Troppi malati, convalescenti e lavoratori: il Consiglio traballa (di F. Ducato)

Convalescenti, reduci dall'influenza, impegnati nel lavoro, trattenuti per precedenti impegni: si profilano un po' di assenze strategiche nel Consiglio Comunale di Anagni in programma per questa sera. Dove si deve chiudere l'imbarazzante problema Bilancio

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Uno dice: “Il lavoro”. L’altro replica “non sto bene, e non penso di farcela”. Un altro ancora, esprimendo un pensiero obbiettivamente inquietante, aggiunge: “ma poi, in fondo, perché dovrei?”.

Quello che è in programma oggi pomeriggio ad Anagni (18.30 Sala della Ragione) è un consiglio comunale che minaccia di essere caldo sotto molti punti di vista. Nonostante la temperatura. A partire dalla questione più importante: l’ “approvazione del bilancio consolidato relativo all’esercizio 2016”.

In teoria dovrebbe essere la puntata finale necessaria a chiudere un pasticcio che ha causato il licenziamento di cinque dipendenti. In pratica, rischia di creare ancora sconquassi.

Già. Perché ieri pomeriggio in città si sono sparse parecchie voci sulla possibile assenza di diversi consiglieri della maggioranza bassettiana. Al punto che il sindaco Fausto Bassetta ha preferito rinunciare, per il secondo giovedì di fila, all’invito ad essere ospite nella trasmissione di Teleuniverso A Porte Aperte.

A giudicare da quanto è trapelato, almeno tre consiglieri sembrerebbero non essere della partita: Paolo Lanzi e Fabio Roiati (Progetto Anagni), impegnati per lavoro: Antonio Necci (Idea Anagni) anch’egli bloccato dal lavoro. Maurizio Bondatti (Pd) potrebbe non recuperare in tempo per un problema di salute. E siamo a quattro.

Se tutto fosse confermato, basterebbe un altro mal di pancia e diventerebbe difficile garantire il numero legale. Con la conseguente necessità di riaggiornare il consiglio. Il tutto mentre gli ex lavoratori in attesa continuerebbero a restare senza lavoro. E senza stipendio.

Ovvio che si tratterebbe, qualora fosse così, di impedimenti seri. Nessuno dice che siano assenze volute. Però, insomma, sembra di capire che, mentre in altre circostanze ci si sarebbe impegnati allo spasimo per fare il proprio dovere di consigliere, oggi forse tutta questa verve non c’è più.

Mentre procede la campagna elettorale per le Regionali (ieri pomeriggio Giuseppe Felli ha riunito tutte le liste civiche in un ristorante del centro per serrare i ranghi), forse qualcuno dovrebbe chiedersi perché.

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