L’ultimatum di Progetto Anagni: azzerare Giunta e Commissioni (di F.Ducato)

Foto copyright Anagnia.com, per gentile concessione
Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Non solo un rimpasto, con un semplice cambio di deleghe assessorili e la caduta di qualche testa all’interno della giunta, come avevamo già detto qualche giorno fa. No, si tratta decisamente di qualcosa di più. A partire dall’azzeramento di tutta la squadra di governo del sindaco Fausto Bassetta, con la ridistribuzione di tutte le deleghe, anche quelle assegnate ai consiglieri, in modo da cambiare completamente la configurazione, anche a livello di importanza, nel consiglio comunale. E, per finire, l’azzeramento, e la conseguente ricostruzione, di tutte le commissioni consiliari.

Insomma, si riparte da capo. È la proposta shock che in serata, visto che la riunione è iniziata alle 19, ad Anagni il gruppo consiliare di Progetto Anagni sta facendo al sindaco Fausto Bassetta. Un passo avanti deciso in quella che a tutti gli effetti appare sempre di più una situazione senza uscita per la maggioranza guidata dal colonnello – primo cittadino. Una proposta messa a punto in una riunione segreta, che ha visto il gruppo impegnato nella tarda serata di giovedì.

È il logico esito di una strategia della pressione iniziata più o meno un mese fa, con una raffica di comunicati con i quali il gruppo, che esprime, tra gli altri, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Felli e l’assessore ai lavori pubblici Simone Pace, aveva cominciato a mettere pesantemente in discussione le strategie della maggioranza, a partire dalla vicenda sanitaria.

Nel corso delle settimane è emersa una sempre più chiara tendenza alla critica complessiva della politica del centro sinistra ad Anagni. Alla quale il sindaco, in alcune recenti consultazioni con alcuni dei consigli di maggioranza, ha cercato di opporre una strategia del rilancio con la presentazione di un documento, “Programma per Anagni 17 – 24”, nel quale ha fatto autocritica, ed ha proposto di non cedere alle sirene dell’antipolitica e dei personalismi, per superare le divisioni ed arrivare alla propria ricandidatura per un secondo mandato.

A questo punto la proposta di Progetto Anagni, fatta in modo pubblico, assume un significato ben preciso, ed ha due possibili conseguenze.

1-Le richieste di Progetto Anagni vengono accolte, in tutto o in parte. Ed a questo punto diventa chiaro chi comanda davvero in maggioranza. Con il sindaco che deve impegnarsi anche a frenare le ovvie recriminazioni degli altri componenti della sua maggioranza. Una situazione non facile da gestire, visto che già più di qualcuno scalpita, palesando in modo informale tutta la sua disillusione.

2-Il sindaco non accetta le richieste del gruppo, nel tentativo di conservare autonomia e di mantenere i rapporti con le altre forze. Mossa che consente agli esponenti di progetto Anagni di avere, servito su un piatto d’argento, il pretesto per la rottura definitiva. Anche qui, una bella gatta da pelare per il primo cittadino.

Si accettano scommesse.

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