Doppio Ferretti per tutte le occasioni: uno civico al Comune, uno FdI in Provincia

Foto: © Giornalisti Indipendenti

La posizione del neo consigliere provinciale Gian Luigi Ferretti potrebbe diventare un problema per il sindaco Daniele Natalia. ecco perché

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Ah i dettagli. Quei piccoli particolari che riescono a dare di una determinata situazione un quadro molto più chiaro (quasi definitivo in effetti), al di là di spiegazioni ufficiali, note stampa e quant’altro.

Prendete Anagni, ad esempio. Qualche sera fa presso la Sala della Ragione, si tiene un incontro davvero notevole. Ad intervenire per presentare un suo libro c’è il professor Pier Carlo Padoan, ex ministro dell’Economia e delle Finanze dei governi Renzi e Gentiloni. Libro scritto, peraltro, in collaborazione con un giornalista di primo piano come Dino Pesole, editorialista del Sole 24 Ore.

Sala piena, parterre gremito, un pubblico, ovviamente, selezionato soprattutto tra quanti sono interessati alle questioni economiche. Tra gli altri, seminascosto in una delle ultime file, c’è anche Gianluigi Ferretti, consigliere comunale di minoranza al comune, eletto con una lista civica (“Idea Anagni”) da cui è uscito per contrasti con i creatori di quella stessa lista.

Ferretti, come noto, è anche diventato, poche settimane, fa consigliere Provinciale dopo essersi presentato nella lista civica di Alfredo Pallone. E, con lo stesso Pallone, pochi giorni dopo la sua elezione, Ferretti ha deciso di entrare nel gruppo provinciale di Fratelli d’Italia. Una situazione che ha creato subito una serie di discussioni: possibile mai, hanno detto praticamente tutti in città, che Ferretti non passi con FdI anche in Comune? Aumentando, in questo modo, il peso del gruppo in maggioranza?

Una situazione che è stata smentita con forza dallo stesso Ferretti. Che ha più volte detto di voler rimanere, almeno al Comune, in minoranza, senza entrare nel Partito di cui pure è esponente in amministrazione provinciale.

Per spiegare la contraddizione si era già sparsa in città la voce di rapporti, per così dire, non idilliaci, tra Ferretti e gli esponenti più rappresentativi del partito della Meloni, segnatamente Alessandro Cardinali e Riccardo Ambrosetti. Una cosa del tipo, “o me o loro”. E del resto, anche Ambrosetti aveva fatto capire in maniera chiara che un legame tra Ferretti ed il resto del partito in città era quantomeno improbabile.

Questo attrito, peraltro negato ufficialmente, è emerso appunto l’altra sera. Quando, ad un certo punto, è entrato nella sala proprio Riccardo Ambrosetti. Che è passato davanti alla sedia su cui era seduto Ferretti senza nemmeno fare finta di accorgersi della presenza del compagno (?) di Partito. Ambrosetti ha subito puntato la porta che permette di passare direttamente dall’ufficio del sindaco, ed è entrato lì, rimanendoci per diversi minuti. Quando è uscito, ha rifatto la stessa strada, ma in senso opposto. E quando è ripassato davanti alla sedia dove si trovava Ferretti, il volto maschio del Partito della Meloni ha finalmente sentito il bisogno di salutarlo. Un fugace tocco ad una spalla, ma tutto è finito lì.

Non certo un abbraccio caloroso. Insomma, tra i due, si è visto benissimo, la compatibilità politica, e forse anche quella umana, è prossima allo zero.
Ma tutto questo è, in effetti, solo colore.

L’analisi politica, invece, prevede che si debba rispondere a due domande.
La prima è: per quanto riuscirà Ferretti a tenere il piede in due staffe, rimanendo civico in città ed esponente di Fdi in provincia? La logica dice piuttosto poco. Sembra improbabile che, in caso di ordini arrivati dai vertici del Partito il neo consigliere provinciale possa scegliere di tirarsi indietro.

Ed a questo punto arriva la seconda domanda; nel momento in cui Ferretti farà il passo, cosa accadrà tra le fila anagnine di Fdi? Quale sarà la logica della convivenza? 

Una questione che potrebbe inasprire la calma piatta che regna in città. Una possibile bomba ad orologeria. Alla quale, per ora, il sindaco Daniele Natalia ha scelto, prudentemente, di non avvicinarsi. La sua posizione, rivelata ai consiglieri più vicini, è riassumibile così; “fino a quando Ferretti non entra in maggioranza, non è un problema. E comunque, sarebbe un problema di Fdi. Sono loro che, nel caso, dovrebbero risolvere la questione”.

Se però così non dovesse accadere, le cose da segnalare sarebbero due.
Che il gruppo principale della maggioranza di Daniele Natalia non è poi così coeso.

E che quindi, forse, il sindaco ha davvero un problema.