Una pezza sul Bilancio per tappare il buco dei cinque posti saltati (di F. Ducato)

Il Comune di Anagni cerca di metterci una pezza. Al Bilancio che si sosteneva fosse stato approvato e invece, per un passaggio mancante, ha fatto saltare cinque posti. "A volte ritornano"? No: "Il ritorno del Monnezza"

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Per gli appassionati del genere, “A volte ritornano” è una delle prime raccolte di racconti del mago del brivido americano Stephen King. Un’antologia in cui, come spesso accade nelle storie del genio del Maine, si parla di mostri che tornano dall’aldilà a disturbare il sonno e la quiete dei viventi.

Ora, magari sarà poco probabile che qualcuno tra gli esponenti della maggioranza e dell’opposizione ad Anagni abbia letto qualche racconto del Re. Quello che è certo è che senz’altro qualcuno avrà pensato, appunto, “a volte ritornano”, vedendo l’integrazione all’ordine del giorno del consiglio comunale in programma questa sera alle 18:00 nella Sala della Ragione.

Un solo punto in più; ma che ha fatto, molto probabilmente, saltare più di qualcuno dalla sedia.

Proposta di consiglio comunale n. 39 del 29 novembre 2017. Rettifica”.

 

Di cosa si tratta, ormai ad Anagni lo sanno anche i sassi. La proposta di consiglio comunale n. 39 è infatti quella che fa riferimento al bilancio consolidato. “Ma come, non era stato approvato?” ha detto un consigliere. In effetti in quella delibera si parlava di bilancio consolidato approvato. Ed invece pare proprio che non sia stato approvato (e sembra sia negativo anche il relativo parere del collegio dei revisori). Cosa che ha comportato anche il licenziamento di 5 sfortunati dipendenti comunali. (leggi qui Il mistero delle cinque assunzioni bloccate)

 

La vicenda ha fatto molto rumore in città. Sia all’ interno che all’esterno delle stanze del comune. Fra i rumori più forti che qualcuno giura di aver sentito, ci sarebbero le urla intercorse tra il responsabile del servizio finanziario ed alcuni consiglieri di maggioranza ed opposizione che avevano di visionare gli atti relativi alla intricata vicenda. E pare anche che urla di un certo livello siano intercorse tra lo stesso responsabile e l’assessore di riferimento.

Si vocifera anche di uno scambio di e mail riservate non proprio accomodanti tra il presidente del consiglio comunale Simone Ambrosetti e lo stesso assessore. E qualcuno giura di aver sentito il consigliere del Pd Maurizio Bondatti dire apertamente “questo sindaco deve andare a casa”. Magari era solo lo sfogo di un momento e qualcuno subito è andato a riferire.

Insomma ; per (cercare di) risolvere tutto, niente di meglio di una bella rettifica.
Il problema è che la pezza potrebbe essere peggiore del buco.

Come si diceva, “A volte ritornano”. Anche se, vista la situazione, pare più appropriato “Il ritorno del Monnezza”.