I dolori del giovane Simone (Pace) (di F.Ducato)

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Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Nella crisi di maggioranza che da qualche giorno sembra stagliarsi con sempre maggiore chiarezza presso il comune di Anagni, un ruolo decisivo potrebbe giocarlo l’assessore ai Lavori Pubblici di Progetto Anagni Simone Pace. Vediamo perché.

Nella riunione che si è tenuta venerdì sera presso il comune di Anagni tra il sindaco Fausto Bassetta ed il gruppo di Progetto Anagni (leggi qui ‘L’ultimatum di Progetto Anagni: azzerare giunta e Commissioni) quest’ultimo, come avevamo detto praticamente in diretta, ha chiesto l’azzeramento completo della giunta e di tutte le commissioni, con la redistribuzione di tutte le deleghe, sia assessorili che consiliari.

Una richiesta che sa tanto di pretesto per la spaccatura. E che ha scatenato il panico.

Infatti ieri mattina, nonostante fosse domenica, il palazzo comunale è rimasto aperto per ospitare le consultazioni con diversi gruppi consiliari di maggioranza. Tra gli altri, il Pd ed Anagni Democratica. A tutti il sindaco ha ripetuto le stesse cose; cioè che non si può cedere a quello che appare a tutti gli effetti come un vero e proprio ricatto. E che bisognerà aspettare qualche giorno, per vedere se il gruppo di Progetto Anagni è tutto compatto. E qui entra in gioco Simone Pace.

Già perché l’assessore ai Lavori Pubblici è da tempo descritto, anche nel suo gruppo, come uno dei più contrari allo strappo. Magari anche per ragioni inerenti alla sua carica (ovvero i lavori in programma, come lo stadio, le scuole, le strade, che rischierebbero di essere stoppati in caso di caduta anzitempo del governo Bassetta). Resta il fatto che Simone Pace di fatto controlla altri due consiglieri, Alfredo Cicconi e Chiara Salvatori. E quindi le sue decisioni diventano particolarmente rilevanti.

Pace potrebbe decidere di
1- Rimanere in maggioranza; condannando però la stessa, allo stato dei fatti, ad una sorta di Vietnam consiliare, con i due anni che mancano alla consiliatura da vivere in uno stato di fibrillazione permanente, visto che anche in maggioranza, oltre a Progetto Anagni, non mancano le voi critiche (vedi le figure di Floridi e De Luca)

2- Decidere di strappare, e mettere così fine all’esperienza bassettiana. Magari con la promessa di un ruolo di rilievo nella maggioranza a venire, capitanata da Giuseppe Felli. Un gioco, questo, che Pace conosce bene, visto che lo ha già giocato, e pure bene, nella precedente giunta di centro destra capeggiata da Carlo Noto.

Insomma; da Pace, in ultima analisi, dipende il futuro di questa maggioranza. Cosa prevarrà? Il senso di appartenenza dell’esponente del gruppo (magari ben ristorato in un futuro prossimo venturo) oppure la tendenza filogovernativa dell’assessore ai Lavori Pubblici?

Pochi giorni e tutto dovrebbe essere chiaro. Ma tanto ve lo diciamo prima.

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