Dopo l’attacco di Ciacciarelli è allarme rosso in quel che resta di Forza Italia

Foto: copyright A.S.Photo by Andrea Sellari

In tanti sono già andati via, in molti si preparano a farlo. Dopo la caduta dell’Amministrazione D’Alessandro a Cassino la situazione è ulteriormente precipitata. Perciò chi è rimasto nonostante tutto, adesso chiede un messaggio forte e chiaro da parte di Antonio Tajani. Altrimenti l’azzeramento è dietro l’angolo.

Nicola Ottaviani è ormai passato alla Lega, diversi consiglieri comunali di tanti Comuni anche. Antonello Iannarilli sta per annunciare la sua adesione al progetto di Direzione Italia, la “seconda gamba” del centrodestra fortemente voluta dai Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, quella alla quale sta lavorando Raffaele Fitto e che potrebbe presto avere il “sigillo” pure di Giovanni Toti, Alfredo Antoniozzi e tanti altri. A Cassino l’Amministrazione guidata dal sindaco Carlo Maria D’Alessandro è caduta.

Il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone attacca i vertici nazionali. In Forza Italia si cerca di capire cosa potrebbe succedere e su quali persone Silvio Berlusconi e Antonio Tajani intendono puntare sul territorio. Perciò il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli, il più alto in grado sul territorio nella gerarchia istituzionale, ha sostanzialmente messo spalle al muro Antonio Tajani e Claudio Fazzone. Dicendo che o il congresso si fa il 10 marzo, oppure tanti saluti. (leggi qui «O si fa il congresso o è guerra»: l’ultimatum di Ciacciarelli)

Per andare dove? Probabilmente, tra Lega e Fratelli d’Italia, c’è l’imbarazzo della scelta. Naturalmente non c’è soltanto Pasquale Ciacciarelli, la cui impostazione sarà sicuramente condivisa da Mario Abbruzzese. Forza Italia esprime però anche il capogruppo provinciale Danilo Magliocchetti, sindaci come Daniele Natalia, Alioska Baccarini, Tommaso Ciccone, Anselmo Rotondo e tantissimi altri. Ci sono altresì il presidente del Gal Terre di Argil Adriano Roma e Riccardo Del Brocco. Ci sono tanti che hanno sottoscritto la tessera di adesione, circa mille in Ciociaria. Per nulla pochi considerando il momento.

Da una parte l’esodo, dall’altra l’incertezza. A questo punto deve decidere Antonio Tajani. Perché nel caso di ulteriori ritardi, davvero gli “azzurri” rischiano di essere ridotti ai minimi termini in provincia di Frosinone.