Dopo la partita Usa vs Cina a ping pong quella a tennis tra Ferraguti e Abbruzzese

Negli anni Settanta fu una partita a ping-pong a riaprire le relazioni diplomatiche tra Usa e Cina.

Nel 2015, 44 anni dopo quel celebre incontro, una partita a tennis potrebbe riaprire le relazioni diplomatiche tra Mario Abbruzzese (consigliere regionale e leader di Forza Italia) e Silvio Ferraguti (già presidente di Federlazio e responsabile regionale del settore Attività Produttive per il Partito di Silvio Berlusconi).

I due non si parlano dalle scorse elezioni regionali. Fu Abbruzzese a proporre la candidatura a Silvio Ferraguti, una prima parte della campagna elettorale li vide inseparabili ad ogni convegno. Poi ci furono divergenze, diventate freddezza e separazione: nessuno ha mai saputo cosa li abbia fatti litigare. Sta di fatto che Abbruzzese all’improvviso iniziò a farsi vedere ai convegni con Armando Cusani (già presidente della Provincia di Latina, anche lui candidato alle europee) e Ferraguti si organizzò da solo il seguito della campagna.

Ora, Ferraguti ed Abbruzzese non solo si riparleranno. Ma faranno anche squadra. Saranno nello stesso team che giocherà a tennis il primo torneo di Forza Italia. Che forse resterà anche l’ultimo dal momento che la sua vera utilità è quella di rimettere uno accanto all’altro i due giocatori.

Nel team che sabato mattina scenderà sul terreno rosso del T2 a Frosinone, con i due rivali, ci saranno anche Dino Secondino (coordinatore del circolo Forza Italia di Cassino), Marco Fiorini (assessore al Bilancio nel Comune di Fiuggi), Paola Di Cosimo.

Nell’altro team giocheranno Massimo Basilio, Stefano Di Pofi (Forza Italia Giovani), Giuseppe Santodonato (coordinatore Forza Italia a Ceccano), Leonida Zaccari (già consigliere comunale a Ferentino), Eleonora Tamburrino.

A chi è venuta in mente l’idea della partita a tennis? Ad Antonio Tajani: il vice presidente della commissione europea sa che sia Abbruzzese che Ferraguti sono appassionati di racchette, il secondo ha avuto anche momenti di gloria in gioventù esibendosi in tornei di buon livello.

Con quella partita a ping-pong gli americani rimisero piede a Pechino dopo la salita di Mao Tse-Tung al potere e fu l’inizio di una nuova stagione politica.

Bazzecole rispetto alla missione impossibile che vorrebbe realizzare Tajani.