Draghi verso Palazzo Chigi, Di Maio pronto a silurare “Giuseppi”

L’ex presidente della Bce si sta “scaldando” per il ruolo di premier, la conferma dell’incontro con il ministro degli esteri è un avviso di sfratto a Conte. Eugenio Scalfari svela lo scenario: Draghi presidente del consiglio, Prodi al Colle, Conte in Europa. Amen.

L’incontro “positivo e proficuo”, come l’hanno definito fonti del ministero degli Esteri dopo che l’agenzia Adnkronos l’aveva svelato, risale al 24 giugno scorso e fa parte dei “consueti incontri istituzionali che il titolare della Farnesina è solito svolgere anche con altre autorità istituzionali”.

Parliamo dell’incontro tra l’ex presidente della Bce Mario Draghi e l’attuale ministro degli Esteri e vero capo assoluto dei Cinque Stelle Luigi Di Maio. Dunque, il vertice non c’è stato in questi giorni e la circostanza conferma tutti i retroscena e perfino il gossip. Dall’entourage di Di Maio la spiegazione è questa: “Al centro dei colloqui i dossier europei in virtù del ruolo svolto da Mario Draghi ai vertici della Banca Centrale Europea”.

Naturalmente non è così. L’incontro tra Draghi e Di Maio si inserisce nello scenario del dopo Conte, al quale stanno lavorando lo stesso ministro degli esteri, ma anche il Pd.

DARIO FRANCESCHINI E GIUSEPPE CONTE © FILIPPO ATTILI / IMAGOECONOMICA

Dario Franceschini, ministro e capo della delegazione dei Dem al Governo, ha detto candidamente: “Se a settembre perdiamo, andiamo tutti a casa”. Perdiamo è riferito alle Regionali. Si vota in 6 realtà. Due già del centrodestra, il Veneto (Luca Zaia) e la Liguria (Giovanni Toti). Il vantaggio degli attuali Governatori appare incolmabile. Il Pd può confermare Vincenzo De Luca in Campania, per il resto è complicato. Il centrodestra è nelle condizioni di conquistare tre attuali roccaforti del centrosinistra: Puglia, Marche e Toscana. Se Matteo Salvini e Giorgia Meloni vincono in Toscana, il Governo non avrà più margini per restare in sella.

Ma ci sono altri segnali importanti. Ieri Eugenio Scalfari, mostro sacro del giornalismo italiano e fondatore del quotidiano Repubblica, ha ipotizzato questo scenari: Mario Draghi a Palazzo Chigi, Romano Prodi al Quirinale, Giuseppe Conte in Europa. Scalfari è informatissimo.

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Dalle parti di Giuseppe Conte il nervosismo è crescente e Mario Draghi viene definito il “banchiere”. La situazione economica italiana è assai preoccupante e questo Governo non è nelle condizioni di affrontarla. Il Partito Democratico stesso non può reggere così.

L’ipotesi Mario Draghi premier potrebbe togliere tutti dall’impaccio e avrebbe probabilmente il sostegno di Silvio Berlusconi e di Forza Italia. Perciò il messaggio che Luigi Di Maio, attraverso l’incontro (confermato) con Mario Draghi, ha voluto mandare al premier è il seguente: “Giuseppi, stai sereno”.