Il dubbio di Forza Italia: l’alleanza con la Lega ha ancora un senso?

All’interno degli “azzurri” ci sono tante posizioni che vanno tenute in considerazione. Il problema è trovare la sintesi. Intanto però con il Carroccio il solco si allarga e forse è arrivato il momento di scelte coraggiose

Hanno ragione tutti all’interno di Forza Italia. Ha ragione Adriano Piacentini quando dice che il rilancio non può partire dalla solita corsa al tesseramento. Ha ragione Riccardo Del Brocco nel sottolineare che è fondamentale non soltanto tornare fra la gente ma anche aprire fisicamente le porte del partito alla partecipazione.

Ma ha ragione Adriano Roma quando tuona contro “i vecchi tromboni”. Ha ragione Pasquale Ciacciarelli quando fa capire che esiste una fetta di elettorato centrista e moderato che aspetta risposte. Ed ha ragione Mario Abbruzzese quando rimarca che la coerenza non può essere svenduta.

Il punto è che le varie posizioni “azzurre” dovrebbero trovare una sintesi, magari provando a coinvolgere di più sindaci e amministratori.

Uno come Nicola Ottaviani andrebbe recuperato: il gioco di squadra e di sponda che l’altra sera ha fatto con il capogruppo Danilo Magliocchetti è un segnale che Forza Italia ha risorse importanti al proprio interno.

Ma pure sindaci come Daniele Natalia, Alioska Baccarini, Tommaso Ciccone e Anselmo Rotondo sono fondamentali per ogni ipotesi di rilancio.

Soprattutto però va definito il rapporto con la Lega: ha senso continuare a mantenerlo in questo modo, con il Carroccio che continua da mesi una campagna acquisti a tappeto e non evita mai di mettere in difficoltà gli “azzurri” dove ci sono situazione complicate, tipo Cassino?

Forse sarebbe il caso di cominciare ad esaminare diversamente il concetto di alleanza.

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