Troppe tensioni, andate in pace: ci vediamo in aula nel 2018 (di F. Ducato)

Il tradizionale Consiglio Comunale di fine anno viene rinviato. Lo prevede la legge. Ma lo consiglia la prudenza. Troppe le tensioni in maggioranza

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Lo stavano aspettando tutti; negli ultimi anni, del resto, era sempre arrivato puntuale, come i treni quando c’era lui. Una scadenza che, in fondo, ha sempre rassicurato, come “le piccole di pessimo gusto” (cit. “L’amica di Nonna Speranza” di Guido Gozzano); e che ha sempre fatto tenerezza, anche per la contemporaneità con le feste natalizie.

 

Ed invece, quest’anno, ad Anagni, non ci sarà. Parliamo, casomai non si fosse capito, del consiglio comunale di fine anno dedicato alle scadenze sul bilancio. Che, appunto, si era sempre tenuto per prassi, finora, nei giorni immediatamente precedenti al Capodanno.

 

Sembra che la legge abbia stabilito che le scadenze che fino al 2016 dovevano essere regolarizzate entro la fine dell’anno, a partire da quest’ anno possano aspettare fino al mese di gennaio. Ed infatti, entro il primo mese dell’oramai prossimo 2018 il consiglio ad hoc si dovrebbe tenere.

 

Una spiegazione, quella del rinvio per legge, che però non ha convinto tutti fino in fondo.

 

Va bene l’aspetto formale burocratico, sul quale non è lecito mettere bocca. Ma è ancora troppo recente il putiferio scatenato in città dall’assenza di quasi tutti e due i gruppi principali ( Pd e Progetto Anagni) della maggioranza del sindaco Bassetta nell’ultimo consiglio comunale, quello aperto sulla sanità, tenutosi nella Sala della Ragione.

 

Senza contare gli strascichi del congresso del Pd cittadino. Che ha rieletto Francesco Sordo segretario, chiarendo però la permanenza di un atteggiamento “critico” nei confronti del sindaco Bassetta.

 

Insomma, i nodi sono parecchi. Non saranno arrivati al pettine. Ma un’assise troppo ravvicinata potrebbe incentivare il rischio di pettinate quantomeno dolorose. Per non dire del rischio che correrebbe la maggioranza, in caso di perdurante assenza da parte di qualche elemento.

 

Meglio, molto meglio, rimandare il tutto di poche settimane. Contando sul tempo e sull’atmosfera natalizia per sedare le tensioni e calmare i bollenti spiriti.