Doppio terremoto ad Alatri: Cianfrocca in bilico

Doppio terremoto politico ad Alatri. Patto Civico si smarca definitivamente: "Grandissima delusione”. Fratelli d'Italia vuole l'assessore: Iovino lascia la chat "Non mi sento più parte del progetto”. Iannarilli avverte: "Adesso tornerò, troppe cose non vanno”

Massimiliano Pistilli

Informare con umiltà e professionalità

Rottura completa. Il coordinatore del movimento Patto Civico Dario Ceci si smarca definitivamente. Molla l’amministrazione comunale di Alatri. Lo fa nonostante sia stato il primo sostenitore della candidatura del sindaco Maurizio Cianfrocca oltre un anno e mezzo fa a capo della coalizione di centrodestra alle Comunali.

Lo strappo definitivo si è consumato durante una conferenza stampa tenuta nelle ore scorse. Il leader del movimento attacca a tutto campo e tuona contro il primo cittadino. Che per ora sceglie la strada del silenzio. Anche perché quella innescata da Dario Ceci è una crisi extra consiliare: Patto Civico non è rappresentato in Aula, non ha suoi Consiglieri eletti. Ma è comunque uno degli elementi ispiratori del successo elettorale dell’attuale amministrazione.

A questa prima crepa “extra consiliare” nella coalizione se ne prevede una seconda ma questa volta interna. Quella di Fratelli d’Italia usciti dalle recenti urne delle Regionali con un inequivocabile 49% dei voti e che da tempo chiedono una modifica della giunta visti gli attuali numeri in Consiglio. E cioè tre Consiglieri e un solo assessore.  (Leggi qui: Alatri, in Comune è già ora di rimpasto).

L’affondo di Ceci

Dario Ceci durante la conferenza stampa

Non usa giri di parole per mettere in chiaro la sua rottura con l’amministrazione Cianfrocca. Dario Ceci è chiaro ed in conferenza stampa va dritto al punto. Esprimento “Grandissima delusione dopo aver lavorato per la candidatura di Cianfrocca come sintesi civica per il centrodestra”.

Non occorrerebbe altro. Invece è solo l’inizio. “Il sindaco ha azzerato la democrazia interna, ha dimenticato chi gli è stato vicino”. Ma il meglio deve ancora arrivare: “In un anno e mezzo non è stato realizzato nulla. Nel programma c’era come primo punto c’era la reintroduzione dell’assessore alla cultura. E invece niente. Ma la lista sarebbe lunga”. Ceci ha poi ricordato come le scelte per la macchina amministrativa, la Giunta e la presidenza del Consiglio comunale sono state “in sintesi, un patto con gli elettori non rispettato”. Insomma Ceci e Cianfrocca si erano tanto amati. Ora non più.

Il ruolo di FdI

Ruspandini e Borrelli

L’affondo di Patto Civico è un segnale. Forte, autorevole sul piano morale. Ma non sul piano politico interno perché la formazione non ha suoi Consiglieri eletti che possano passare sull’Aventino o sedere con l’opposizione. Ma ben diverso è il ruolo che potrà avere Fratelli d’Italia: non va sottovalutato perché in Aula ora ha una robusta pattuglia, recentemente rinforzata dall’arrivo del consigliere Gianluca Borrelli. (Leggi qui: Borrelli saluta la Lega e entra in FdI, Quadrini saluta e fa il presidente)

Soprattutto dopo la valanga di voti ottenuti alle recenti Regionali con un quasi il 49% dei consensi. Legati ad un elemento in particolare: la candidatura del concittadino Antonello Iannarilli con la chiara ambizione di un’elezione in Aula alla Pisana.

FdI oggi ad Alatri ha tre Consiglieri (Iannarilli, Santucci e la new entry Borrelli) e un solo assessore. L’ultimo ingresso ha un significato politico molto particolare: Gianluca Borrelli per tutta la prima parte della consiliatura è stato voce critica e più volte contrapposta al resto della maggioranza. All’interno di Fratelli d’Italia fino ad oggi è stato evidente il silenzio ed il profilo basso tenuto da Antonello Iannarilli: una quota di navigazione scelta evidentemente per non turbare la sua successiva candidatura in Regione. Ma ora le cose sono diverse.

L’ora del rimpasto

Damiano Iovino con il sindaco Cianfrocca

Da tempo il coordinatore Damiano Iovino lancia critiche e chiede un rimpasto. Intanto proprio Iovino nelle ultime ore ha fatto un altro passo di allontanamento dalla maggioranza. “Uscirò dal gruppo di WhatsApp del comune di Alatri perché non mi sento più parte del progetto. Ovviamente continuerò il mio lavoro all’interno del Partito insieme ai miei consiglieri e il mio assessore”.

Infine il ruolo di Antonello Iannarilli che dopo le 3.305 preferenze prese solo ad Alatri rispetto alle circa 9.000 alle Regionali (un elettore su tre di Alatri lo ha votato). Non ha intenzione di fermarsi. E un passaggio del suo ringraziamento agli elettori che lo hanno sostenuto dovrebbe far drizzare le orecchie al resto della maggioranza. “Adesso tornerò – annuncia Iannarilli – a pieno titolo sulla politica locale perché ci sono troppe cose che non vanno. Il tempo dei selfie e dei post su Facebook credo che sia finito>. A buon intenditor poche parole.

Al sindaco, che al momento non ha risposto alle accuse di Patto Civico, tocca disinnescare la doppia mina sul suo percorso. Le prossime settimane della Quaresima saranno importanti per la saldatura o meno della maggioranza, che per ora tace dinanzi alle critiche, soprattutto nel fronte interno. Ma le crepe esistono.  E rischiano di allargarsi in fretta.