Dopo il calcio la pallavolo: chiamatelo Nicola De’ Medici, il Magnifico sarebbe troppo

L’Argos Sora Volley, la compagine sportiva guidata da Patron Giannetti, potrà disputare la prossima stagione nell’ambito del prestigioso campionato di Super Lega 2017-2018 all’interno del Palasport del capoluogo, che possiede i requisiti necessari indicati dalla Lega per gli impianti di gioco.

La struttura è ubicata al Casaleno, quartiere dalla forte vocazione sportiva: qui ha sede anche lo Stadio del nuoto mentre, tra pochi giorni, sarà inaugurato il terzo stadio di ultima generazione in Italia, il “Benito Stirpe“, frutto della partnership tra Comune e privato, in cui giocherà il Frosinone Calcio nella serie cadetta nazionale”.

 

Nicola Ottaviani scrive di suo pugno i comunicati stampa e pesa ogni singola virgola. Lanciando messaggi nemmeno troppo subliminali. Frosinone ospiterà, oltre alle partite del campionato di Serie B di calcio, quelle di serie A di pallavolo. Diventando il centro di riferimento dello sport provinciale.

Ma c’è di più, perché Nicola Ottaviani rimarca: «Un Comune che ricopre, anche, il ruolo di capoluogo, come quello di Frosinone, deve essere in grado di creare opportunità e offrire servizi, in campo infrastrutturale e sportivo, fornendo supporto, laddove necessario, agli altri enti del territorio. Per questo motivo, è necessario abbandonare le dimensioni campanilistiche ormai obsolete per abbracciare una visione che prenda, finalmente, considerazione del concetto di area vasta, in cui insiste l’intera provincia di Frosinone.

Gli ambiziosi risultati conseguiti a livello nazionale dall’Argos Volley devono costituire motivo di orgoglio per tutti, oltre che un esempio virtuoso da imitare, specie per i giovani che, nella pratica sportiva, possono trovare lo strumento più adatto per la propria crescita personale e per sviluppare i valori della passione, dell’impegno, del rispetto per sé e gli altri. La città di Frosinone sarà la prima supporter di questa nuova esperienza sportiva ed accoglierà con entusiasmo, nell’impianto del Casaleno, i tifosi e le società provenienti da tutta Italia per disputare un campionato che già si annuncia avvincente. Ho avuto modo di sentirmi, telefonicamente, con il sindaco della città di Sora, Roberto De Donatis, al quale ho rappresentato la massima disponibilità del capoluogo alla promozione congiunta di tutte le attività sportive che, in qualche modo, costituiscano valore aggiunto per l’intera provincia di Frosinone».

 

Il sindaco del capoluogo ha messo il mantello istituzionale della collaborazione tra Comuni ad un’operazione che dal punto di vista sportivi aveva già sollevato quelle ridicole rappresentazioni campanilistiche che hanno affossato il territorio e che continuano a dare una dimensione di provincialismo negativo alla Ciociaria.

Il capoluogo: l’altro concetto che Nicola Ottaviani ha messo in chiara con la sua “schiacciata” è questo. Frosinone rivendica il ruolo, non soltanto nell’assemblea dei sindaci su temi come l’acqua, i rifiuti e la sanità, ma pure nello sport e nella cultura.

Nicola de’ Medici. Non usiamo Nicola Il Magnifico per non esagerare, ma il concetto della politica di Ottaviani è proprio questo: straordinaria attenzione alle due attività sopra citate. Il Comune ha dato il “la” alla realizzazione del nuovo stadio, che poi Maurizio Stirpe ha saputo trasformare in una autentica perla di impiantistica sportiva a livello nazionale. Ora l’operazione con la pallavolo, portata avanti nonostante i tentativi di chi non riesce a vedere oltre il proprio naso. Ci sarà un ritorno economico e di immagine.

 

In questi anni Ottaviani si è inventato il Festival dei Conservatori. Ha fatto acquistare al Comune due teatri come il Nestor e Il Vittoria. Ha dato il via al Teatro fra le porte. Ed ha ripristinato la stagione teatrale. Ha dato continuità alla manifestazione del Cinema all’aperto. Con Solidiamo ha premiato il merito con borse di studio agli studenti.

La stella polare dell’Amministrazione è questa: più dell’urbanistica. E’ di questi giorni l’esibizione dell’orchestra russa a piazza Risorgimento.

Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico, è passato alla storia per l’incarnazione stessa del Rinascimento. Perché cultura, arti, tradizione, genio e creatività hanno reso questo Paese unico nel mondo.

 

Fatte le dovute proporzioni Nicola Ottaviani, attraverso lo sport e la cultura, vuole far levare di dosso a Frosinone quell’etichetta di paesone folcloristico e arretrato. Rimettendo al centro il peso politico del capoluogo.

Nicola de’ Medici rende l’idea. Il Magnifico sarebbe troppo.

Ma se si candidasse alla presidenza della Regione…

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