Doppio consiglio per Salera. Ed un’Agorà per Fionda

Doppia seduta per il Consiglio Comunale di Cassino. La prima si prevede tranquilla. Meno la seconda. Il Pd intanto inizia a pensare all'Agorà ed alla pacificazione

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Doppia seduta del Consiglio comunale nel mese di marzo al Comune di Cassino. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo che si è riunita ieri in Municipio. Si andrà in Aula martedì 23 marzo alle ore 16 per approvare l’adozione del “Piano di gestione e assestamento forestale (PGAF)”. Si tratta, in buona sostanza, di uno strumento che permetterà all’amministrazione guidata da Enzo Salera di partecipare ai bandi per i finanziamenti del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lazio.

Non era stato mai redatto dal nostro Comune. Il piano viene a colmare una grave lacuna a causa della quale si era esclusi dalla possibilità di accedere a finanziamenti. L’approvazione – ha detto il consigliere Riccardo Consalesrappresenta una grande opportunità. Lo è sia per accedere ai futuri finanziamenti, sia per migliorare la fruibilità e la conservazione di aree boschive. In particolare abbiamo raccolto suggerimenti delle associazioni che si occupano del recupero di sentieri storici e naturalistici”.

Tempeste all’orizzonte per Salera

Il Consiglio Comunale di Cassino

Una Seduta, quella di martedì, che – almeno stando alle previsioni della vigilia – non dovrebbe quindi registrare particolari fibrillazioni né scontri tra maggioranza e opposizione.

Le armi si affilano invece per il Consiglio del 30 marzo. Quel giorno in Aula arriveranno una serie di importanti provvedimenti a cui stanno lavorando le commissioni. E in più, mozioni, e interrogazioni consiliari da parte della minoranza. Tra le altre cose, nell’assise di fine mese, si dovrebbe discutere di Rigenerazione Urbana e toponomastica. La Commissione per rinominare le tante strade della città si è infatti già riunita e ha stabilito l’iter: si partirà dalla zona industriale.

L’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro, con la sua associazione “Liberi e Forti” ha protocollato ieri un documento portando all’attenzione della commissione i nomi di alcune importanti personalità. Pietro Malatesta, Domenico Gargano, Mario Alberigo, Aldo Recchia, Enzo Mattei , Francesco De Rosa e Marcello Di Zenzo. Alcuni di loro sono morti di recente ed è trascorso meno del tempo previsto dalla norma per poter intitolare a qualcuno una strada o una piazza. Ma nel caso degli ex sindaci è prevista una deroga. La stessa che viene sollecitata in favore del Presidente della Banca Popolare del Cassinate Donato Formisano. A lui è stata proposta l’intitolazione della Piazza antistante la sede principale della Banca.

Tra i nomi delle figure storiche sono stati segnalati l’ingegnere Giuseppe Nicolosi autore del piano di Ricostruzione, nonché l’abate vescovo Martino Matronola in carica ai tempi del bombardamento.

Assi del basket e Serena

Il generale Fridolin von Senger und Etterlin apre la porta dell’auto che accompagnerà a Roma all’abate Gregorio Diamare poche ore prima del bombardamento di Montecassino

Sulla toponomastica interviene anche l’associazione “Cassino città per la Pace” di Marino Fardelli che pone all’attenzione della commissione, tra gli altri, i seguenti nomi: Florenza Melano, crocerossina che diede sollievo ed aiuto ai bambini e alle famiglie di Cassino con i primi ospedali da campo nel periodo immediato del dopoguerra;

Ai Martiri dell’Eccidio di Collelungo; Ortona e Senglea, città gemellate con Cassino. Oltre ad alcuni ex sindaci l’associazione di Fardelli punta poi su: don Tommaso Leccisotti, archivista di Montecassino nel periodo bellico e autore del diario con le memorie del bombardamento di Montecassino; Don Mauro Inguanez, monaco di origini maltesi, archivista di Montecassino nel periodo bellico; Fernando De Rosa, sopravvissuto al bombardamento di Montecassino, giornalista, notaio, Consigliere della Banca d’Italia;

l’imprenditore Onofrio Formisano; Domenico D’Aliesio, giocatore del Basket Cassino che perse la vita in un tragico incidente stradale; Silvanino, bambino salvato dai tedeschi e mai più ritrovato simbolo dei tanti bambini che hanno sofferto la guerra.

Ci sono poi invece i nomi che richiamano alle ideologie politiche. Se l’associazione “Identità Cassinate” e “Destra Nuova” puntano sulle strade da intitolare ai martiri delle Foibe e alle vittime della marocchinate, dal Pd l’attivista Mirco Savelli annuncia invece che nei prossimi giorni farà pervenire anche le proposte di intitolazione che saranno le seguenti: Via della Resistenza, Via Enrico Berlinguer, Via Franco Assante, Via Serena e Guglielmo Mollicone.

L’Agorà di Fionda

Enzo Salera e Romeo Fionda

Sul fronte più strettamente politico, invece, nel centrosinistra è il nuovo corso del Pd a tenere banco. Il commissario di circolo Romeo Fionda ha ricevuto il vademecum con i 20 punti di Enrico Letta. Ha annunciato che presto si terrà un’assemblea. Poi si inizierà a pensare alle Agorà introdotte dal nuovo Segretario.

Spiega Fionda: “Con la nuova Segreteria si avvia la campagna di discussione straordinaria sul documento di sintesi del programma del Segretario Nazionale. Attraverso le assemblee di Circolo tutti gli iscritti, anche a Cassino saranno chiamati a esprimersi e a dare suggerimenti con la finalità di innescare una riflessione, che coinvolga l’intera comunità del PD”.

È l’occasione per lanciare il ponte verso quella parte del popolo Dem che finora ha trovato un clima ostile. Come nel caso del Consigliere comunale Luca Fardelli che alle Comunali di due anni fa si è schierato su un fronte civico e non con il candidato ufficiale Enzo Salera. O come l’ex Consigliere comunale Sarah Grieco che dopo le scorse Primarie ha scelto un profilo più defilato. (Leggi qui Il Pd senza tetto e senza dialogo).

Il dialogo necessario di Salera e Pd

I margini vengono offerti dal ventunesimo punto. Infatti chiede: come organizzare le Agorà Democratiche? “Per ricostruire un Partito più aperto, inclusivo e partecipato, nella seconda metà dell’anno lanceremo le Agorà Democratiche, uno strumento nuovo – ha spiegato il neo segretario – per aprire davvero le porte del partito, radicarlo sui territori, valorizzare il contributo e le sollecitazioni della società civile”.

Anche Cassino dovrà dunque dare il suo contributo. Dovrà essere necessariamente anche l’occasione per costruire un confronto vero. Per giungere ad una pacificazione tra i Dem di Salera e quelli che non stanno con lui. E arrivare alla ricostruzione del Partito e della segreteria, di cui i democratici di Cassino sono orfani da ormai due anni.