiano perso un po’ di concentrazione sui territori, magari per il momento complicato dei Cinque Stelle. D’altronde anche militanti in quota rosa “storiche” come Paola Taverna e Roberta Lombardi segnano il passo.

Nel Partito Democratico il momento è tutto di Barbara Di Rollo, la più votata alle comunali di Cassino. È in prima fila per il ballottaggio di domenica. Si sostiene che sia proprio per via della sua posizione che Peppino Petrarcone abbia scritto la lettera al vetriolo con cui ha preso le distanze dal Pd e dall’area del centrosinistra. (leggi qui La scomunica di Petrarcone: «Maledetto il Pd ed i suoi antenati»). Perché dall’alto del risultato ottenuto, Barbara Di Rollo ha rivendicato la carica di Presidente del Consiglio Comunale. La stessa che ha reclamato Petrarcone per appoggiare al ballottaggio Enzo Salera.

Il dibattito interno al Pd registra la voce di Sarah Grieco (Pensare Democratico) che a Cassino ha legittimato con la sua presenza le Primarie dalle quali è nata la candidatura a sindaco di Enzo Salera. Sul fronte orfiniano Sara Battisti ha alimentato per anni la dialettica del confronto, raggiungendo ora il seggio in Regione Lazio.

Nel fronte che fa riferimento ad Antonio Pompeo c’è l’avvocato Alessandra Sardellitti, consigliere provinciale e comunale di Frosinone: le sue posizioni politiche non omologate sono quelle che tentano di allargare il Pd a quel mondo di confine che al momento resta fuori dal partito.

I Renziani hanno una figura di riferimento precisa: Valentina Calcagni, che in questo periodo però si sta concentrando sul lavoro e sulle dinamiche della Circular economy, in attesa della chiamata alle armi di Matteo Renzi.

Nell’area più a sinistra (Cuperlo) ad alimentare il confronto è sempre stata Alessandra Maggiani, tra i riferimenti di Franceschini sul territorio c’è sempre stata Antonella Di Pucchio, nel Sorano presidia la discussione tenendo testa a tanti maschietti Maria Paola D’Orazio. Mentre si sta ritagliando un ruolo sempre più definito Francesca Cerquozzi, consigliere comunale di Veroli, sulla quale si dice stia commettendo politicamente il presidente del consiglio regionale Mauro Buschini.

In Fratelli d’Italia al momento non c’è una pasionaria locale: deve decidere se assumere questa funzione Alessia Savo, votatissima alle scorse Regionali quando militava nella Lega e scomodissima voce quando sedeva nel board di Forza Italia come vice coordinatore provinciale.

In Forza Italia proprio il ruolo femminile ha innescato la più recente discussione interna: legata alla campagna di Serach & Rescue lanciata dal vice coordinatore regionale Gianluca Quadrini. (leggi qui Il piano di Quadrini accende le prime scintille in Forza Italia). Ha riportato nelle file azzurre il consigliere comunale di Frosinone Thaira Mangiapelo, scatenando però la reazione di Martina Sperduti che è sempre in prima fila nell’organizzazione: ha rivendicato la necessità di un percorso di rientro, evitando che Forza Italia possa sembrare un autobus della politica da usare a piacimento.

Nel Partito di Berlusconi promuove iniziative e discussioni la vice coordinatrice cittadina di Cassino Laura Viola, destinata ad entrare in Consiglio comunale in caso di vittoria di Mario Abbruzzese al ballottaggio e nomina di un assessore in quota forzista: è la prima dei non eletti. Allo stesso modo Ombretta Ceccarelli a Frosinone è stata a lungo il riferimento dell’ala rosa.

Su una forte e riconoscibile presenza femminile sta lavorando Gianluca Quadrini. Impegnato in un casting politico senza riflettori. Li accenderà al momento giusto e ci saranno sorprese.