Dopo Ottaviani? La via civica per chi vuole diventare sindaco (di C. Trento)

Lo scenario di Frosinone. Grandi manovre nelle due coalizioni. Perfino trasversali. I Partiti provano a mettere i paletti, ma in realtà... devono adeguarsi. Mancano due anni e mezzo alla fine del mandato, ma già si sgomita

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

La prospettiva è civica. Ma non limitata ad una sola lista, bensì ad una vera e propria coalizione. Perché sia nel centrodestra che nel centrosinistra a Frosinone in diversi stanno già preparando il dopo Ottaviani. Sia che si arrivi a scadenza naturale del mandato (2022), sia che invece alle urne si vada prima, qualora il sindaco dovesse davvero effettuare il grande salto, quello di una candidatura alla Camera o al Senato.

Per la verità anche nel 2017 Nicola Ottaviani costruì la sua conferma a primo cittadino guidando un’alleanza formata soprattutto da liste civiche. Poi le dinamiche consiliari hanno cambiato non poco gli assetti e gli equilibri della m maggioranza. Pure sul versante delle opposizioni non sono escluse sorprese clamorose.

Gli assessori Rossella Testa, Antonio Scaccia, Massimiliano Tagliaferri e Riccardo Mastrangeli © Giornalisti Indipendenti

Le dichiarazioni rilasciate ieri dal capogruppo del Pd Angelo Pizzutelli a Ciociaria Oggi hanno avuto l’effetto di un sasso nello stagno. Perché da un lato Pizzutelli ha invitato il centrosinistra a fissare subito i paletti per individuare la candidatura a sindaco. Dicendo «basta ai teleguidati». Dall’altro non ha escluso che nella prossima campagna elettorale possano trovarsi insieme esponenti politici che oggi siedono su fronti contrapposti in aula consiliare. E il collante non potrebbe che essere civico.

Intanto però nei rispettivi schieramenti si cerca di capire quali mosse effettuare. Nel centrodestra c’è stato un forte riavvicinamento del gruppo consiliare della Lega con il sindaco Nicola Ottaviani. In passato non erano mancate tensioni, rimarcate più con i silenzi che con le polemiche. Adesso però il feeling è totale. L’unica eccezione è rappresentata dalla posizione del consigliere Carlo Gagliardi, che fa parte anche della direzione regionale del Carroccio. Non è un mistero che ci sia un grande “gelo” tra Gagliardi e Ottaviani. Ma pure tra Gagliardi e Fagiolo, come emerso nell’ultima seduta del consiglio comunale.

Gianfranco Pizzutelli (Polo Civico)

Secondo alcuni “boatos” Gagliardi potrebbe aderire a Fratelli d’Italia. Ma non ci sono conferme ufficiali. L’unica cosa certa è che alle comunali del 2017 è stato eletto nella lista Cuori Italiani, quella di Carmine Tucci. Dal canto suo Tucci ha mantenuto i rapporti con il senatore Gaetano Quagliariello. Una situazione da verificare nel prossimo futuro.

Sta osservando con attenzione il quadro politico, sia presente che futuro, Gianfranco Pizzutelli (Polo Civico). Nella sua lista civica ci sono 4 consiglieri comunali. In realtà 5. ma Francesco Trina, dopo l’annuncio dell’adesione in aula, è rimasto nel gruppo misto. Senza considerare il patto federativo di Pizzutelli con la Lista per Frosinone di Antonio Scaccia (3 consiglieri).

Si tratta indubbiamente di una coalizione che potrebbe dire la sua su tutto, a cominciare dalla candidatura a sindaco. I Partiti però non molleranno: non la Lega (5 consiglieri), non Forza Italia (2), non Fratelli d’Italia (1), non Cambiamo (1). Apertissima la partita delle candidature a sindaco. Potrebbero puntarci Riccardo Mastrangeli, Adriano Piacentini, Danilo Magliocchetti, Massimiliano Tagliaferri, Antonio Scaccia. E anche Fabio Tagliaferri, che però potrebbe optare per una candidatura al consiglio regionale. Tutto questo sul versante del centrodestra.

Mauro Vicano

Nel centrosinistra il tempo si è fermato due anni e mezzo fa, a quella sconfitta. Nessun passo in avanti da allora. Né sulla coalizione né su una possibile piattaforma programmatica. All’orizzonte potrebbero profilarsi diverse candidature a sindaco: dall’ex manager della Asl Mauro Vicano al capogruppo del Pd Angelo Pizzutelli. Senza dimenticare Stefano Pizzutelli, di Frosinone in Comune. Ma quello che bisognerà capire è se si ragionerà in un’ottica di coalizione o se invece ognuno farà il suo percorso. Come per esempio sembra intenzionato a fare Mauro Vicano. Puntando naturalmente su una coalizione di tipo civico.

Ormai sembra essere diventato quasi obbligatorio.

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