Caos sul Bilancio, due teste nel mirino (di F. Ducato)

Dopo il Consiglio Comunale riunito per mettere una pezza al Bilancio e rammendare la toppa che ha portato a cinque licenziamenti, c'è stata una riunione di maggioranza. Dai toni tutt'altro che pacati

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

La prima testa che potrebbe seriamente saltare è quella del dottor Scerrato, il responsabile del settore finanziario. Ma l’obiettivo finale sembra essere ben altro. Nel mirino, metaforico sia chiaro, si staglia la figura ben più imponente, da tutti i punti di vista, dell’assessore al Bilancio Aurelio Tagliaboschi.

Rischia di avere una coda davvero sorprendente il pasticcio della mancata approvazione del bilancio consolidato del comune di Anagni. Pasticcio che, come noto, ha portato al licenziamento di 5 dipendenti. (leggi qui Il mistero delle cinque assunzioni bloccate)

Tutti hanno visto, martedì sera, le polemiche che, al riguardo, si sono scatenate durante il consiglio comunale. (leggi qui I cinque piccoli dettagli che fanno la differenza (di F. Ducato)

Quello che non tutti hanno visto è stata invece la riunione segreta di maggioranza che si è tenuta dopo il consiglio.

Alla presenza dei consiglieri e dei segretari delle liste e dei Partiti che sostengono Fausto Bassetta, il primo cittadino è stato molto chiaro: “voglio la testa di Scerrato”: questo il senso delle parole pronunciate dal colonnello.

Un messaggio chiaro. L’errore sul bilancio c’è stato. È stato un errore grave, ammesso dallo stesso primo cittadino. Un errore a cui verrà posto rimedio. Ma qualcuno dovrà pagare; se non altro, per non dare l’impressione che tutto possa passare in cavalleria.

Questo il messaggio. A quanto è dato sapere, pronunciato a voce alta e squillante.

E però.

In maggioranza c’è più di qualcuno che sostiene una posizione diversa al riguardo.

Che si può riassumere così. Perché a pagare deve essere il tecnico, il fiduciario, insomma l’anello debole, quando, trattandosi di Bilancio, le responsabilità politiche sono evidenti?

Un ragionamento che porta dritto alla figura di Aurelio Tagliaboschi. Anche perché, sembra che dalla fine del consiglio comunale, in città sia partita una sarabanda di incontri e telefonate tra esponenti di maggioranza ed opposizione. Tutti a convergere su un punto; quanto è accaduto può davvero essere lo spunto per una nuova spallata ai danni dell’uomo forte della maggioranza bassettiana. Che la minoranza non lo ami, è scontato; singolare, a quanto pare, che anche qualche elemento del suo schieramento abbia palesato, in maniera più o meno evidente, una discreta idiosincrasia.

Per sapere come andrà a finire, basterà aspettare un po’. Ma il nervosismo mostrato dall’assessore durante il Consiglio non sembra essere un buon viatico in tal senso.

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