Paolo Lanzi, il consigliere dimezzato (di F. Ducato)

Soddisfatto sì del suo posto sui banchi della coalizione di governo, però ecco, convinto che si potrebbe fare di più. Il consigliere Lanzi però non gradisce le voci su una sua intermittente permanenza in maggioranza

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Difficile dire quale sia la dote migliore di Italo Calvino. Chi ha letto i suoi scritti, ha avuto la possibilità di avere a che fare con la letteratura della Resistenza ( Il sentiero dei nidi di ragno), la critica alla società contemporanea ( La speculazione edilizia), la fantascienza ( le Cosmicomiche) , il metaromanzo ( Se una notte d’inverno un viaggiatore).

Però, se proprio non sapete decidervi, date retta a me. E leggete la Trilogia de I nostri antenati ( Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente). Vi troverete di fronte non solo a storie fantastiche, ma anche alla capacità, tipica di un grande intellettuale, di interpretare la realtà.

Prendete ad esempio Il visconte dimezzato. La storia di un nobile, Medardo di Terralba, che durante una battaglia contro i Turchi viene colpito da una palla di cannone e rimane diviso in due. Solo che non muore; le due metà del visconte assumono una vita propria. Una cattiva, l’altra buona. E così, mentre Medardo “il gramo” va in giro a seminare terrore ed a commettere malefatte, Medardo “il buono” arriva subito dopo, a cercare di mettere riparo alle cattiverie della sua metà negativa. Una sorprendente riflessione in forma di romanzo su come sia davvero difficile distinguere buono e cattivo, bene e male, giusto e sbagliato.

Ora

Nel consiglio comunale di Anagni, da un po’, sembra essere arrivata una figura così. Si tratta del consigliere comunale di Progetto Anagni Paolo Lanzi. Che sembra non avere gradito le voci che si accavallano sulla sua intermittente permanenza in maggioranza (leggi qui Un’Idea per Paolo. E Fausto torna a traballare (di F. Ducato)).

Il problema è che il buon Lanzi, da tempo, non sembra perdere occasione per fare sapere che lui, con Bassetta, certo, rimane, però, come dire, con disagio. Consapevole delle difficoltà della coalizione, di cui comunque fa parte. Soddisfatto sì del suo posto sui banchi della coalizione di governo, però ecco, convinto che si potrebbe fare di più. Contento della scelta fatta nel 2014, però perbacco credevo che questa avventura in politica fosse tutt’altra cosa. Rassicurante nel dire rimarrò al mio posto; però fino ad un certo punto.

Ci sono, ma non ci sono. Resto, ma magari me ne vado. Rimango in maggioranza, ma molto critico.

Fino ad ora, nella maggioranza del colonnello Bassetta, esistevano due categorie; quella del consigliere-pretoriano, disposto a seguire le gesta del condottiero fino alla morte ( politica); e quella dell’indipendente.

Bisogna dare atto a Lanzi di avere inventato una figura nuova.

Il consigliere ( di maggioranza) dimezzato.

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