La crisi è finita, governate in pace (di F.Ducato)

La crisi in maggioranza ad Anagni è finita. Tutto come anticipato da Alessioporcu.it. Ma rimangono a questo punto quattro dubbi: fondamentali per il futuro dell'amministrazione Bassetta

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Una riunione non brevissima, ma nemmeno troppo lunga. Per sancire quello che era già nell’aria. La crisi ad Anagni è oramai storia passata. Bisognerà aspettare ancora alcune ore (al massimo), ma il sindaco Fausto Bassetta sarà ancor il primo cittadino di Anagni per 18 mesi.

 

Però. C’è un però. Anzi, ce n’è più d’uno. Qualche dubbio che rimane, nonostante la cortina di ottimismo che tutti stanno spandendo come asfalto su un strada piena di buche poco prima della campagna elettorale.

IL DUBBIO NUMERO 1

Durante la riunione è stato messo a punto il documento che, con le firme dei consiglieri, dovrà sancire l’accordo blindato in maggioranza fino alla fine della consiliatura. Un documento che nasce dal famoso “Anagni 17-24” proposto dal sindaco durante i giorni caldi della crisi. Quel documento presupponeva, come da titolo, la volontà di andare oltre la scadenza naturale del 2019, per mettere in cantiere una seconda consiliatura. Nella versione ultimata ieri sera, quell’orizzonte è sparito. Si parla solo di arrivare al 2019. Domanda: non è che sta sorgendo qualche perplessità sull’opportunità di ricandidare Bassetta alle comunali del 2019?

IL DUBBIO NUMERO 2

Alla riunione non c’erano alcuni consiglieri. Qualcuno mancava perché impegnato al lavoro ( vedi Floridi). Qualcun altro mancava perché non era proprio stato convocato. Come il neo indipendente De Luca. Domanda: non è che qualcuno sta puntando a mettere alla porta i consiglieri critici, magari per rendere ancora più ferreo il patto di fine consiliatura?

 

IL DUBBIO NUMERO 3

Alla riunione del Pd ha fatto seguito la classica nota ufficiale del Partito. Corredata dalla foto di rito. In cui come già sottolineato, sorridevano tutti tranne il sindaco Fausto Bassetta. In effetti però, a ben guardare, c’era un altro che sorrideva molto poco (mentre, per inciso, il segretario Francesco Sordo, quello che riferendosi alla composizione della nuova giunta aveva parlato di “mercato delle vacche”, stava accanto al sindaco e sorrideva a 32 denti). Si tratta di Maurizio Bondatti, ritratto con una smorfia molto stiracchiata. Ed infatti, pare che l’accordo di pace sia stato firmato. Ma sembra anche che nel Pd locale tutto questo amore per Bassetta, dopo le accuse della famosa conferenza stampa, non sia poi rinato. Domanda: non è che da (dopo)domani si riparte con una critica interna che potrebbe (di nuovo ) creare problemi al sindaco?

 

DUBBIO NUMERO 4

Per saperlo, basterà aspettare i prossimi consigli comunali. A partire da quello previsto per sabato. Dove, sempre per inciso, non ci sarà ancora traccia di un nuovo presidente del consiglio comunale, dopo la fine della stagione di Giuseppe Felli, arrivato in giunta.

Domanda: non è che l’accordo c’è, ma è ancora così fragile da non reggere nemmeno ad una consultazione per nominare il nuovo presidente del consiglio?

Credere è molto monotono. Il dubbio è profondamente appassionante” scriveva Oscar Wilde. C’è da giurare che, se si trovasse a passare ad Anagni oggi, l’autore irlandese chiederebbe la cittadinanza onoraria.