Dopo la scatola di scarpe per le Primarie il Pd ci riprova

Il Pd di Gaeta si avvia verso la Convenzione e le Primarie. Il consigliere Scinicariello si schiera con Piazza Grande. E chiede il ritorno ad un Pd inclusivo. ma che faccia chiarezza. Anche nei rapporti con il Centrodestra. Che oggi, in città, sostiene.

Il congresso regionale del Partito Democratico con  l’elezione del senatore Bruno Astorre alla Segreteria, aveva lanciato un monito: si mantenga fede ad una precisa promessa elettorale. Quale? Permettere al Pd di essere autonomo nel panorama politico di Gaeta.

La Convenzione e le Primarie (nella prima votano gli iscritti al Partito, nella seconda votano tutti i sostenitori ed i simpatizzanti anche se non sono tesserati al Pd) di dicembre in città avevano registrato l’affermazione della componente  del neo segretario provinciale Claudio Moscardelli (“con le truppe cammellate del sindaco della città”). Moscardelli sosteneva la candidatura del deputato ordinano Claudio Mancini. Al Senatore Moscardelli era stato suggerito “di prendere in mano la situazione ed eliminare l’ambiguità rappresentata dalla presenza del Pd nella maggioranza di governo di centrodestra che amministra Gaeta”. Da tempo c’è questo appoggio politico e l’intesa ha portato all’elezione a Presidente del Consiglio comunale della Pd Pina Rosato

Un problema più politico che amministrativo. L’intenzione di quella richiesta non era di mettere in difficoltà l’esecutivo del sindaco Cosmo Mitrano. Bensì, fare chiarezza politica. E allo stesso tempo recuperare il tempo perduto negli ultimi dieci anni, nel corso dei quali il Partito Democratico di Gaeta, a causa di frizioni e velenose divisioni interne, non è mai comparso sulla scheda elettorali nei due appuntamenti elettorali del 2012 e del 2017. 

Molti ex attivisti e dirigenti non hanno avuto sinora la possibilità di iscriversi al Pd perché accusati di aver effettuato in  precedenza  scelte elettorali diverse. Perché? Lo Statuto del Partito Democratico nega l’iscrizione a chi negli anni precedenti è stato candidato contro il Pd. In questo caso, a molti viene imputata l’accusa di avere sostenuto la lista di “Liberi e Uguali” alle Regionali del marzo 2018.

Ad aumentare la confusione c’è poi l’episodio del 2017: alle elezioni comunali di Gaeta Pina Rosato capeggiò  una lista civica in sostegno al candidato sindaco uscente di Forza Italia Cosmo Mitrano. E ne è stata premiata con l’elezione a presidente d’aula: con l’avvallo del Pd provinciale di Latina e, dunque, del senatore Claudio Moscardelli.

Ora ci sono la Convenzione e le Primarie per eleggere il segretario nazionale Dem. In attesa che venga a Gaeta il neo segretario regionale Pd Bruno Astorre (di cui Moscardelli è stato avversario alle Primarie), c’è una voce che si alza per chiedere al Pd di tornare a fare politica “sotto la luce del sole” e senza “doppiopesismi”. la voce è del consigliere comunale più vicino ai Dem, Emiliano Scinicariello, eletto due anni fa con la lista civica, di centrosinistra “Una nuova stagione”. 

Alla vigilia dell’assemblea degli iscritti Dem di Gaeta per l’elezione dei delegati alla Convenzione Provinciale, Scinicariello rompe gli indugi e sostiene come sia terminata la stagione di “mettere la polvere sotto il tappeto”. Lo fa istituzionalizzando la nascita a Gaeta del comitato Zingarettiano “Piazza Grande” perché “c’è stata un’involuzione anche nella stessa struttura del partito, sempre più balcanizzato e composto da correnti ridotte a filiere di potere, e gli iscritti ridotti ad un ruolo sempre più marginale e puramente di conferma di decisioni già prese dagli eletti in cariche pubbliche“.

A dimostrazione di quanto sostenuto, Emiliano Scinicariello indica le condizioni in cui versa il circolo di Gaeta: assente dal dibattito politico cittadino. Scinicariello, che difficilmente andrebbe a prendere un caffè con la presidente del consiglio comunale Pina Rosato, sollecita  “una necessaria e netta discontinuità da questa gestione e per questo abbiamo scelto di sostenere la candidatura di Nicola Zingaretti. Lo stesso che nelle ultime elezioni regionali ha guardato al mondo del centrosinistra e non a innaturali accordi con il centrodestra, forse utili per vincere le elezioni ma non per governare”.

Sono anni, troppi, che il Pd (componente “imprescindibile” della maggioranza di centrodestra al Comune) non ha una sede dove parlare di politica. L’ultimo “buco”  avuto a disposizione, in un Vico della borbonica via Indipendenza, fu restituito al proprietario perché nessuno, da mesi, pagava le bollette della corrente elettrica.

E non è un  caso che le ultime primarie, nazionali e regionali, si sono svolte “fuori”, grazie all’ospitalità di un bar nel centralissimo Corso Cavour o della scuola elementare Virgilio in cui l’urna prescelta fu una scatola…vuota di un paio di scarpe acquistate presso una bancarella del mercato settimanale del mercoledì.

La chiamata alle armi di Scinicariello, novello folgorato sulla strada che porta a…Nicola, qualche sospetto lo ha creato a tanti iscritti e dirigenti troppo velocemente ripudiati dal Pd. Ma Scinicariello, parlando a nome del comitato “Piazza Grande”, spera che le prossime primarie siano “un’occasione per ridare voce ai tanti elettori e simpatizzanti del centrosinistra rimasti ai margini o esclusi dal circolo locale che vorranno cogliere l’opportunità per un cambiamento del partito e delle modalità con cui è stato gestito negli ultimi anni. Noi faremo la nostra parte e lavoreremo affinché queste speranze divengano realtà”.