«Ora avete capito chi comanda»: grandi manovre verso la Sala Gialla

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

 

di Franco DUCATO
Conte del Piglio (ma non) in Purezza

 

 

Chi c’era giura di non averlo visto muovere un muscolo durante le operazioni di spoglio. Enzo Ciprani, esponente di Progetto Anagni, era tra i candidati (anche se un manifesto parlava di “canditati”) alle elezioni per il rinnovo del direttivo della Pro Loco di Anagni, domenica scorsa.

Un impegno che ha preso molto seriamente. Perché, dopo aver consumato i tasti del telefono per avere più preferenze, Ciprani è rimasto seduto alla stessa sedia della saletta della Pro Loco, a pochi metri dalla Cattedrale, dalle 20 alle 22,12 della serata di domenica scorsa. Seguendo tutto lo spoglio in modo quasi religioso. Barba lunga (tipica di chi non si è risparmiato negli ultimi giorni di campagna elettorale), jeans con giubbetto e camicia fuori dai pantaloni (chi lavora duro, si sa, non può essere sempre a posto con il look), scarpe da ginnastica (indicate quando si cammina in cerca di voti).

Non ha risposto ad almeno un paio di telefonate arrivategli mentre i volontari lavoravano ( “adesso c’è lo spoglio, ti richiamo dopo…”). Appena un paio di minuti fuori dalla saletta della Pro Loco, a prendere aria, per poi ritornare dentro. Del gruppo di Progetto Anagni, c’era solo l’assessore ai lavori pubblici Simone Pace, con il quale ha scambiato sorrisi e strette di mano alla fine della consultazione che lo ha visto, come oramai è noto, arrivar secondo dietro l’eroe locale Franco Stazi. Che però, ha subito annunciato la sua rinuncia alla carica di presidente.

Ed è lì che tutti, ma proprio tutti, si sono girati verso Enzo Ciprani. Che, come si conviene ad uno statista, ha sorriso in modo discreto e consapevole.

Ma sembra che appena poche ore dopo, festeggiando la vittoria con alcuni amici, e forse dopo aver abbondantemente brindato al risultato elettorale, Ciprani abbia detto una cosa che, riproposta in dialetto anagnino è intraducibile, ma in italiano, dovrebbe suonare più o meno come “ora avete capito chi comanda qui dentro”. Rifermento nemmeno troppo velato a chi, dentro Progetto Anagni, sembra non abbia proprio gradito prima la presentazione di Ciprani e poi la sua affermazione.
È decisamente il caso di dire che “ in vino veritas”.

 

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